Studenti del ‘Volta’ in visita alla Casa Circondariale di Caltanissetta

CALTANISSETTA – Sabato 12 dicembre 2015 gli studenti della quarta A del Liceo Scientifico “A. Volta” di Caltanissetta, accompagnati dalle docenti di Storia Bella e Gallo, nell’ambito del progetto Legalità della scuola, hanno partecipato ad un incontro sulle tossicodipendenze nella Casa Circondariale Malaspina di Caltanissetta.

L’incontro è stato curato dagli educatori della Casa Circondariale e dal Ser.T. ASP 2 in collaborazione con il Liceo Scientifico Statale ‘A. Volta’.

Tra gli intervenuti il dott.re Miraglia educatore della Casa Circondariale, che ha illustrato i compiti dell’istituzione penitenziaria, soffermandosi sull’articolo 27 della Costituzione italiana e sulla Riforma del 1975, il Direttore del Carcere, dott.re Belfiore che ha chiarito come la pena deve favorire il recupero sociale del condannato e il Capitano della Polizia penitenziaria, dott.re Scarlata che ha presentato le competenze del corpo dalla Polizia Penitenzaria e ha ribadito che la pena comporta effetti negativi e provoca sofferenza, poiché la vita del carcerato è difficile, trattandosi di un tempo impiegato al fine della dissuasione del reato, anche se in molti casi i risultati non sono efficaci.
Parte centrale dell’ incontro è stato l’ intervento del dott.re Campo, che ha illustrato dal punto di vista scientifico gli effetti delle droghe sulla salute e l’intervento della dott.ssa Bona, responsabile del Ser.T, che ha illustrato la situazione locale sulla tossicodipendenza e sul rischio che i giovani incorrono nell’acquisto in un mercato sempre più controllato da soggetti senza scrupoli interessati solo ad aumentare i loro profitti creando nuovi tossicodipendenti.
Di notevole coinvolgimento anche emotivo è stato l’intervento di un giovane detenuto, che ha raccontato la sua storia di tossicodipendenza,iniziata per emulazione dei compagni e che pian piano si è però trasformata in una raccolta di reati, che lo hanno costretto a trascorrere tutta la sua giovinezza in carcere. Oggi che ha trent’anni ‘vorrebbe tornare indietro’, ha detto agli studenti,’vorrebbe studiare, avere una famiglia e un lavoro… Ma è difficile devi lottare con te stesso per combattere il malessere,il dolore che ti sei causato e hai procurato ai tuoi cari e lottare con tutto il mondo intorno dove chi ha sbagliato incontra molte difficoltà per rialzarsi’.

Gli studenti sono stati colpiti dal racconto dei detenuti dalle loro storie di lontananza forzata dai loro familiari, ma anche dall’accoglienza ricevuta.

Infine l’incontro è stato concluso dall’intervento del dott.re Drago, Psicologo del Ser.T di Caltanissetta, che ha invitato gli studenti a riflettere seriamente, in un’età come la loro, sulle scelte criminali che talvolta possono ingannare come scelte di libertà alternativa o controcorrente, ma che invece sono concrete possibilità per una vita di sofferenza.

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