Festival di Caltanissetta, il bilancio della 26esima edizione

CALTANISSETTA – “Occorre fare di necessità virtù”. Con questo slogan si è “salvato”il ventiseiesimo Festival città di Caltanissetta.

Ed è stato un successo. La kermesse canora con pochissimi fondi ha tenuto altissimo il livello della manifestazione regalando al pubblico quattro serate degne di nome.

La mancanza di ospiti di caratura nazionale (escludendo i Soldi Spicci) a cui il Festival ha abituato i nisseni è stata compensata dalla presenza di grandi professionalità locali che hanno colpito e divertito il pubblico presente.

Medaglia d’oro ad Alessandra Falci, poliedrica attrice nissena, che con i suoi personaggi ha fatto ridere a crepapelle il gremito teatro Margherita ,supportata dal duo Donatello Polizzi e Toto Venti ormai saggi conduttori.

Soddisfatto anche Tony Maganuco , che ha evitato la consegna di marchio e diritti al Comune nel corso della finale, come dichiarato in conferenza stampa.

“Nella serata finale, la città ha avuto una grande esclusiva nazionale. Sentire in prima assoluta a Caltanissetta la voce di Mia Martini con un inedito scritto dal presidente di giuria Gianni Valsiglio o vedere una ragazza che partecipa al Festival venire contattata dietro le quinte per proporre una carriera artistica o ancora  sapere che un nisseno parteciperà a Castrocaro, mi ha indotto ad evitare un finale che avrebbe rovinato il lavoro d’immagine ed il successo per Caltanissetta. Lo farò lontano dai riflettori regionali e nazionali, la classe politica mi dica una volta per tutte se questo festival rappresenta la città o è affare di “Maganuco”, perchè il miracolo si può fare solo una volta,e non credo di chiedere l’America se aspetto una risposta immediata dall’amministrazione.”

Tornando allo spettacolo, nessun dubbio per la giuria: Luigi Salvaggio con “Il silenzio delle stelle” è il vincitore del 26° Festival Città di Caltanissetta.

Al secondo posto la palermitana Giuditta La Monica con “Coraggio liquido” e al terzo, sempre da Palermo, il rapper Spika, con “Niente da perdere”.

Il premio della critica è andato invece a Cataldo Alesso con “Te lo dico così”.

Una serata bellissima, condotta magistralmente da Donatello Polizzi e Toto Venti e accompagnata dagli interventi di Alessandra Falci, nei panni di un’improbabile soubrette “locale”: Incatenata Macaluso, in arte Belen.

In mezzo la divertente finale della categoria Baby, che ha visto vincere a furor di popolo in ex-aequo entrambi i finalisti: Giulio Assennato con “Sweet Cannolo” e Asia Melfa con “Due respiri”.

Intensa l’esibizione di Vittoria Sardo, vincitrice dell’edizione 2016 del Festival, che è tornata sul palco del Margherita come ospite per regalare al pubblico due brani, di cui uno chitarra e voce e a raccontare il suo percorso al Festival di Castrocaro.

A “spezzare” la gara con la danza ci ha pensato la crew di Fly Dance, guidata da Alba Bifarella.

E infine gli attesissimi Soldi Spicci, Annandrea Vitrano e Claudio Casisa, che tornavano al  Festival dopo due anni e  con un film in prossima uscita nelle sale.

Un bel festival, malgrado tutto. Questa la classifica ufficiale della gara canora

 

Luigi Salvaggio Il silenzio delle stelle 65,00
Giuditta La Monica Coraggio Liquido 64,50
Spika Niente da perdere 60,00
Cataldo Alesso Te lo dico così 51,50
Manlio Colasberna Ritrovarsi 48,50
Mayra Solo perché donna 48,00
Daaz Funamboli 45,50
Gaia Ballistreri Scusa 42,50

 

 

 

 

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