Coronavirus. Nuova Direttiva Provinciale – Gestione caso sospetto di Polmonite da Nuovo Coronavirus (2019-nCoV)

Direttiva Provinciale – Gestione caso sospetto di Polmonite da Nuovo Coronavirus (2019-nCoV)

Facendo seguito alla Direttiva Regionale, prot. n° 3257 del 29/01/2020 e sulla base delle integrazioni ministeriali pervenute con nota prot. n° 0005443-22/02/2020-DGPRE-P nonché alle successive precisazioni alla nota n° 0005889-25/02/2020-DGPRE-DGPRE-P, avente per oggetto: “Covid-19 nuove indicazioni e chiarimenti”, e all’ “Ordinanza contingibile e urgente n° 1” che prevede una nuova definizione e gestione di possibile caso di polmonite da nuovo coronavirus, si riportano di seguito le necessarie integrazioni alla citata direttiva regionale. Premesso che l’integrazione ministeriale prevede di:

• garantire la stretta applicazione delle misure di prevenzione e controllo delle infezioni (precauzioni standard, via aerea, da droplets e da contatto) in tutte le strutture sanitarie, inclusi i servizi di pronto soccorso;

• definire un percorso per i pazienti con sintomi respiratori;• applicare le procedure per la valutazione, l’attivazione e la gestione dell’intervento di presa in carico e di trasporto del paziente attraverso operatori del 118 e del personale delle Aziende Sanitarie Provinciali;
• implementare attività di sensibilizzazione della popolazione per fornire una corretta informazione sull’importanza di adottare corrette misure di prevenzione.

SI DISPONGONO LE MISURE PER LA PROFILASSI ED IL TRATTAMENTO DEI SOGGETTI CHE HANNO SOGGIORNATO NELLE ZONE A RISCHIO EPIDEMIOLOGICO, COME IDENTIFICATE DALL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ OVVERO NEI COMUNI ITALIANI OVE È STATA DIMOSTRATA LA TRASMISSIONE LOCALE DEL VIRUS

Individuazione del caso
Definizione di caso di COVID-19 per la segnalazione (Come da Circolare Ministeriale n. 0005443-22/02/2020-DGPRE-DGPRE-P)
La definizione di caso si basa sulle informazioni attualmente disponibili e può essere rivista in base all’evoluzione della situazione epidemiologica e delle conoscenze scientifiche disponibili.

Caso Sospetto
Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale e nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:

• storia di viaggi o residenza in Cina o altre aree in cui esistono focolai epidemici; oppure
• contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da SARS-CoV-2; oppure
• ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezione da SARS-CoV-2.

Si sottolinea che la positività riscontrata per i comuni patogeni respiratori potrebbe non escludere la co-infezione da SARS-CoV-2 e pertanto i campioni vanno comunque testati per questo virus. I dipartimenti di prevenzione e i servizi sanitari locali valuteranno:

• eventuali esposizioni dirette e documentate in altri paesi a trasmissione locale di SARS-CoV-2
• persone che manifestano un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato, senza tener conto del luogo di residenza o storia di viaggio, anche se è stata identificata un’altra eziologia che spiega pienamente la situazione clinica.

Caso probabile
Un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente utilizzando protocolli specifici di Real Time PCR per SARS-CoV-2 presso i Laboratori di Riferimento Regionali individuati o è positivo utilizzando un test pan-coronavirus.

Caso confermato
Un caso con una conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità per infezione da SARS-CoV-2, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.

Definizione di “Contatto stretto”
• Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID-19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2.
• Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID-19.
• Vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID-19.
• Aver viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un caso sospetto o confermato di COVID-19, compagni di viaggio o persone addette all’assistenza, e membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo indicando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo). Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

Notifica dei casi
Tutti i casi sospetti di polmonite da nuovo coronavirus, devono essere notificati con la scheda “Allegato 3” della circolare ministeriale del 22/01/2020 e trasmessi al Servizio 4 DASOE. Tutte le schede pervenute saranno trasmesse giornalmente, entro le ore 11 e le ore 17 di ogni giorno (inclusi i festivi) al ministero della Salute (all’indirizzo malinf@sanita.it).

