Mannella sul Bando Rifiuti: “stanca di fare interrogazioni o di fornire soluzioni”

CALTANISSETTA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Lo stato di confusione sempre più diffuso ingenerato dalla situazione che si è venuta a creare con la sospensiva concessa dal TAR, a seguito del ricorso presentato dalla ditta seconda classificata (su due) nella cosiddetta “gara ponte” tanto sbandierata ed enfatizzata e di cui per avere il giudizio di merito bisognerà attendere il 21 aprile, è purtroppo la dimostrazione della “mancanza di lungimiranza” anche del giovane inesperto Assessore alla Salute e Ambiente il dem Vito Margherita.

Ancora una volta la tanto sbandierata “svolta epocale” nella gestione dei rifiuti a Caltanissetta subisce un clamoroso stop.

E’ confermato che si naviga a vista e senza avere ben chiari i traguardi amministrativi e gli obiettivi tecnici che possano portare a risultati concreti che non sono certo quelli di un aumento di qualche punto percentuale nella raccolta differenziata, frutto solo della buona volontà dei cittadini che devono fare ancora i conti con servizi inadeguati e con il Centro Comunale di Contrada Cammarella  al collasso.

Non sento neanche la soddisfazione di potere dire “io glielo avevo detto” oppure “io non ho partecipato all’approvazione in Consiglio Comunale del bando-ponte”, perché ho solo un senso di frustrazione tipico di chi vorrebbe modificare lo “stato delle cose” ma non riesce a perforare quella corazza di presunzione che è ancora più pericolosa se viene sbandierata da chi ha nella inesperienza e nella mancanza delle giuste conoscenze tecniche le proprie doti “migliori”.

I punti cardine sono pochi ma fondamentali:

  1. Il bando ponte è stato solo una determina camuffata di proroga che serviva per dare l’idea che non si prolungasse il vecchio servizio e che fino ad ora ha sortito il risultato di altri sette mesi certi di affidamento alla stessa ditta che lo gestisce da anni senza avere neanche tentato di “concordare” iniziative tali da modificare procedure ed obiettivi e senza tanto meno potere ipotizzare un risparmio per i cittadini;
  2. Si corre il rischio di avere contemporaneamente o quasi l’esito di due gare (una annuale prorogabile per un altro anno – ammesso che non venga annullata – e una quinquennale prorogabile per due anni) con modalità tecniche e importi diversi. Una inevitabilmente esclude l’altra con effetti devastanti per come dovrebbe migliorare in tempi brevi il servizio;
  3. E ancora nel 2017 il bilancio di previsione dovrà tenere conto di due piani finanziari (sovrapposti?, integrati?, paralleli?) vista la presenza di due impegni di spesa per due gare diverse ma per lo stesso servizio. E tutto questo che ripercussioni avrà sulla TARI 2017?
  4. Per non parlare degli errori tecnici palesi presenti nei capitolati tecnici di entrambi i bandi di cui il più macroscopico è quello che pone come obiettivi di Raccolta Differenziata il raggiungimento di percentuali non in linea con le disposizioni di leggi nazionali, ratificate e rafforzate dai provvedimenti regionali, che parlano inequivocabilmente del 65%.

Poi potremmo ragionare di “cassonetti intelligenti”, di Centri di Raccolta dei rifiuti recuperabili dislocati nei punti più fantasiosi (anche in terreni privati) con iter burocratici che, per la realizzazione, dovrebbero essere partiti da tempo e non demandati a chi dovrà aggiudicarsi la gara: perché questo presuppone ulteriori tempi di attesa per avere strutture idonee allo scopo.

Da ultimo mi sembra di avere udito che si vuole attivare un centro di raccolta nel parcheggio di via Guastaferro, e spero che sia una boutade per non avere la conferma di una ennesima dimostrazione di una programmazione “a vista” che ogni giorno viene integrata da “nuove” idee che fanno venire il sospetto che si voglia continuare a mantenere lo status quo.

Personalmente mi sono stancata di fare interrogazioni o di fornire soluzioni (come avevo fatto con Sindaco, Assessore al Ramo, Segretario Comunale e Capo dell’Ufficio Tecnico , tutti appassionatamente riuniti al tempo della discussione sul bando ponte) anche perché non serve solo la teoria ma anche atti che poi portino alla realizzazione delle stesse.

Ma si continua a spendere soldi per acquisire pareri tecnici e legali a supporto di iniziative che vengono costantemente bocciate e che richiedono altri soldi per doversi difendere dai ricorsi su bandi che non vanno a buon fine e che incidono ulteriormente nelle casse municipali per i costi delle sedute dei Consigli Comunali e delle Commissioni di gara.

E comunque credo che continuando su questa linea su problematiche, come questa, basilari  per il miglioramento dei servizi in città, è sempre più difficile non criticare una Amministrazione che, in alcuni settori nevralgici come quello dell’Ambiente, non sta dimostrando quel cambio di velocità che mi aspettavo nel momento in cui, per solo spirito di partito, ho “ingoiato” la scelta di continuare a dare fiducia al Sindaco Ruvolo.

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