Il progetto della cooperativa sociale Etnos rivolto agli uomini maltrattanti entra nelle scuole

Il progetto della cooperativa Etnos dedicato agli uomini maltrattanti, basato sui principi ispiratori del Cuav che ha come obiettivo principale, in linea con la Convenzione di Istanbul, di prevenire e interrompere la violenza, anche al fine di evitare la recidiva, entra nelle scuole.

I Cuav sono chiamati ad attivare programmi integrati rivolti ai soggetti autori di violenza, incoraggiandoli ad adottare comportamenti non violenti, avendo sempre riguardo, così come previsto dall’art. 16 della Convenzione di Istanbul, ad assicurare priorità alla sicurezza e ai diritti umani delle vittime, in stretto raccordo con i servizi specializzati di sostegno a queste ultime. Per sensibilizzare e informare le nuove generazioni, attraverso le figure degli psicoterapeuti che ruotano attorno alla realtà Etnos, il progetto, in collaborazione con alcuni istituti scolastici,  rivolto ai giovani.

Per la provincia di Enna, la formazione nelle scuole, è stata avviata dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Giusi Cannio. Lo scorso venerdì, 12 aprile, l’appuntamento con l’attività di prevenzione si è svolto nell’istituto Don Puglisi di Centuripe, appartenente all’istituto Fortunato Fedele di Agira.

Durante l’incontro, che si articolato in circa due ore, i ragazzi hanno prestato molta attenzione e manifestato molto interesse relativamente alle dinamiche psicologiche che si celano dietro un comportamento aggressivo e hanno posto molte domande sul come le persone non riescano a comprendere il male causato al prossimo, alle persone loro vicine, a coloro che dicono di amare.

Un dialogo continuo tra i presenti per arginare questa gravissima piaga sociale.

I prossimi appuntamenti a scuola si articoleranno durante i mesi di aprile e maggio.