Ue, Gentiloni: “Recovery Fund da 750 miliardi, svolta senza precedenti” | All’Italia la quota più alta: 172 mld

Il commissario Ue allʼEconomia annuncia la misura “per fronteggiare la crisi”. Il pacchetto dovrebbe essere composto da 500 miliardi di sovvenzioni e 250 di prestiti. Il prestito comune sarà restituito entro il 2058.

La Commissione europea “propone un Recovery Fund da 750 miliardi di euro che si aggiunge agli strumenti già varati”. Lo annuncia il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, dicendo che si tratta di “una svolta per fronteggiare una crisi senza precedenti”. Secondo anticipazioni dell’agenzia tedesca Dpa, il pacchetto sarà composto da 500 miliardi di sovvenziioni e 250 di prestiti. Prevista la raccolta di fonti sul mercato con garanzie degli Stati.

All’Italia la quota più alta – Il pacchetto del Recovery Fund proposto dalla Commissione europea per l’Italia ammonta a 172,7 miliardi di euro secondo fonti ben informate. Di questa somma, 81,807 miliardi sarebbero versati come aiuti e 90,938 miliardi come prestiti. Questi 172,7 miliardi proposti dalla Commissione Ue per l’Italia rappresentano la quota più alta destinata a un singolo Paese. E questo sia in termini assoluti sia per quanto riguarda gli aiuti a fondo perduto che i prestiti. Segue l’Italia la Spagna, con un totale di 140,4 miliardi, divisi tra 77,3 miliardi di aiuti e 63,1 miliardi di prestiti.

 

I rimborsi del prestito entro il 2058 – La Commissione otterrà i 750 miliardi di euro innalzando “temporaneamente” il tetto delle risorse proprie del bilancio comune al 2% del Pil Ue, e andando sui mercati a finanziarsi. Il debito emesso dovrà essere rimborsato tra il 2028 e il 2058, attraverso il bilancio comune post 2027. Per reperire risorse Bruxelles propone di includere nuove risorse da tasse sulle emissioni, sulle grandi multinazionali, sulla plastica e web tax.

 

Anche i Paesi contrari avranno soldi a fondo perduto – Dopo Italia e Spagna, terza, in ordine di grandezza per la quota proposta per singolo Paese, è la Polonia, con 63,8 miliardi di euro, di cui 37,693 di aiuti e 26,146 di prestiti. Per la Francia sono previsti 38,7 miliardi, mentre per la Germania 28,8, in entrambe i casi solo di aiuti a fondo perduto.   Questi fondi – evidenziano le fonti – sono quelli pre-allocati per l’iniziativa battezzata dalla Commissione ‘Next Generation Ue’ e si potranno poi combinare con altri programmi. Negli aiuti a fondo perduto sono compresi quattro strumenti: React Eu, RRF, Just transition fund e Rural Development. La proposta della Commissione prevede aiuti a fondo perduto anche ai Paesi cosiddetti ‘frugali’: alla Danimarca andrebbero 2,156 miliardi, all’Olanda 6,751, alla Finlandia 3,460 e all’Austria 4,043

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