Sanremo cover, vince Ermal Meta. Mika conquista l’Ariston, Fuori Nesli-Paba e Raige-Luzi

SANREMO – Lunga e piena questa terza puntata del festival, gli artisti accompagnano il pubblico in un viaggio della memoria in cui ogni tappa è un ricordo per qualcuno, quale che sia l’età. È la sera delle cover, protagonisti i sedici Campioni che hanno passato il turno mentre quattro sono i Giovani che si sfidano per il passaggio alla finale ma i posti sono solo due, gli altri due tornano a casa. Torneranno a casa, in Paraguay, anche i ragazzi venuti apposta per presentare l’Orquesta de reciclados, e i piccoletti dello Zecchino d’Oro, che festeggiano il 60esimo del coro salendo per la prima volta sul palco del festival. Mika conquista l’Ariston con la musica e quel suo appello arcobaleno in difesa di “tutti i colori” e si commuove con Jesus to a child, l’omaggio a George Michael. Sul palco il solito traffico da ora di punta: l’ostetrica novantenne Maria Pollaci che ha fatto nascere più di 7600 bambini, Annabelle Belmondo (nipote di) e Anouchka Delon (figlia di), Luca e Paolo con le loro battute, Alessandro Gassmann e Marco Giallini (in uscita il film Beata ignoranza) la musica di LP. La serata delle cover ha anche un vincitore: Ermal Meta con la sua bellissima interpretazione di Amara terra mia. E ha due sconfitti, anzi quattro: tra i sei Campioni a rischio escono dalla gara, definitivamente, Nesli & Alice Paba e Raige con Giulia Luzi. Per loro Sanremo finisce qui.

 

Per i Giovani la finale è un gioco da ragazzi. Lele (Ora mai) e Maldestro (Canzone per Federica) passano, Tommaso Pini e Valeria Farinacci vanno a casa. Finale tutta al maschile, domani, dopo l’esito del voto per i quattro Giovani che si sono esibiti in apertura di serata: i due che hanno passato il turno si aggiungono a Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia per una finale tutta al maschile, domani sera. Dai Giovani ai giovanissimi è un istante: a far da ponte c’è il Piccolo Coro dell’Antoniano che per la prima volta sale sul palco dell’Ariston, partecipazione di alto valore simbolico perché apre l’anno delle celebrazioni della 60esima edizione dello Zecchino d’Oro. Carrellata di successi, da Il caffé della peppina a Le tagliatelle di nonna Pina, tra i cinquantenni in sala si diffonde l’euforia. Ma a meritare grandi applausi è anche l’Orquesta de reciclados de Cateura, direttamente dal Paraguay: 28 talenti fra i dieci e i trent’anni, gli strumenti di materiali riciclati, dalle radiografie alle tubature. “Il mondo ci regala spazzatura, noi gli restituiamo la musica” è il motto del maestro di musica Favio Chavez che offre a circa 150 bambini e giovani, che vivono in condizioni di esclusione sociale in Paraguay, un esempio e un’opportunità per imparare a suonare.

 

Due parole per capire il meccanismo della serata dei Campioni. I 16 che hanno passato il turno nelle serate precedenti partecipano alla gara delle cover, votati da televoto e giuria della sala stampa. Ai 6 rimasti in standby e a rischio eliminazione tocca un girone eliminatorio: non fanno le cover bensì la loro canzone in gara, i quattro più votati (televoto + giuria sala stampa) passano alla quarta serata e si aggiungono agli altri 16. Fuori Nesli-Paba e Raige-Luzi, la gara continua per Giusy Ferreri (Fa talmente male), Ron (L’ottava meraviglia), Clementino (Ragazzi fuori), Bianza Atzei (Ora esisti solo tu).
Grandi emozioni con le cover, inizia Chiara con Diamante, accompagnata da Mauro Pagani al bouzuki, poi Ermal Meta in una bellissima reinterpretazione di Amara terra mia. “Sbarazzina” – così la presenta Maria De Filippi – Lodovica Comello che affronta Mina con Le mille bolle blu, applauditissimo Albano con Pregherò. Fiorella Mannoia porta la magìa sul palco, accompagnata al piano da Danilo Rea, con Sempre e per sempre, Alessio Bernabei rimescola lo spirito rock di Bennato con Un giorno credi, Paola Turci è travolgente con Un’emozione da poco.

 

Dopo il bagno di folla del pomeriggio (anche i bambini dell’Antoniano hanno perso la testa quando l’hanno visto) Mika sale sul palco. “La musica fa cambiare il colore della mia anima – dice prima di esibirsi – posso essere bianco, blu, violetto… tutto. È molto bello essere di tutti i colori. E se qualcuno non vuole accettare tutti i colori del mondo, e pensa che un colore è migliore e deve avere più diritti di un altro, o che un arcobaleno è pericoloso perché rappresenta tutti i colori… Beh, peggio per lui. Sinceramente, questo qualcuno lo lasciamo senza musica”. Un medley dei suoi successi, poi l’annunciato (e commosso: alla fine ha gli occhi lucidi) omaggio a George Michael, Jesus to a child, fra giochi di luce e una scenografia spettacolare.

 

Si torna alle cover, Gigi D’Alessio si cimenta con un raffinato arrangiamento del capolavoro di Don Backy L’immensità, Francesco Gabbani rivisita Susanna di Celentano. Ovazione del pubblico per Marco Masini, Signor tenente è un omaggio a Giorgio Faletti mentre Michele Zarrillo rispolvera Miguel Bosè e Se tu non torni. Elodie si mette alla prova con Riccardo Cocciante, Quando finisce un amore poi tocca a Samuel con Ho difeso il mio amore e a Sergio Sylvestre che s’accoppia con i vincitori di X Factor, i Soul System, e fa ballare l’Ariston con Vorrei la pelle nera. Fabrizio Moro ha scelto La leva calcistica della classe 68, Michele Bravi La stagione dell’amore. Alla fine la spunta Ermal Meta, seguito da Paola Turci e da Marco Masini.

Le cover. Artisti e canzoni, ecco la lista:
Al Bano – Pregherò
Alessio Bernabei – Un giorno credi
Chiara – Diamante con Mauro Pagani al violino
Elodie – Quando finisce un amore
Ermal Meta – Amara terra mia
Fabrizio Moro – La leva calcistica della classe 68
Fiorella Mannoia – Sempre e per sempre con Danilo Rea
Francesco Gabbani – Susanna
Gigi D’Alessio – L’immensità
Lodovica Comello – Le mille bolle blu
Marco Masini – Signor tenente
Michele Bravi – La stagione dell’amore
Michele Zarrillo – Se tu non torni
Paola Turci – Un’emozione da poco
Samuel – Ho difeso il mio amore
Sergio Sylvestre – Vorrei la pelle nera con i Soul System

fonte larepubblica.it – http://www.repubblica.it/speciali/sanremo/edizione2017/2017/02/09/news/sanremo_serata_cover-157918744/?ref=HRER3-1

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