MISURE PER LA PROFILASSI ED IL TRATTAMENTO DEI SOGGETTI CHE HANNO SOGGIORNATO NELLE AREE DELLA CINA OVVERO NEI COMUNI ITALIANI OVE È STATA DIMOSTRATA LA TRASMISSIONE LOCALE DEL VIRUS

Chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni Italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus, l’aggiornamento del quale potrà essere conosciuto attraverso il sito istituzionale del Ministero della salute e della Regione, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria territorialmente competente. In caso di contatto tra il soggetto interessato e l’Operatore del Numero Unico dell’Emergenza 112 o tramite il numero verde 800.458.787, gli operatori delle centrali comunicano generalità e recapiti per la trasmissione al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria territorialmente competente. L’Autorità Sanitaria territorialmente competente provvede, sulla base delle comunicazioni di cui al precedente capoverso, alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo il percorso di
seguito indicato:

• ricevuta la segnalazione l’operatore di Sanità Pubblica contatta telefonicamente e assume informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione;
• accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di Sanità Pubblica informa dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione;
• accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario l’operatore di Sanità Pubblica informa inoltre il medico di medicina generale/pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito;
• in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata a INPS, datore di lavoro, e medico curante in cui si comunica che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificando la data di inizio e fine

L’operatore di Sanità Pubblica deve inoltre:
• accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi;
• informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi;
• informare la persona circa la necessità di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (mattina e sera). Allo scopo di massimizzare l’efficacia del protocollo è indispensabile informare sul significato, le modalità e le finalità dell’isolamento domiciliare al fine di assicurare la massima adesione e l’applicazione delle seguenti misure:
• mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dall’ultima esposizione;
• divieto di contatti sociali;
• divieto di spostamenti e/o viaggi;
• obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.

In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:
• avvertire immediatamente l’operatore di Sanità Pubblica;
• indossare la mascherina chirurgica (da fornire all’avvio del protocollo) e allontanarsi dagli altri conviventi;
• rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale.

L’operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente per avere notizie sulle condizioni di salute della persona in sorveglianza registrando il monitoraggio. In caso di comparsa di sintomatologia il medico di sanità pubblica procede secondo quanto previsto.

PERCORSO POPOLAZIONE
CHIUNQUE ABBIA FATTO INGRESSO IN ITALIA NEGLI ULTIMI QUATTORDICI GIORNI DOPO AVER SOGGIORNATO IN ZONE A RISCHIO EPIDEMIOLOGICO COME IDENTIFICATE DALL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ OVVERO NEI COMUNI ITALIANI OVE È DIMOSTRATA LA TRASMISSIONE LOCALE DEL COVID- 19

DEVE
1. COMUNICARE TALE CIRCOSTANZA AL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELL’AZIENDA SANITARIA TERRITORIALMENTE COMPETENTE o ASP 2 – Caltanissetta, Tel: 0934.55.99.55

2. (NUMERO DIPARTIMENTO SANITÀ PUBBLICA PROVINCIALE)

3. FORNIRE DETTAGLIATAMENTE TUTTE LE INFORMAZIONI CHE GLI VERRANNO RICHIESTE

4. NEL CASO IL SOGGETTO INTERESSATO CONTATTI IL 112 O IL NUMERO VERDE REGIONALE 800.458.787, LO STESSO, DOPO AVER FORNITO GENERALITÀ E RECAPITI TELEFONICI, RESTERÀ IN ATTESA DI ESSERE CONTATTATO DAL DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA COMPETENTE PER TERRITORIO.

5. RICEVUTA LA TELEFONATA DALL’OPERATORE DI SANITÀ PUBBLICA IL SOGGETTO SI ATTERRÀ SCRUPOLOSAMENTE ALLE INDICAZIONI IMPARTITE
PER L’EVENTUALE AVVIO DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA E DELL’ISOLAMENTO FIDUCIARIO

6. SEGUIRE LE INFORMAZIONI E LE INDICAZIONI CHE L’OPERATORE DI SANITÀ PUBBLICA GLI FORNIRÀ NEL CASO DI NECESSITÀ DI MISURE DI ISOLAMENTO DOMICILIARE E SORVEGLIANZZA ATTIVA O MANTENIMENTO DELLO STATO DI ISOLAMENTO PER QUATTORDICI GIORNI DALL’ULTIMA ESPOSIZIONE;

o DIVIETO DI CONTATTI SOCIALI;
o DIVIETO DI SPOSTAMENTI E/O VIAGGI;
o OBBLIGO DI RIMANERE RAGGIUNGIBILE PER LE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA;

