Petrantoni: Report “ecosistema urbano”, per la nostra Caltanissetta ancora risultati deprimenti

Non serve di certo il report di Legambiente “Ecosistema Urbano”  per rendersi conto della situazione che da decenni viviamo nella nostra città.

E’ a parer mio assai mortificante leggere nel dettaglio i dati forniti dalla relazione dell’inchiesta pubblicata sul Sole 24 ore, ed è assai più sconfortante apprendere che molte voci sono rimaste “Non Dichiarate” penalizzando oltremodo la nostra città nella classifica finale , 103^ su 105 citta capoluogo.

Leggiamo testualmente: “Guardando la parte bassa della graduatoria troviamo invece alcune delle città che da tempo non riescono a invertire la tendenza. In questa trentesima edizione di Ecosistema Urbano le ultime tre sono tutte siciliane: Caltanissetta, Palermo e Catania. Terz’ultima è Caltanissetta, novantesima lo scorso anno e 92° due edizioni fa. Nonostante un buon andamento sul’NO2 e PM2,5 non dispone di altri dati per la qualità dell’aria così come per quel che concerne i consumi di acqua potabile, le perdite della rete idrica, i passeggeri trasportati dal servizio di trasporto pubblico, l’offerta dello stesso, le zone a traffico limitato e la diffusione di energie rinnovabili installate su edifici pubblici. Una serie di “nd” che ovviamente condizionano pesantemente in negativo l’analisi delle performance ambientali di Caltanissetta. 

Analizzando nello specifico i parametri presi in esame, qualità dell’aria (biossido di azoto, polveri sottili e ozono), gestione idrica ancora intorno al 32% la perdita d’acqua nelle nostre condutture (report di Istat sulle infrastrutture idriche in Italia); i rifiuti, nonostante il 60% di raccolta differenziata, la città si presenta oggettivamente sporca agli occhi dei cittadini specie in alcune zone residenziali. Il trasporto pubblico (inteso per numero di auto per abitante – sull’esistenza e fruizione delle piste ciclabili – le Aree pedonali e le Zone a Traffico Limitato – l’utilizzo dei mezzi pubblici – lo sharing ). Purtroppo è di tutta evidenza che il nisseno non ha ancora superato quella tara culturale sull’utilizzo della propria autovettura in maniera spropositata ed esagerata. Le amministrazioni che si sono succedute, hanno provato con l’istituzione maldestra di un’area pedonale e di una ZTL in centro storico, ad incentivare la viabilità pedonale, ma i risultati sono stati disastrosi su diversi aspetti, quelli economico e sociali i più evidenti. L’attuale pista ciclabile, al momento è derubricata come un ridicolo sperpero di danaro pubblico in quanto totalmente inutilizzata.

E ancora, il solare termico e fotovoltaico su edifici pubblici altro dato che è stato ingiustificabilmente NON dichiarato, eppure su molti edifici scolastici della città, da anni,  sono presenti pannelli per la produzione di energia solare; il consumo di suolo pro-capite e il livello di urbanizzazione in relazione alla variazione di residenti è forse l’unico dato positivo, ma vi è il rovescio della medaglia, e cioè, il calo della popolazione è anche conseguenza di un saldo migratorio negativo (il peggiore della regione), in ragione al fenomeno di abbandono del territorio per ragioni di lavoro o di studio.

Il verde urbano espresso in metri quadrati/abitante, con un dato disarmante nonostante le reiterate sollecitazioni all’amministrazione comunale, dal sottoscritto e dal mio gruppo consiliare,  riguardo l’applicazione della “L. n. 113 del 29 gennaio 1992, Legge Rutelli” ossia la piantumazione di un albero per ogni neonato.

In quasi 10 anni da Consigliere Comunale, su ognuno di questi temi ho visto scorrere fiumi di inchiostro, programmi elettorali strabilianti ma banalmente irrealizzabili, convegni, forum e tavoli tecnici con conseguenti titoloni propagandistici sui media, ma di atti concreti poco, pochissimo o il nulla.

Una città che a questo declino deve reagire con azioni pratiche e con una ricetta semplice ed efficace; dotarsi di una programmazione seria di medio-lungo termine, reclutare donne e uomini capaci, competenti, studiosi,  che si impegnino totalmente e quotidianamente nella ricerca di tutti gli strumenti finanziari disponibili. Sfruttare al massimo la coesione e l’interlocuzione continua con la politica Nazionale e Regionale per dare un passo diverso alla città e scalare le posizioni di questa deprimente classifica. Bisogna dare risposte concrete e assumere impegni potendoli onorare rispetto ad una vera  mobilità sostenibile, alla corretta gestione dei rifiuti, alla forestazione urbana e la tutela delle aree verdi, al ciclo integrato delle acque e allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Si può fare!