“Nonni in cattedra”, l’arte della maglia, dell’uncinetto e dell’intreccio del vimini

Si è svolto giovedì 20 aprile presso la sede della Scuola Secondaria di 1^ grado di Milena “Luigi Pirandello”, facente parte dell’I.C. “Puglisi” di Serradifalco-Milena-Montedoro, diretto dalla dirigente scolastica dott.ssa Valeria Vella il workshop “Nonni in cattedra”.

L’attività organizzata dal prof. di educazione tecnica prof. Carmelo Leone, dal prof. Giovanni Schillaci e da tutti i docenti della sede di Milena, ha portato in cattedra i nonni: Giuseppe Ferlisi, Concetta Mendola, Calogera Tona e Pellitteri Concetta, che alternandosi hanno spiegato agli alunni di tutte le classi della secondaria, l’arte della maglia, dell’uncinetto e dell’intreccio del vimini.

La dirigente scolastica, aprendo il workshop ha voluto sottolineare come “l’insegnamento delle arti tradizionali sia importante per la sopravvivenza della cultura di ogni società, e compito della scuola è anche il recupero dei valori del passato, per farli scoprire alle nuove generazioni, perpetuando così la trasmissione dei saperi, come questi tradizionali, simboli duraturi di cultura e identità”.

Il prof.Schillaci, prima di dare la parola ai nonni, ha ricordato come queste attività facevano una volta parte della materia scolastica “economia domestica”, antenata dell’educazione tecnica attuale, che veniva impartita alle ragazze e ai ragazzi da due distinti docenti: un professore per il gruppo maschile e una docente donna per il gruppo femminile. Il docente ha inoltre ricordato come “il tramandare queste attività tradizionali serva per conoscere il passato, al fine di comprendere il presente e costruire con esse anche il futuro”.

Hanno dato il via le nonne, che hanno spiegato come iniziare con l’uncinetto “il punto catenella”, creando l’asola con il filo, per poi continuare formando appunto la prima catenella, la base per continuare il lavoro. Quindi si è passati al lavoro con i ferri da maglia, cominciando con i due principali punti base del lavoro della maglia ai ferri: l punto a diritto e il punto a rovescio. Per il primo, hanno spiegato le nonne,  occorre passare il ferro destro sul punto in alto del ferro sinistro, mentre eseguendo l’esatto contrario si ottiene il punto a rovescio. Le insegnanti per un giorno, hanno mostrato inoltre come tenere il filo durante la lavorazione: alla siciliana, facendo passare il filo sul collo e alla continentale, stringendo invece il filo nel mignolo.

Quindi è stato il turno “di lu zi Peppi Ferlisi”, arzillo nonno ottantottenne, che ha spiegato l’arte dell’intreccio del vimini, per creare panieri e ceste di diversa foggia, partendo dalla base per poi innalzare i lati, attraverso l’intreccio armonioso tra loro dei vari giunchi. Durante l’intreccio, i nonni hanno inoltre raccontato la loro esperienza scolastica, e delle fatiche che erano costretti a fare per raggiungere a piedi e sulle strade infangate le varie sedi scolastiche distanti da alcune robbe anche diversi chilometri.

Il prof. Leone ha spiegato come “i lavori tradizionali come la maglia, l’uncinetto e l’intreccio del vimini, generino felicità, aumentino l’autostima e la sensazione di benessere e aiutino a cambiare lo stato d’animo. Come ogni attività creativa, alimenta infatti l’immaginazione, il lato artistico, il lato pratico e il concetto di “lavoro ben fatto, richiedendo nello stesso tempo tecnica”. Moltissimi gli alunni che si sono cimentati con queste attività, senza distinzione di sesso: molti ragazzi hanno voluto provare la maglia e l’uncinetto, e altrettanto le ragazze che si sono cimentate con l’intreccio del vimini.

Come diceva Ígor Stravinskij, “una vera tradizione non è la testimonianza di un passato concluso, ma una forza viva che anima e informa di sé il presente”, informazione che grazie a questa attività didattica è stata trasmessa alle nuove generazioni.