IN CASO DI COMPARSA DI SINTOMI IL SOGGETTO DEVE
1. AVVERTIRE IMMEDIATAMENTE L’OPERATORE DI SANITÀ PUBBLICA CHE DARÀ LE ULTERIORI INDICAZIONI NECESSARIE MISURE PER LA PROFILASSI ED IL TRATTAMENTO DEI SOGGETTI CHE HANNO SOGGIORNATO NELLE AREE DELLA CINA OVVERO NEI COMUNI ITALIANI OVE È STATA DIMOSTRATA LA
TRASMISSIONE LOCALE DEL VIRUS NEI CASI NON CONSIGLIATI DI AUTOPRESENTAZIONE AL PRONTO SOCCORSO PER SINDROME INFLUENZALE I SOGGETTI DOVRANNO ACCEDERE ALLE AREE DI PRETRIAGE APPOSITAMENTE ISTITUITE DALLE AZIENDA E SEGUIRE LE INDICAZIONE IVI PRESENTI

SCHEDA PERSONALE DEL 112 O DEL NUMERO VERDE 800.458.787

RICEVUTA LA CHIAMATA DA CHIUNQUE ABBIA FATTO INGRESSO IN ITALIA NEGLI ULTIMI QUATTORDICI GIORNI DOPO AVER SOGGIORNATO IN ZONE A
RISCHIO EPIDEMIOLOGICO OVVERO NEI COMUNI ITALIANI OVE È DIMOSTRATA LA TRASMISSIONE LOCALE DEL COVID-19, L’OPERATORE DEL 112 O DEL
NUMERO VERDE DEVE

1. RICHIEDERE AL SOGGETTO GENERALITÀ E RECAPITI
2. RILEVARE IL DATO EPIDEMIOLOGICO
3. EFFETTUARE LA VALUTAZIONE CLINICA TELEFONICA UTENTE
4. COMUNICARE TEMPESTIVAMENTE AL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA I DATI RACCOLTI

NEL CASO IN CUI IL SOGGETTO PRESENTA SINTOMATOLOGIA MERITEVOLE DI TRIAGE IL 112 PROCEDERÀ CON I PROPRI PROTOCOLLI MISURE PER LA PROFILASSI ED IL TRATTAMENTO DEI SOGGETTI CHE HANNO SOGGIORNATO NELLE AREE DELLA CINA OVVERO NEI COMUNI ITALIANI OVE È STATA DIMOSTRATA LA TRASMISSIONE LOCALE DEL VIRUS

SCHEDA OPERATORE PRONTO SOCCORSO OPERATORI DEL PRONTO SOCCORSO

Tutti gli operatori sanitari in servizio presso le aree di pre-triage dei Pronto Soccorso dovranno dotarsi e utilizzare i DPI previsti esclusivamente nei casi di paziente affetto da sintomatologia respiratoria.

Accoglienza paziente Sintomatico
Nella fase di accoglienza, per i casi sospetti che accedono all’area ospedaliera è necessario prevedere un percorso immediato ed esclusivo in un’area dedicata per il triage per evitare il contatto con gli altri pazienti.

La gestione del Caso al PRETRIAGE O TRIAGE DEDICATO potrà avvenire attraverso operatore o sistema di comunicazione remota, anche telefonico, diretto alla squadra afferente al dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
In presenza di un caso sospetto, si dispone l’accompagnamento del paziente in area dedicata isolata opportunamente identificata. Si fa obbligo di vietare l’ingresso degli accompagnatori nelle sale di Pronto Soccorso e OBI.

Indicazione per l’operatore del triage dedicato
1. rispettare nei limiti del possibile la distanza ravvicinata o il contatto (dovrà mantenersi a distanza di 1-2 m)

2. fare indossare cautelativamente al paziente una mascherina chirurgica

3. contattare il team afferente al dipartimento di prevenzione per la gestione del caso

GESTIONE PAZIENTE SINTOMATICO PER SINDROME INFLUENZALE AL PRONTO SOCCORSO

SCHEDA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
L’ OPERATORE DI SANITÀ PUBBLICA CONTATTATO DA CHIUNQUE ABBIA FATTO INGRESSO IN ITALIA NEGLI ULTIMI QUATTORDICI GIORNI DOPO AVER
SOGGIORNATO IN ZONE A RISCHIO EPIDEMIOLOGICO OVVERO NEI COMUNI ITALIANI OVE È DIMOSTRATA LA TRASMISSIONE LOCALE DEL COVID-19
DEVE:

