Caltanissetta, il Nursind vince in Cassazione: buono pasto obbligatorio per infermieri e operatori sanitari turnisti, circa 900 i lavoratori interessati nel Nisseno

Gli operatori sanitari che lavorano per più di sei ore hanno diritto alla pausa mensa o al buono pasto. È quanto stabilisce una sentenza della Cassazione sul ricorso presentato dal sindacato degli infermieri Nursind. La decisione, che riguarda un lavoratore turnista dell’ospedale Papardo di Messina, farà adesso da apripista nelle altre amministrazioni. 
A Caltanissetta sono circa 900 i lavoratori che potranno beneficiare di questa sentenza: la segreteria territoriale del Nursind, guidata da Giuseppe Provinzano, annuncia che sosterrà i lavoratori che vorranno fare ricorso per ottenere i buoni arretrati.
“È una sentenza che fa chiarezza su un aspetto lacunoso del contratto – dice Provinzano – questo uno dei tanti motivi per cui il Nursind non ha firmato il contratto proprio perchè ritenuto indegno nei confronti degli infermieri e di tutti i lavoratori.  La vittoria in Cassazione dimostra che avevamo ragione. Non solo, ma è anche destinata a fare scuola, visto che molte aziende sanitarie non riconoscono al personale turnista la pausa in nome della continuità del servizio da garantire. Da oggi, quindi, la musica cambia con il diritto al buono pasto per gli infermieri impegnati nel turno pomeridiano, festivo e notturno, quando il servizio mensa non è aperto”.
Il Nursind spiega quindi che si tratta di una “battaglia in cui il sindacato ha creduto e che ha portato avanti fino al terzo grado di giudizio. Un passo avanti che riscatta la categoria che in tutti questi anni ci ha rimesso doppiamente, sia vedendosi negare la pausa di lavoro e sia dovendo pagare i pasti a sue spese, a differenza di tutti gli altri lavoratori giornalieri. Sosterremo tutti gli infermieri che vorranno ottenere quanto spetta loro di diritto attraverso i ricorsi”. 

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