Cefpas. Pignatone (m5s): la regione siciliana dica quali sono i piani per l’euro-mediterranean school of health security e le altre scuole, ad oggi istituite solo sulla carta

Il deputato alla Camera del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone si unisce alla richiesta della Fp Cgil di Caltanissetta in merito a quale sia il futuro del Cefpas di Caltanissetta. “Il Cefapas (Centro di formazione permanente e di aggiornamento del personale del servizio sanitario) – afferma Pignatone – è una perla al centro della Sicilia e al centro del Mediterraneo, ma purtroppo non valorizzata dai governi regionali che si sono succeduti. La Regione Siciliana ha addirittura istituito al suo interno delle scuole, tra queste l’Euro-Mediterranean school of health security, avente tra i propri compiti la formazione del personale sanitario con specifica attenzione alle politiche di immigrazione sanitaria, la gestione sistematizzata delle emergenze sanitarie e delle epidemie in area mediterranea. Si tratta di scuole di alta formazione che sarebbero potute diventare un importante riferimento anche in considerazione di questa pandemia e che, invece, ad oggi, esistono soltanto sulla carta”.
“La Regione dica, adesso, quali sono i piani per questo ente, – continua il deputato – qual è il futuro tracciato. Serve una seria e concreta programmazione delle attività da portare avanti, i Centri di formazione non si possono lasciare a sé stessi”.
“In tal senso, – riferisce il parlamentare Cinquestelle – seppure le competenze sono in capo alla Regione, nel corso della votazione al decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020 – Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, attraverso un Ordine del giorno a mia firma, abbiamo impegnato il Governo nazionale a valutare l’opportunità di prevedere misure di collaborazione tra il Ministero della Salute e l’Euro-Mediterranean school of health security”.
“Il decreto – spiega Pignatone – prevede, infatti, che lo Stato possa avvalersi della collaborazione di centri di formazione e ricerca di alta specializzazione, al fine di rendere un servizio quanto più efficiente”. “In tal senso, – conclude il deputato – l’eventuale collaborazione potrebbe rappresentare un’importante opportunità e un’occasione di rilancio della struttura di formazione nissena. Lo Stato c’è, adesso manca anello centrale che è appunto la Regione”.

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