1. CONTATTARE TELEFONICAMENTE E ASSUMERE INFORMAZIONI MEGLIO SPECIFICATE AL PUNTO SUCCESSIVO RELATIVAMENTE AI SOGGETTI
SEGNALATI DAL 112 O DAL NUMERO VERDE 800.458.787

2. SE CONTATTATO DIRETTAMENTE DAI SOGGETTI CHE RIENTRANO NELLA CASISTICA EPIDEMIOLOGICA, ASSUMERE INFORMAZIONI, IL PIÙ POSSIBILE
DETTAGLIATE E DOCUMENTATE, SULLE ZONE DI SOGGIORNO E SUL PERCORSO DI VIAGGIO EFFETTUATO NEI QUATTORDICI GIORNI PRECEDENTI
AI FINI DI UNA ADEGUATA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ESPOSIZIONE

3. ACCERTARE E DISPORRE, SE NECESSARIA, LA SORVEGLIANZA SANITARIA E L’ISOLAMENTO FIDUCIARIO

4. SE DISPOSTA LA SORVEGLIANZA SANITARIA, INFORMARE DETTAGLIATAMENTE L’INTERESSATO SULLE MISURE DA ADOTTARE DURANTE LA SORVEGLIANZA SANITARIA E L’ISOLAMENTO FIDUCIARIO, ILLUSTRANDONE MODALITÀ E FINALITÀ AL FINE DI ASSICURARE LA MASSIMA ADESIONE

5. SE DISPOSTA LA SORVEGLIANZA SANITARIA E L’ISOLAMENTO FIDUCIARIO L’OPERATORE DI SANITÀ PUBBLICA DEVE INFORMARE IL MEDICO DI
MEDICINA GENERALE/PEDIATRA DI LIBERA SCELTA DA CUI IL SOGGETTO È ASSISTITO

6. IN CASO DI NECESSITÀ, DI CERTIFICAZIONE AI FINI INPS PER L’ASSENZA DAL LAVORO, RILASCIARE UNA DICHIARAZIONE INDIRIZZATA A INPS, DATORE DI LAVORO, E MEDICO CURANTE IN CUI SI DICHIARA CHE PER MOTIVI DI SANITÀ PUBBLICA È STATO POSTO IN QUARANTENA, SPECIFICANDO LA DATA DI INIZIO E FINE

MISURE PER LA PROFILASSI ED IL TRATTAMENTO DEI SOGGETTICHE HANNO SOGGIORNATO NELLE AREE DELLA CINA OVVERO NEI COMUNI ITALIANI OVE È STATA DIMOSTRATA LA TRASMISSIONE LOCALE DEL VIRUS

L’OPERATORE DI SANITÀ PUBBLICA DEVE, INOLTRE:

1. ACCERTARE L’ASSENZA DI FEBBRE O ALTRA SINTOMATOLOGIA DEL SOGGETTO DA PORRE IN ISOLAMENTO NONCHÉ DEGLI ALTRI EVENTUALI
CONVIVENTI;

2. INFORMARE LA PERSONA CIRCA I SINTOMI, LE CARATTERISTICHE DI CONTAGIOSITÀ, LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DELLA MALATTIA, LE
MISURE DA ATTUARE PER PROTEGGERE GLI EVENTUALI CONVIVENTI IN CASO DI COMPARSA DI SINTOMI;

3. INFORMARE LA PERSONA CIRCA LA NECESSITÀ DI MISURARE LA

TEMPERATURA CORPOREA ALMENO DUE VOLTE AL GIORNO (MATTINA ESERA).

