«Esperienza e passione al servizio di chi ha bisogno». Giurano 67 nuovi medici, gli auguri dell’Ordine di Caltanissetta

Sono 67 i nuovi medici che a Caltanissetta hanno prestato giuramento, mentre un collega ha festeggiato i 50 anni dal conseguimento della laurea. La cerimonia s’è svolta oggi nella sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Caltanissetta, in concomitanza con l’assemblea ordinaria degli iscritti per l’approvazione del conto consuntivo per l’anno 2017 e del bilancio di previsione per il 2018.
«Siamo lieti di accogliervi e, consapevoli delle situazioni di criticità che vivete in relazione all’inserimento lavorativo, l’Ordine è da subito vicino nel vostro percorso professionale ed umano», ha detto il presidente OMCeO Giovanni D’Ippolito, rivolgendosi ai giovani camici bianchi ai quali è stata consegnata una pergamena riportante l’antico giuramento di Ippocrate – ormai non più in vigore –, il codice di deontologia e un vademecum di avviamento alla professione medica. Attualmente gli iscritti all’albo sono 1876 (1681 medici e 195 odontoiatri).
Durante il suo intervento – nel quale ha ricordato i colleghi recentemente scomparsi – D’Ippolito ha sottolineato le difficoltà della nuova classe medica nel percorso postuniversitario: «Ancora oggi bisogna constatare con amarezza che sono tanti i laureati in medicina che non hanno accesso alle scuole di specializzazione e al corso triennale di formazione specifica in medicina generale. Parimenti la durata del percorso formativo del medico non è in linea con quanto avviene nei principali stati europei e risulta ancora troppo prolungata. In questo campo è possibile sostenere tutte quelle riforme che non richiedono risorse aggiuntive, come la laurea abilitante, l’esame di stato e l’avvio coordinato delle scuole di specializzazione e di medicina generale con la data delle sedute di laurea, evitando quindi tempi vuoti dai 4 ai 12 mesi prima dell’abilitazione, dell’iscrizione all’ordine e dell’eventuale accesso alle scuole».
Dopo aver rimarcato come negli ultimi anni la professione medica e odontoiatrica vive un grande disagio a causa dell’eccessiva burocratizzazione, il presidente Giovanni D’Ippolito ha ribadito la necessità di recuperare il rapporto medico-paziente e l’impegno degli Ordini provinciali e della Federazione nazionale contro le aggressioni degli operatori sanitari nelle strutture di cura attraverso una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini e le istituzioni.
I nuovi medici sono Giuseppa Miriam Bartoli, Martina Bonsignore, Sabrina Maria Chiara Borgetto, Erika Brancacci, Stefania Cannarozzo, Federica Carfì, Daniela Caruso, Ilena Catalano, Francesco Cavaleri, Marco Colore, Alessandra Cori, Roberta Cosentino, Annalisa Culmone, Federica Cumbo, Luigi Maria Dell’Ajra, Giulio Di Dio, Martina Di Noto, Salvatore Di Vara, Carmelo Dimora, Selenia Faralli, Claudia Maria Ferraro, Federico Filì, Rossella Garro, Marco Genco, Ruben Francesco Giardino, Ornella Giarrusso, Mauro Fulvio Gibella, Adriana Giudice, Francesca Giudice, Giuliano Gruttadauria, Lucia Incardona, Laura Maria Lanzafame, Graziano Legname, Dalila Loredana Lo Bue, Guido Andrea Lo Valvo, Roberta Lo Verme, Ettore Mancia, Giovanna Mancuso, Gaetano Marazzotta, Gabriella Giuseppina Marino, Gaetano Marino, Saverio Mascolo, Angelo Mastrosimone, Giuseppe Mazzolini, Francesco Messana, Morena Maria Monteleone, Maria Tea Mulè, Isabella Muscia, Paolino Pardi, Monia Pasqualetto, Matteo Piccica, Roberta Pilato, Giuseppe Maria Valerio Polizzi, Maria Cristina Portelli, Alessandro Riggi, Ilenia Russo, Rosa Elisa Saia, Filippo Salerno, Oriana Roberta Sollami, Calogero Sorce, Letizia Spagnuolo, Francesco Spatola, Salvatore Spinello, Fabio Turco, Danilo Urso e Marta Maria Zammuto.
Al decano Franco Vincenzo Maugeri, che ha celebrato i 50 anni dal giorno della laurea in Medicina, il presidente D’Ippolito e il consiglio direttivo hanno consegnato una medaglia d’oro e una targa per celebrare il prestigioso anniversario. «I colleghi più anziani rappresentano un valore aggiunto sia in ambito professionale che ordinistico, esempio e punto di riferimento per i più giovani, che da loro devono attingere l’esperienza per incrementare il proprio bagaglio culturale ed umano».

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