Vitalizi, M5S all’Ars: “Micciché a Roma avrà sbagliato citofono, l’impugnativa del Cdm è la conferma che la legge-truffa dell’Ars era inaccettabile. Ora rimedi per non fare pagare il danno ai siciliani”

“E dire che Micciché era andato a Roma dal ministro Boccia per sincerarsi della legittimità della legge-truffa che l’Ars stava varando, evidentemente avrà sbagliato citofono e ora per salvaguardare i privilegi di pochi, a rischiare grosso sono tutti i siciliani, a causa del taglio ai trasferimenti statali alla Regione. Immaginiamo che Miccichè  porti subito in aula i correttivi per evitare che a pagare il danno siano tutti  i siciliani”.
Lo affermano le deputate del all’Ars Jose Marano e Angela Foti, componenti della commissione Vitalizi dell’Ars del M5S, il  gruppo che in assoluta solitudine  ha alzato le barriere in commissione e in aula contro la “legge-truffa” varata dal’Ars, che ha prodotto un “taglio irrisorio ai vitalizi e solo per 5 anni”.
“Lo abbiamo detto in tutte le salse – dicono le due deputate – che si stavano truffando i siciliani, che ora per colpa della difesa ad oltranza di un privilegio inaccettabile rischiano di pagarla cara in termini di riduzione di servizi, che già sono ridotti al lumicino. Vogliamo comunque credere che Miccichè faccia l’ennesima  ammissione di colpa e porti immediatamente  in aula i correttivi per evitare ulteriori danni. Era lapalissiano che questa legge non andava bene, specie per quanto riguarda il carattere di temporaneità, proprio quello che, soprattutto, ha determinato l’impugnativa e che noi abbiamo cercato di eliminare in tutti i modi con un emendamento ad hoc che non ha avuto fortuna”.
“Ci piacerebbe sapere – concludono le deputate –  se il governo regionale deciderà di resistere all’impugnativa. In questo caso i siciliani sapranno che l’auspicio di Musumeci, di un taglio più robusto dei vitalizi, era un bluff. Nel frattempo da Miccichè vorremmo sapere qual è l’entità del mega risparmio realizzato con la legge, facendoci avere gli importi dei nuovi assegni, visto che finora li abbiamo chiesti agli uffici senza successo”.
“E’ brutto dire – afferma il capogruppo 5 Stelle, Giorgio Pasqua – lo avevamo detto, specie se a correre seri rischi sono i siciliani. Purtroppo, tutti i nostri appelli al buon senso si sono rivelati inutili. Evidentemente la voglia di salvare questo odioso privilegio è stata più forte di tutto: non solo tutti i partiti hanno operato per tagliare pochissimo e solo per 5 anni, ma ironia della sorte, sono riusciti pure ad aumentarsi le pensioni. Miccichè ora ha la possibilità di metterci una pezza, si cosparga il capo di cenere e porti urgentemente un nuovo testo decente in aula. I siciliani lo stanno guardando”.

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