L’OPERATORE DI SANITÀ PUBBLICA ALLO SCOPO DI MASSIMIZZARE L’EFFICACIA DEL PROTOCOLLO DEVE INFORMARE IL SOGGETTO SUL SIGNIFICATO, LE MODALITÀ E LE FINALITÀ DELL’ISOLAMENTO DOMICILIARE AL FINE DI ASSICURARE LA MASSIMA ADESIONE E L’APPLICAZIONE DELLE
SEGUENTI MISURE:

• MANTENIMENTO DELLO STATO DI ISOLAMENTO PER QUATTORDICI GIORNI DALL’ULTIMA ESPOSIZIONE;
• DIVIETO DI CONTATTI SOCIALI;
• DIVIETO DI SPOSTAMENTI E/O VIAGGI;
• OBBLIGO DI RIMANERE RAGGIUNGIBILE PER LE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA
• INFORMARE IMMEDIATAMENTE L’OPERATORE DI SANITA’ PUBBLICA IN CASO DI INSORGENZA DI SINTOMI
• INDOSSARE LA MASCHERINA CHIRURGICA ALLONTANANDOSI DAGLI ALTRI CONVIVENTI IN CASO DI INSORGENZA DI SINTOMI
• RIMANERE NELLA SUA STANZA CON LA PORTA CHIUSA GARANTENDO

UN’ADEGUATA VENTILAZIONE NATURALE, IN ATTESA DEL TRASFERIMENTO IN OSPEDALE IN CASO DI COMPARSA DI SINTOMATOLOGIA, L’OPERATORE DI SANITÀ PUBBLICA PROCEDE SECONDO QUANTO SEGUE:

• AVVISA LA CENTRALE OPERATIVA DEL 118 CHE METTERA’ A DISPOSIZIONE UN MEZZO UTILE AD ACCOMPAGNARE IL PERSONALE SANITARIO DELL’ASP,
PER LA VALUTAZIONE MEDICA AL DOMICILIO DEL PAZIENTE CHE, IN RELAZIONE A QUANTO SOPRA, VALUTERA’ SE:

o ESEGUE IL TAMPONE A CASA DEL PAZIENTE E CONTINUARE LA SORVEGLIANZA ATTIVA
o PROCEDERE AL TRASFERIMENTO IN OSPEDALE TRAMITE MEZZO DI SOCCORSO DEL 118 SECONDO LE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO PER
CASO SOSPETTO E DISPORRE L’ESECUZIONE DEL TAMPONE NEI PUNTI IDENTIFICATI A LIVELLO AZIENDALE

PER QUANTO ATTIENE AI RISULTATI DEL TAMPONE SI PROCEDERA’ COME DI SEGUITO INDICATO:

• NEL CASO DI TAMPONE POSITIVO PER I PAZIENTI ANCORA DOMICILIATI

o SI PROCEDERA’ ALL’OSPEDALIZZAZIONE E ALL’ISOLAMENTO
o SI ATTIVA LA SORVEGLIANZA ATTIVA PER I CONTATTI STRETTI
• NEL CASO DI TAMPONE NEGATIVO PER I PAZIENTI ANCORA DOMICILIATI
o CONTINUERA’ LA SORVEGLIANZA ATTIVA
• NEL CASO DI TAMPONE POSITIVO PER I PAZIENTI GIA’ OSPEDALIZZATI
o SI PROCEDERA’ ALL’ISOLAMENTO PRESSO MALATTIE INFETTIVE
• NEL CASO DI TAMPONE NEGATIVO PER I PAZIENTI GIA’ OSPEDALIZZATI
o SI PROCEDERA’ SECONDO I PROTOCOLLI AZIENDALI

INDICAZIONI OPERATIVE SPECIFICHE

Trasferimento di casi
Tutti i trasferimenti di casi sospetti di SARS-CoV-2 devono avvenire utilizzando un’ambulanza che sarà decontaminata immediatamente dopo il trasferimento. L’ambulanza deve avere una divisione tra vano autista e vano paziente. Il personale sanitario deve indossare adeguati DPI, consistenti in filtranti respiratori almeno FFP2, protezione facciale, tuta protettiva, doppi guanti non sterili, protezione per gli occhi. Il caso sospetto o confermato deve indossare una mascherina chirurgica durante il trasporto. Il trasferimento di casi confermati di SARS-CoV-2 deve invece avvenire con le necessarie precauzioni e dopo attenta pianificazione tra la struttura di provenienza e quella di destinazione.

Accesso ai Pronto Soccorso – Istituzione di Pre-Triage
Nella fase di accoglienza, come già indicato dalle Linee Guida ministeriali, per i pazienti con sintomi respiratori che accedono in modo non consigliato al P.S. le Aziende dovranno prevedere un percorso immediato e un’area dedicata per il triage per evitare il contatto con gli altri pazienti. A tutti i soggetti che accedono al pronto soccorso per sindrome respiratorie deve essere fornita una mascherina chirurgica al fine di limitare la contaminazione di prossimità. Il paziente con sospetto COVID-19/polmonite, che necessita di ricovero, deve essere tempestivamente trasportato presso la U.O.C. di Malattie Infettive, indossando sempre la mascherina chirurgica anche durante le procedure diagnostiche limitando al massimo gli spostamenti del paziente.

