Domenica 3 marzo nel quinto anniversario della scomparsa di don Vincenzo Sorce, l’Associazione Casa Rosetta ha tenuto nell’auditorium della parrocchia S. Pietro un incontro per ricordare la figura e l’opera del proprio fondatore: relatori sono stati don Massimo Naro, docente nella Facoltà teologica di Sicilia e membro effettivo della Pontificia Accademia di teologia e il presidente di Casa Rosetta, Giorgio De Cristoforo. Ha introdotto il parroco, don Rino Dello Spedale Alongi, con un ricordo di personale gratitudine verso don Vincenzo. Don Massimo Naro ha definito don Sorce “un prete multitasking” ricordando che “ha esercitato il suo fecondo e alacre ministero senza lasciarsi mai fermare da alcun tipo di confine, tracimando ogni limite territoriale, burocratico, esistenziale e culturale, sempre proteso in uscita da sé incontro agli altri” e ha concluso citando dall’ultimo scritto di don Vincenzo “il futuro è un diritto di tutti, dei più piccoli, dei più deboli specialmente: diritto di vivere con dignità, di morire amati, rispettati, serviti; diritto di futuro da costruire insieme, con stile sinodale”. Il presidente di Casa Rosetta, Giorgio De Cristoforo, , intitolando il suo intervento “Dalla monocrazia carismatica a un carisma plurale” ha illustrato la difficile ma feconda transizione dell’Associazione in questi cinque anni dopo la morte del fondatore, attraverso anche un’opera condivida di trasformazione dell’organizzazione associativa e delle sue procedure, e di valorizzazione delle risorse umane.
Subito dopo l’incontro, don Vincenzo è stato ricordato nel corso della Messa celebrata nella chiesa S. Pietro dal vescovo mons. Mario Russotto, che ha parlato di don Vincenzo nella seconda parte dell’omelia di commento del Vangelo concludendo “ci resta di lui il coraggio di osare, il coraggio di credere, il coraggio di amare da sacerdote nella Chiesa radicato in questa nostra storia”.
Sul sito di Casa Rosetta – www.casarosetta.it – sono pubblicati i testi delle due relazioni nel convegno e dell’omelia del vescovo Russotto.