Il progetto della cooperativa sociale Etnos rivolto agli uomini maltrattanti entra nelle scuole: si conclude un ciclo di quattro incontri

Il progetto della cooperativa sociale Etnos dedicato agli uomini maltrattanti, basato sui principi ispiratori del Cuav che ha come obiettivo principale di prevenire e interrompere la violenza, anche al fine di evitare la recidiva, conclude un ciclo di quattro incontri nelle scuole.

I Cuav sono chiamati ad attivare programmi integrati rivolti ai soggetti autori di violenza, incoraggiandoli ad adottare comportamenti non violenti, avendo sempre riguardo ad assicurare priorità alla sicurezza e ai diritti umani delle vittime, in stretto raccordo con i servizi specializzati di sostegno a queste ultime.

Per sensibilizzare e informare le nuove generazioni, attraverso le figure degli psicoterapeuti della cooperativa sociale Etnos, il progetto, in collaborazione con alcuni istituti scolastici, rivolto ai più giovani tocca quattro istituti comprensivi appartenenti al “Fortunato Fedele ” di Agira: “Rita Levi Montalcini” di Gagliano, istituto professionale alberghiero “Don Pino Puglisi” di Centuripe, istituto tecnico “Salvatore Citelli” di Regalbuto e istituto Fortunato Fedele – indirizzo Scienze umane di Agira.

Per la provincia di Enna, la formazione nelle scuole, è stata avviata dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Giusi Cannio: “Abbiamo parlato delle dinamiche psicologiche che si nascondono dietro l’aggressività e la violenza degli uomini maltrattanti nei confronti di una donna; abbiamo dialogato sul come si struttura l’aggressività di una persona a livello comportamentale, secondo processi di condizionamento e secondo meccanismi neurobiologici. I ragazzi sono stati particolarmente attenti, in tutti gli incontri, e hanno manifestato molto interesse ponendo domande e interagendo durante gli incontri”,

I prossimi appuntamenti a scuola si articoleranno durante il prossimo mese di maggio.