Italia Nostra Sicilia : Proposte sul turismo a Caltanissetta

Nel suo “Viaggio in Italia”, Johann Wolfgang Goethe ha scritto: «Abbiamo cavalcato sotto un sole cocente attraverso questa deserta fecondità; alla fine siamo stati contenti di arrivare a Caltanissetta. Essa si trova in buona posizione ed è ben costruita…».  

In relazione all’indomito dibattito sul “turismo a Caltanissetta”, riaperto di recente da un noto quotidiano, riterrei utile puntare l’attenzione sugli aspetti legati alla comunicazione. Al linguaggio. Questo, sorvolando sui gravi limiti nella gestione politica e amministrativa della città e dando per scontato che abbiamo tanto – forse persino troppo – da offrire in termini di patrimonio storico, artistico e naturalistico, ma anche di cultura immateriale, tradizioni, specialità enogastronomiche. Checché ne dica l’attuale sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino che, durante l’incontro, di pochi giorni fa, con gli operatori del settore turistico e con le associazioni culturali, a Palazzo Moncada, ha affermato: «A Piazza Armerina hanno la Villa Romana del Casale, ad Agrigento la Valle dei Templi, noi abbiamo la logistica» – ovvero il costituendo Parco mondiale, policentrico e diffuso dello stile di vita mediterraneo,

Il turista/viaggiatore, oggi è molto cambiato e indubbiamente possiede delle caratteristiche diverse rispetto agli anni scorsi. La trasformazione sul modo in cui egli si informa e si documenta fa sempre più riferimento a internet, al web. Insomma: il proliferare di blog e siti inerenti al mondo dei viaggi e del turismo ha aumentato a dismisura la quantità di informazioni a cui il turista/viaggiatore può avere accesso con un semplice click e una lettura. Per questo è diventato fondamentale saper attivare strategie mirate, facendo un uso corretto delle tecniche di storytelling e scrivendo contenuti di qualità. Il turista/viaggiatore oggi è molto più preparato e informato. E’ più esigente e attento ai dettagli, subito pronto alla critica o alla lode e a lasciare recensioni negative o positive a seconda delle esperienze vissute, del trattamento ricevuto. Ciò che un tempo si poteva applicare in massa a tutti i turisti/viaggiatori, oggi richiede personalizzazione dell’esperienza e una maggiore attenzione alla qualità della proposta, anche e soprattutto in termini di contenuto. E non basta più avere un sito web: bisogna avere un sito web ben scritto, che appassioni e sappia coinvolgere. Non basta più avere il classico biglietto da visita o la classica brochure: oggi serve ben pubblicizzare anche la propria presenza social, servono campagne di comunicazione efficaci e studiate, hashtag identificativi, contenuti sempre nuovi e aggiornati, applicando le regole del content marketing per potere creare strategie di successo. Un esempio di content marketing? La guida Michelin. 

Se dunque un sito web non basta più, neanche un sito web scritto bene è sufficiente: oggi l’opzione più efficace per attrarre turisti e viaggiatori è quella di avere un sito con un blog integrato con contenuti sempre freschi, aggiornati e in lingua madre. Ma in che modo? Scrivendo contenuti originali e dettagliati, che allo stesso tempo forniscano informazioni per il turista/viaggiatore e lo sappiano emozionare, che gli facciano letteralmente venir voglia di scoprire quel particolare hotel, ristorante, museo, chiesa o paesaggio. Ed emozionale deve essere anche la produzione degli strumenti di comunicazione tradizionali: non più le solite guide, i soliti depliant con le solite descrizioni, le vecchie frasi trite e ritrite, ma nuove impostazioni, nuove formule accattivanti. Testi, quindi, che catturino e sorprendano chi legge, unitamente a immagini professionali, di qualità, che seducano e sappiano fare la differenza. E d’altronde, non si parte per andare da nessuna parte senza aver prima di tutto immaginato, sognato, desiderato un luogo, una città. 

Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia