Arresto pregiudicato niscemese per detenzione di arma clandestina e altre armi provento di furto

NISCEMI – Nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio, e dell’attività di contrasto ai reati predatori che destano particolare allarme sociale – disposta dal Sig. Questore della provincia di Caltanissetta, dott. Bruno Megale di concerto con il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gela, Dottor Fernando Asaro– nella giornata di ieri, gli uomini del Commissariato di Niscemi, diretti dal Commissario Capo Andrea Monaco, hanno tratto in arresto  CANNIZZO Antonino, classe 1989, in quanto sorpreso nella flagranza del reato di detenzione di arma clandestina con matricola abrasa e di altre armi proventi di furto. 

In particolare, nella giornata di ieri, personale della squadra investigativa di questo Commissariato di P.S. poneva in essere una mirata attività investigativa finalizzata al contrasto  dei reati predatori ed in particolare dei furti in abitazione, l’ultimo in ordine di tempo commesso venerdì scorso ai danni di un anziano niscemese, nel corso del quale sono state sottratte, oltre a diversi monili d’oro e alla somma di 5.700 euro in contanti, anche diverse armi. In particolare l’incessante attività investigativa portata avanti senza sosta unitamente  alla visione di alcune immagini riprese da delle telecamere di video sorveglianza portavano gli inquirenti a concentrare l’attenzione su CANNIZZO Antonino, soggetto noto a questi uffici per i suoi precedenti specifici per reati contro il patrimonio ed in particolare furti e rapine e su una abitazione nella disponibilità di quest’ultimo.

Di conseguenza, stante gli elementi investigativi acquisiti, il personale operante, dopo aver atteso l’arrivo del CANNIZZO nei pressi dell’abitazione attenzionata, decideva di accedere all’interno dello stabile ed effettuare una  perquisizione domiciliare ai sensi dell’art. 41 Tulps.

La perquisizione domiciliare dava esito positivo posto che, all’interno di un bagno sito al piano terra, celata all’interno di un bidone aspirapolvere, il personale operante rinveniva una pistola marca Beretta calibro 7,65 con relativo munizionamento e due coltelli da caccia custoditi in un unico fodero.

In considerazione di quanto rinvenuto, i poliziotti  chiedevano contezza al Cannizzo dell’arma rinvenuta  e dell’eventuale possesso di altre armi illegalmente detenute e quest’ultimo ,spontaneamente consegnava, conducendo i poliziotti nel luogo in cui erano state occultate  due fucili semiautomatici calibro 12, un fucile doppietta calibro 12, ed una carabina ad aria compressa, tutte armi provento di furto.

A seguito di accertamenti sul numero di matricola delle armi rinvenute il personale operante aveva modo di appurare che si trattava delle stesse armi che erano state oggetto di furto nella serata di venerdi scorso. Di conseguenza, le stesse venivano acquisite dall’Ufficio di polizia amministrativa di questo Commissariato di P.S. in attesa di essere restituite al legittimo proprietario, mentre la pistola con matricola abrasa veniva posta sotto sequestro.

Alla luce di quanto rinvenuto e accertata la responsabilità del CANNIZZO, quest’ultimo veniva tratto in arresto dai poliziotti niscemesi in quanto colto nella flagranza del reato di detenzione di arma clandestina  e di altre armi provento di furto.

Lo stesso, dopo le formalità di rito, veniva condotto presso la casa circondariale di Gela, a disposizione della Autorità Giudiziaria competente.

 

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