Favara: tornano liberi i cortili della Farm Cultural Park

FAVARA (AGRIGENTO) – Dopo tanto clamore mediatico e burocratico, il “caso Farm” si scioglie positivamente, anche se con un po’ di amarezza. È stato notificato ieri, nella calda giornata di Ferragosto, ai proprietari della Farm Cultural Park, l’oasi d’arte contemporanea nel centro di Favara, il decreto di dissequestro delle opere del cortile Bentivegna, sottoposte a sigilli a inizio mese con la denuncia di abuso su suolo pubblico.

Strutture architettonicamente innovative, un palco di circa cinquanta metri quadrati e il padiglione “Equi-latera”, opere di artisti di fama internazionale, eppure dichiarate abusive per l’assenza delle dovute autorizzazioni. Adesso la procura di Agrigento cambia le carte le carte in tavola e annulla i sigilli posti lo scorso 5 agosto dai vigili del nucleo antiabusivismo della polizia municipale di Favara ai due beni artistici situati all’interno dei “Sette Cortili”.

Come si legge dalla nota della procura, il provvedimento di sequestro, emesso il 24 luglio scorso con la rimozione prevista delle opere entro 90 giorni, è stato dichiarato nullo dal momento che “non vi sono ragioni che giustifichino un sequestro probatorio, essendo già stati acquisiti mediante foto e annotazioni di servizio tutti gli elementi valutativi delle condotte contestate”: pertanto, “ferma la sussistenza di eventuali vincoli di tipo amministrativo” – si legge ancora nella nota – è stata rilevata la “mancanza di commissione di reato”.

La smentita sulla non idoneità della natura dell’occupazione delle due strutture viene salutata con grande fiducia nelle istituzioni da parte dei due proprietari del centro, Andrea Bartoli e Florinda Saieva: «Siamo contenti che gli organi predisposti abbiano posto fine a questa ingiustizia – afferma Andrea Bartoli -. Siamo grati al sindaco Anna Alba, da sempre aperto al dialogo per la risoluzione della vicenda. Si è trattato di un vero caso di abuso di diritto».

L’attenzione mediatica nazionale e la risonanza che già vanta il centro culturale favarese hanno giocato a favore della svolta in positivo della vicenda di sequestro, ma i due coniugi responsabili della rigenerazione del piccolo paese nel difficile territorio di Agrigento pensano anche ai comuni cittadini sottoposti a casi di burocrazia ostruttiva: «Noi siamo la Farm e in quanto tale abbiamo addirittura mosso petizioni e stampa nazionale – continua Bartoli – . Ma se non fossimo stati la Farm e non avessimo avuto l’opinione pubblica a favore, da singoli cittadini non so se il caso si sarebbe risolto allo stesso modo».

Intanto, resta la gioia per il risultato ottenuto e i membri della Farm si preparano a festeggiare questa sera alle 22, rilanciando la loro offerta culturale, come da sempre, con passione e impegno. fonte: larepubblica.it – http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/08/16/news/favara_tornano_liberi_i_cortili_della_farm_cultural_park_la_procura_ordina_il_dissequestro-173141264/

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