La Sicilia tra “abusivismo di indispensabilità” e nuove visioni, nuove politiche per il territorio

Il neo assessore regionale siciliano al Territorio e ambiente del governo Musumeci, Salvatore Cordaro (detto Toto), esordisce con una peculiare proposta: un riesame complessivo delle norme urbanistiche, anche in tema di abusivismo edilizio, “per il quale è necessario predisporre un disegno di legge condiviso e di buonsenso redatto in collaborazione con autorità giudiziarie, tecnici, commissioni competenti per porre fine a una piaga da troppo tempo aperta. Esiste già un report che fotografa la situazione” – afferma Cordaro. E aggiunge: “Esiste in Sicilia un abusivismo di indispensabilità che va ben oltre il concetto di necessità. Il governo ha tra le priorità la predisposizione di un disegno di legge che ponga fine alla piaga dell’abusivismo edilizio che, pur restando un reato, necessita di essere affrontato con competenza, senso di responsabilità, valutando le singole fattispecie anche alla luce degli ormai numerosi pronunciamenti giurisprudenziali. Una commissione costituita da tecnici, autorità giudiziaria, presidenti delle commissioni Ambiente e Affari istituzionali redigerà un proposta normativa di buon senso e ampiamente concordata su cui cercheremo il confronto in Aula”. Che dire? La proposta dell’assessore Cordaro non ci sorprende. Si sa: gli esponenti dell’Assemblea regionale siciliana da sempre sono sensibili al tema dell’abusivismo edilizio e, conseguentemente, alle proposte di “sanatoria”. Più o meno esplicite. Ciò che sorprende, in questo caso, è l’espressione lessicale adoperata da Cordaro: “abusivismo di indispensabilità”. Brutta espressione – comunque! Espressione che ci ricorda, inevitabilmente, l’analoga locuzione “abusivismo di necessità”.
Ormai ben nota. Ad ogni modo, noi di Italia Nostra seguiremo con attenzione l’evolversi degli eventi e ad avanzare proposte. Se fosse necessario non esiteremo a sollevare critiche o ad attivare le dovute denunce.
Di certo la Sicilia ha bisogno di una nuova legge per il territorio capace di interpretare con sapienza, con lungimiranza le autentiche necessità dell’Isola. Ha bisogno di politiche urbanistiche e paesaggistiche all’insegna della tutela e valorizzazione delle sue straordinarie ricchezze ambientali, dei suoi centri storici, del suo rilevante
patrimonio storico e artistico. Ha bisogno di ripensare, ridisegnare le aree periferiche, marginali e degradate delle sue città. Ha bisogno di un piano strategico complessivo, organico. Ha bisogno di regole certe, di legalità. Di creatività. Saranno all’altezza di tale compito gli esponenti del nuovo governo regionale e i parlamentari dell’Ars? O si perderanno, come accade da troppi anni ormai, nelle paludi di una politica ambigua, meschina e senza respiro? Senza visione?

Leandro Janni
Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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