Confiscati beni per 3,5 milioni di euro

Personale della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta sta procedendo all’esecuzione di due decreti di confisca, emessi dal locale TribunaleSezione Misure di Prevenzione, entrambi disposti su proposta del Direttore della D.I.A., nei confronti di VELLA Carmelo, 56enne di Gela (CL), e di FALCONE Nicolò, 68enne di Montedoro (CL), a seguito di indagini patrimoniali che hanno consentito di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dagli stessi.

Il valore complessivo delle due confische è di complessivi  euro  3.500.000,00.

 

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Il VELLA Carmelo è personaggio gravitante nell’orbita mafiosa di “cosa nostra” operante nel territorio di Gela e paesi limitrofi.

Più volte coinvolto in operazioni di polizia finalizzate alla repressione del fenomeno mafioso, il VELLA è ritenuto vicino alla cosca  gelese di cosa nostra dei RINZIVILLO, attraverso il legame affaristico criminoso con PALMERI  Paolo figura di rilievo, già  reggente del medesimo “Clan”.

Nel Gennaio del 2009, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Atlantide-Mercurio”, a conclusione delle indagini condotte dai Carabinieri del Ros di Caltanissetta, il VELLA è stato tratto in arresto unitamente ad altre 32 persone, tutte riconducibili a vario titolo al predetto “Clan Rinzivillo”, in esecuzione di O.C.C.C. emessa dal GIP del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale D.D.A.

 

Le attività economiche e i beni oggetto del provvedimento di confisca definitiva riguardano:

Þ    Nr. 1 Quota di partecipazione societaria, in una società avente sede in Gela (CL), con attività di  “supermercati”;

Þ    Nr. 1 impresa individuale avente sede in Gela (CL), con attività di “lavori di meccanica generale per conto terzi” ;

  • 5 terreni e pertinenze, situati nel comprensorio del comune di Gela (CL);
  • 6 rapporti bancari/postali.

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FALCONE Nicolò è ritenuto “uomo d’onore e capo della famiglia mafiosa di Montedoro (CL)”, nonché persona ai vertici dell’associazione mafiosa “cosa nostra” operante nella Provincia di Caltanissetta capeggiata dal noto Giuseppe MADONIA, inteso “Piddu”.

Sul conto del FALCONE sono univoche le dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia, che hanno sostanzialmente confermato la perdurante organicità dell’indagato al sodalizio, nel cui contesto, il prevenuto avrebbe sempre mantenuto un ruolo apicale nella famiglia mafiosa di Montedoro (CL) .

 

Le attività economiche e i beni oggetto del provvedimento di confisca riguardano:

–     Complesso Aziendale della “Ditta Individuale  “FALCONE  Nicolo’ ”,   , con  sede  in  Montedoro (CL), Via Cardinale Guarino nr.42, avente per oggetto l’attività di “Coltivazioni di Cereali, ecc.”;

–     Complesso Aziendale della “Ditta Individuale  “DI RAIMONDO Anna”,    con  sede    in    Montedoro   (CL),    Via Cardinale Guarino nr.42, avente per oggetto l’attività di “Colture Miste Vitivinicole, Olivicole e Frutticole, ecc.”;

–     Complesso Aziendale dell’ “Azienda Agricola DI RAIMONDO Anna”,   –  Allevamento di Ovini e Caprini”, con sede in Montedoro (CL), in C/da Marcato (Sede Azienda) ed  in  Via Cardinale Guarino nr.42 (Sede Legale).

  • 3  Fabbricati  siti in Montedoro (CL);
  • 54 Terreni, estesi complessivamente Ha. 13.60.10, siti in  Montedoro (CL);
  • 33 Terreni, estesi complessivamente Ha. 31.17.80, siti in Serradifalco (CL);
  • 7  rapporti bancari.

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