Saldi invernali 2020 al via oggi in Sicilia, ma un negozio su 3 ha già fatto sconti

In Sicilia, ma anche in Basilicata e Valle d’Aosta, partono oggi i saldi invernale. Un via in anticipo rispetto alle altre regioni dove invece inizieranno il 4 gennaio.

In totale, il giro di affari stimato da Confcommercio si aggira sui 5 miliardi di euro, con 4 italiani su 10, secondo la Confesercenti, che approfitteranno degli sconti stagionali, ma per Federconsumatori e Codacons le vendite accuseranno un calo che va dall’1,3% fino a un crollo del 10% rispetto al 2019. Secondo quanto calcola l’Ufficio Studi di Confcommercio, a fare acquisti saranno 15 milioni di famiglie per una spesa media di 324 euro, circa 140 euro pro capite, per abbigliamento, calzature e accessori. Più ottimista è la Confesercenti, che stima una spesa di circa 168 euro a testa, mentre le associazioni dei consumatori vedono nero, rimarcando come sulle vendite incideranno negativamente la maggiore propensione al risparmio delle famiglie e soprattutto l’effetto del Black Friday che di anno in anno assorbe una fetta sempre maggiore dello shopping.
Per Federconsumatori, a sfruttare l’occasione dei saldi sarà solo il 38% delle famiglie (pari circa a 9,3 milioni). Meno ancora per il Centro consumatori Italia, secondo cui a fare shopping sarà solo il 35% delle famiglie (8,9 milioni) per un totale di risorse di circa 1,45 miliardi.
Il Codacons calcola che la spesa media a famiglia scenderà a quota 145 euro. “Il Black Friday ha portato milioni di italiani ad anticipare acquisti che prima erano riservati al periodo dei saldi – spiega l’associazione – e così i saldi invernali di tradurranno in una debacle totale: solo outlet e boutique d’alta moda faranno registrare presenze e numeri positivi, ma saranno principalmente i turisti stranieri a fare acquisti”. Per questo, il Codacons liquida come “inutili e obsoleti” i saldi di fine stagione che “andrebbero eliminati del tutto, per fare posto sia a iniziative come il Black Friday, sia alla liberalizzazione degli sconti, lasciando agli esercenti la facoltà di scegliere quando e come scontare la propria merce”.

Anche per Federconsumatori il venerdì nero ha ormai definitivamente cambiato le abitudini degli italiani: “Se prima le famiglie preferivano rimandare qualche regalo di Natale o il proprio shopping al periodo dei saldi – spiega l’associazione – quest’anno hanno approfittato del venerdì nero”.
I commercianti però non sono dello stesso avviso. “Il 2020 sarà un anno all’insegna della sostenibilità anche per la moda – afferma Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio – I saldi sono l’occasione per rilanciare gli acquisti nei negozi di prossimità”. Anche per Confesercenti sono i saldi invernali “l’evento commerciale più atteso dell’anno, con una percentuale di consumatori decisi ad acquistare superiore di 8 punti a quella dell’ultimo Black Friday”.

SALDI GIÀ PARTITI. Ma di fatto i saldi invernali sono di fatto già partiti in 1 negozio su 3, come afferma il Codacons, con i commercianti che anticipano l’avvio ufficiale degli sconti di fine stagione praticando ribassi alla clientela, proponendoli direttamente ai consumatori in fase di acquisto o inviando mail, sms e messaggi WhatsApp ai clienti fidati.

IN SICILIA. I saldi in Sicilia, secondo Confcommercio, muoveranno un fatturato di circa 400 milioni. La stima di spesa per singola famiglia oscilla tra i 200 e i 210 euro con una spesa pro capite di circa 105-110 euro nei settori abbigliamento, calzature e accessori. “Sono stime prudenziali – dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – perché ci sono precisi segnali di buone aspettative. Grazie alle miti condizioni meteorologiche registrate fino ad oggi, si tratterà in sostanza di acquisti di ‘stagione’ più che di saldi di fine stagione”.
“Quello dei saldi invernali è uno dei momenti più importanti dell’anno per il commercio locale – spiega Di Dio che è anche vicepresidente nazionale di Federmoda -. Oltre che sull’aspetto economico, si punta come sempre su valori importanti come etica e sostenibilità. Il negozio ‘di prossimità’, quello in cui più di ogni altro luogo – anche virtuale – si sviluppa quotidianamente un rapporto di fiducia tra acquirente e negoziante, rappresenta ancora un caposaldo del commercio sostenibile perché sarà sempre interesse dei commercianti rinsaldare il rapporto di stima e fiducia con i propri clienti. L’acquisto nei negozi di vicinato farà diminuire sensibilmente anche i materiali di imballaggio utilizzati per le spedizioni. E’ dietro al bancone di un negozio – e non dietro allo schermo di un computer – che ci sarà sempre una persona a cui affidarsi”. (gds.it)

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