Nella sola gestione del caso sospetto, l’operatore sanitario deve:
• essere dotato di idonei DPI;
• seguire le corrette procedure di disinfezione e smaltimento rifiuti.

Gestione dei casi nelle strutture sanitarie
Le strutture sanitarie sono tenute al rispetto rigoroso e sistematico delle precauzioni standard oltre a quelle previste per via aerea, da droplets e da contatto e si richiamano integralmente le disposizioni di cui alla Circolare Ministeriale, prot. n. 000543 del 22 Febbraio 2020 e dei successivi chiarimenti. I casi confermati di COVID-19 devono essere ospedalizzati, ove possibile in stanze d’isolamento singole con pressione negativa, con bagno dedicato e, possibilmente, anticamera, per tale ragione le stanze di degenza devono essere tendenzialmente mantenute libere, anche mediante lo spostamento di pazienti meno gravi in altri reparti dello stesso nosocomio. Qualora ciò non sia possibile, il caso confermato deve comunque essere ospedalizzato in una stanza singola con bagno dedicato e trasferito appena possibile in una struttura con idonei livelli di sicurezza. Si raccomanda che tutte le procedure che possono generare aerosol siano effettuate in una stanza d’isolamento con pressione negativa.
Il personale sanitario in contatto con un caso sospetto o confermato di COVID-19 deve indossare DPI adeguati, consistenti in filtranti respiratori almeno FFP2 (utilizzare sempre FFP3 per le procedure che generano aerosol), protezione facciale, camice impermeabile a maniche lunghe, guanti.
Si richiama l’attenzione sulla necessità di assicurare la formazione del personale sanitario sulle corrette metodologie per indossare e rimuovere i DPI.
Le Aziende Sanitarie in indirizzo sono tenute a garantire una adeguata disponibilità dei necessari DPI, per tutte le figure professionali previste, per la gestione dei casi.
Non sono consentite visite al paziente con COVID-19.
Tutte le persone che vengono a contatto con un caso confermato di COVID-19 devono indossare appropriati DPI, devono essere registrate e monitorate per la comparsa di sintomi nei 14 giorni successivi all’ultima visita al caso confermato.
I casi confermati di COVID-19 devono rimanere in isolamento fino alla guarigione clinica che dovrebbe essere supportata da assenza di sintomi e tampone naso-faringeo ripetuto due volte a distanza di 24 ore e risultati negativi per presenza di SARS-CoV-2 prima della dimissione ospedaliera.

Segnalazione del Caso
Secondo quanto stabilito dal Regolamento Sanitario Internazionale, devono essere segnalati tutti i casi che corrispondono alla definizione di caso sopra riportata entro 24 ore dalla rilevazione. I casi devono essere segnalati, in analogia ai casi gravi e complicati di influenza, mediante la compilazione della sceda di segnalazione riportata di seguito, allegato 3 della Circolare Ministeriale, e trasmessa tempestivamente al Servio di Epidemiologia e Profilassi dell’ASP competente per territo, che provvederà ad inviarla al Servio 4 DASOE “Igiene Pubblica e Rischi Ambientali”.

Il Servizio Regionale dopo l’inserimento dei dati nel portale:
“https://www.iss.it/Site/FLUFF100/login.aspx”, trasmetterà copia della scheda di segnalazione al Ministero della Salute, Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, (Ufficio 5 – Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale) e all’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento di Malattie Infettive).

