Declassato il Trauma center dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta

Con un decreto assessoriale del 4 febbraio 2019, pubblicato in Gazzetta ufficiale della Regione siciliana l’8 marzo scorso, l’assessorato alla Salute ha riorganizzato la Rete regionale per l’assistenza al politraumatizzato declassando l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta da Centro trauma ad alta specializzazione a Centro trauma di zona.

Il decreto assessoriale individua quattro macroaree per la Sicilia e, inspiegabilmente, l’unica di esse in cui non è previsto un Trauma center ad alta specializzazione è quella che comprende le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, in cui l’unico ospedale DEA di II livello è il Sant’Elia di Caltanissetta.

In tutte le marcoaree individuate i Trauma center sono allocati negli ospedali DEA di II livello ad eccezione di Caltanissetta che seppure individuato come Hub, non viene fornito dei servizi connessi. I Trauma center ad alta specializzazione vengono individuati solamente nelle aree metorpolitane di Palermo, Catania e Messina, lasciando scoperte le aree interne della Sicilia. Accade così che nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna sono previsti ben cinque Centri trauma di zona (a minore grado di specializzazione) e nessun Centro ad alta specializzazione, ponendo sullo stesso piano gli ospedali di Caltanissetta, Enna, Agrigento, Gela e Sciacca senza che in tutto il territorio sia prevista una differenziazione funzionale con la presenza di un centro Hub.

“Mi accingo a inoltrare una nota all’assessorato regionale alla Salute per avere chiarimenti su un atto adottato senza alcuna concertazione con il territorio e con la Conferenza dei sindaci sulla Sanità – afferma il sindaco, Giovanni Ruvolo -. Ne siamo venuti a conoscenza soltanto dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, altrimenti nessuno lo avrebbe comunicato all’amministrazione comunale ed ai cittadini”.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.