Unità Siciliana LE API: Recovery Fund: serve una visione

Da quasi un decennio sosteniamo la mancanza di una visione e quindi di un progetto conseguente che, partendo dal Sud, coinvolga tutto il Paese.

Ci siamo più volte chiesto quale visione  Conte e il suo governo giallo rosso hanno dell’Italia.

E’ di questi giorni l’intervento di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, che denuncia proprio la “mancanza di una visione di insieme” e allo stesso tempo esalta “i periodi di rinascita del Paese come risultato di una politica visionaria. Da troppi anni – afferma Carlo Bonomi – in Italia manca una visione”

Ma chi è il visionario?

L’esaltato, il folle, l’incompetente? No!

“Visionario è colui che sa volgere al meglio per il futuro ciò che gli offre il presente” continua Bonomi.

Quello che non abbiamo avuto è una classe politica visionaria, capace di sviluppare un progetto per la Sicilia.

Tutti presi dalla ricerca di un immediato consenso politico populistico a basso costo e dal mantenimento delle poltrone, non hanno considerato neanche l’opportunità storica che ci viene offerta dalla “crisi Covid” e dall’aiuto europeo del Recovery Fund. Continuano con il “NO A TUTTO” incapaci di elaborare proposte alternative convincenti e attuabili a breve scadenza.

Così perdiamo un’occasione unica ed irripetibile di inserirci in un discorso organico con il resto d’Italia, nonostante le risorse del Recovery Fund abbiano una potenzialità doppia rispetto al Piano Marshall del dopoguerra.

Da anni proponiamo la nostra visione della Sicilia, suggerendo un progetto che partendo dal Ponte sullo Stretto sia occasione di sviluppo dell’intero Meridione e di tutto il Paese.

Ponte come simbolo della rinascita, della ripresa economica e del riscatto di una regione pesantemente penalizzata dall’isolamento economico e sociale in decenni di storia, dall’Unità d’Italia sino ai nostri giorni.

E’ giunto il tempo perchè tutte le componenti politiche e imprenditoriali si uniscano, insieme ai presidenti di Calabria e Sicilia, dando prova di doverosa, responsabile coesione   per determinare con forza l’inserimento dell’attraversamento stabile dello Stretto nel Recovery Plain.

Riterremo colpevoli e traditori tutti coloro che tergiversano o si oppongono!

Grillo, Zingaretti, ma soprattutto ministri e viceministri siciliani come Provenzano e Cancelleri, saranno considerati politicamente e moralmente responsabili del fallimento di un’occasione storica per la nostra isola e di una catastrofe dalla quale sarà difficile risollevarsi.

L’Italia, il Sud e la Sicilia hanno bisogno di lavoro ma anche di sogni e di simboli.

Ai nostri giovani dobbiamo offrire opportunità, speranze, sviluppo e occupazione.

Chi si mette contro opera una sorta di omicidio generazionale di cui si renderà responsabile al cospetto della Storia!.

Occorre una accelerazione, non c’è più tempo da perdere, la Sicilia, il Meridione e l’Italia hanno il diritto e il dovere di ripartire alla grande.

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