Oltre alle informazioni contenute nella scheda di notifica, devono essere raccolte anche le seguenti informazioni, per permettere l’attivazione di tutte le misure di sanità pubblica, incluso il rintraccio dei contatti e la data di partenza del caso sospetto dalle zone infette secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti;

Diagnostica di Laboratorio
Le diagnosi differenziali delle principali patologie del sistema respiratorio devono essere effettuate nei laboratori dei P.O. dove risulta ricoverato il paziente, secondo le procedure previste dalle Linee Guida Nazionali; inoltre, nel prevedere un possibile incremento della richiesta di diagnostica virologica, finalizzata alla identificazione del coronavirus, i tamponi per la specifica ricerca, previa condivisione e raccordo sulla metodologia certificata con i laboratori di riferimento regionale, potranno essere processati presso i laboratori di microbiologia dei P.O.: o macroarea occidentale

§ A.O.O.R. Villa Sofia Cervello,
§ P.O. di Trapani o macroarea centrale
§ P.O. di Caltanissetta o macroarea orientale
§ P.O. ARNAS Garibaldi,
§ P.O. di Modica (RG),
§ A.O. Papardo di Messina.

In caso di positività e/o dubbi il campione deve essere spedito per la verifica di II livello presso i laboratori di riferimento regionale e in particolare: i tamponi prelevati dai pazienti ricoverati nell’area occidentale della Regione dovranno pervenire al Laboratorio di riferimento regionale dell’A.O.U.P. di Palermo, Diretto dal Prof. Francesco Vitale, mentre i tamponi provenienti dai pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere dell’area orientale della regione, dovranno pervenire alla Prof.ssa Stefania
Stefani, Dirigente del laboratorio dell’A.O.U. P. di Catania, Diretto dal Prof. Guido Scalia.

L’elenco dei tamponi effettuati (anche negativi) deve essere trasmesso con cadenza giornaliera, ai laboratori di riferimento regionale per bacino, che provvederanno a compilare la scheda riepilogativa predisposta, che dovrà pervenire al DASOE ogni giorno entro le ore nove, per il successivo rinvio al Ministero della Salute.
Raccolta e conservazione di campioni biologici da pazienti sintomatici In accordo alle più recenti indicazioni dell’OMS, si raccomanda di effettuare la diagnosi di laboratorio del virus 2019-nCoV, dove possibile, su campioni biologici prelevati dalle basse vie respiratorie come espettorato, aspirato endotracheale o lavaggio bronco-alveolare. Se i pazienti non presentano segni di malattia delle basse vie respiratorie, o se la raccolta dei materiali dal tratto respiratorio inferiore non è possibile seppur clinicamente indicata, si raccomanda la raccolta di campioni prelevati dalle alte vie respiratorie come aspirato rinofaringeo o tamponi nasofaringei e orofaringei combinati.
In caso di risultato negativo di un test condotto su un campione biologico da paziente fortemente sospettato di infezione da 2019-nCoV, si raccomanda di ripetere il prelievo di campioni biologici da diversi siti del tratto respiratorio (naso, espettorato, aspirato endotracheale). Campioni biologici aggiuntivi quali sangue, urine e feci possono essere raccolti per monitorare la presenza di virus nei diversi compartimenti corporei.
Campioni di siero sia in fase acuta che convalescente possono essere raccolti per il rilevamento di anticorpi non appena saranno disponibili test sierologici specifici per 2019-nCoV. I campioni devono essere immediatamente trasportati in laboratorio e impiegati nella diagnosi molecolare.
Si raccomanda inoltre la raccolta e conservazione di campioni di siero in fase acuta e in fase convalescente per eventuali ulteriori indagini sierologiche.
La raccolta dei campioni biologici deve avvenire adottando precauzioni e dispositivi di protezione individuale utili a minimizzare la possibilità di esposizione a patogeni.
Modalità di spedizione dei campioni biologici I campioni biologici da inviare ai laboratori di riferimento regionale, anche mediante la collaborazione dei Carabinieri NAS, devono essere appositamente confezionati utilizzando contenitori adeguati a norma di legge (Circolare n.3 dell’8 maggio 2003 del Ministero della Salute); per l’invio di materiale biologico, categoria B codice UN3373. È fatto obbligo di utilizzare un triplo imballaggio, formato da un imballo esterno, uno intermedio ed uno interno a tenuta stagna, conformi alle disposizioni vigenti, in modo da impedire la fuoriuscita del contenuto anche in caso di incidente durante il trasporto. Il pacco deve essere provvisto di un’etichetta che riporti i dati (nominativo, indirizzo, telefono, e-mail) del mittente e del destinatario. I laboratori di riferimento regionale, per una superiore verifica, provvederanno ad inviare i tamponi, positivi e dubbi per l’identificazione del coronovirus, all’Istituto Superiore di Sanità, anche mediante la collaborazione dei Carabinieri NAS.

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