Teatro. Martedì 25 al Parco Archeologico Urbano Palmintelli di Caltanissetta il secondo spettacolo dei Teatri di Pietra “Dyscolos”

CALTANISSETTA – Dopo l’apertura con successo di Clitennestra, continuano gli eventi al Parco Archeologico Urbano Palmintelli di Caltanissetta. Parco Archeologico che è stato riaperto dopo 12 anni grazie all’impegno costante del suo direttore Luigi Gattuso e alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Caltanissetta nella persona del sindaco Roberto Gambino, del vice sindaco Grazia Giammusso e dell’assesore Marcello Frangiamone. Per allestire il Cartellone Estivo 2020 il direttore del Parco Archeologico di Gela, appunto il dott. Luigi Gattuso ha chiamato Giuseppe Speciale a cui è stata affidata la direzione artistica di tutti gli eventi che si terranno all’interno del sito archeologico nisseno. Il Cartellone denominato “Al Parco sotto le Stelle” vedrà di scena Martedì 25 Agosto alle ore 21,00 la compagnia romana La Bottega del Pane che rappresenterà il secondo spettacolo dei Teatri di Pietra “Dyscolos” (lo scorbutico) di Menandro, con Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano. Adattamento e regia Cinzia Maccagnano.

 

Note dello spettacolo: Sostrato, un ricco giovane di buona famiglia, si innamora di una semplice e bella ragazza di campagna, figlia di un vecchio e bisbetico contadino, Cnemone, con il quale abita. La moglie di lui, infatti, esasperata dal suo carattere, si è trasferita dal figlio di primo letto, il serio e laborioso Gorgia. Sostrato si conquista l’amicizia di Gorgia e si offre di lavorare nei campi per conoscere meglio il burbero padre della ragazza di cui è innamorato. Intanto la madre di Sostrato, il servo Geta e il cuoco Sicone allestiscono un sacrificio presso il tempio di Pan, che si trova proprio accanto alla casa di Cnemone; la confusione che ne scaturisce accende l’ira del vecchio misantropo che si rifiuta di prestare la pentola di cui c’è bisogno per l’offerta votiva. Ma la sorte vuole che, nel tentativo di recuperare da un pozzo un secchio sfuggito alla sua serva, Cnemone vi precipiti dentro. Sostrato e Gorgia corrono a salvarlo. Cnemone, dopo il pericolo che ha corso, si mostra più ragionevole e concede la mano della figlia a Sostrato. Nell’entusiasmo del momento Sostrato ottiene dal padre Callippide che la sorella sia concessa in sposa all’amico Gorgia. La commedia si conclude con una doppia festa di nozze a cui tutti i servi trascinano il riluttante Cnemone, ormai arreso all’inevitabile condivisione.

 

Il Dyskolos rappresenta la forma più compiuta di quella che è stata definita “commedia nuova”: esaurita ormai la critica politica che fu del teatro di Aristofane, Menandro concentra la sua attenzione su temi e rapporti che lasciano ampio spazio alla riflessione, alla morale, potremmo dire, borghese, di chi accetta con consapevolezza la propria condizione umana.

Protagonista della commedia è l’uomo, con i suoi piccoli drammi quotidiani, le sue intolleranze e le sue paure che lo portano a farsi aggressivo e a chiudersi in se stesso e nella stretta gabbia dei propri interessi. Ma sorprendente è la modernità di Menandro che affida ai due giovani, il ricco innamorato Sostrato e il povero e dignitoso Gorgia, la capacità di sciogliere il nodo drammaturgico: la vitalità che scaturisce dall’amore e dalla fiducia nel prossimo vincerà la misantropia e consentirà il superamento della diversa condizione sociale dando vita, forse, ad una nuova comunità.

 

La scelta di utilizzare in questa versione le maschere proprie del teatro di Menandro, che già tante volte la Compagnia ha messo a servizio delle opere plautine, si iscrive in una tradizione che si rinnova ancora una volta: e nell’affrontare il testo che queste maschere ‘vestono’ con maggiore attinenza, e nell’avere scelto di dare un colore nuovo ai “tipi di Lipari” reinterpretati dal Maestro Santelli, scrostandoli dalle ristrettezze filologiche, cui in ogni caso obbediscono per loro stessa natura, e arricchendoli di un’inventiva moderna, nell’apparenza (trucco e colore) e nella sostanza (parola e movimento).

 

Costo del biglietto posto unico è di 10,00 euro.

Info per prenotazioni: 0934570449 – 3409790959.

Per le norme ANTI COVID la prenotazione è obbligatoria

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