Torregrossa rappresenterà la Trinacria del pallone nella massima serie

C’era una volta la Serie A dei “made in Sicilia”, quella di una “nidiata” di calciatori capaci di rendere orgogliosa una terra come i vari Anastasi, Schillaci, Mascara, Riganò e Cammarata tanto per citarne alcuni. I “figli” della nostra terra presenti nelle rose della massima serie erano davvero tanti con numeri da capogiro, sia in termini di presenze che di reti. “Oggi, però, la storia ha preso una piega diversa e dopo la fine di un infinito calciomercato e la conseguente ufficializzazione delle “rose” – spiega il social media manager Michele Digiugno – numeri alla mano hanno consentito di stabilire che l’unico calciatore che giocherà con certezza e pertanto rappresenterà con grande orgoglio una Sicilia intera sarà l’attaccante sancataldese Ernesto Torregrossa, classe 1992, attaccante e capitano del Brescia con più di sessanta reti all’attivo tra i professionisti, che dopo aver conquistato la promozione con la squadra lombarda, ha già esordito nell’olimpo del calcio italiano, il 31 agosto scorso, contro il Milan destando tra l’altro un’ottima impressione. A condizionare, la buona prestazione dell’ariete – prosegue Michele Digiugno è stato l’infortunio al quadricipide proprio alla fine del primo tempo, che purtroppo lo terrà lontano dai campi per circa un mese. Messi peggio, però, ci sono gli altri calciatori siciliani della Serie A come Antonio Di Gaudio, trequartista palermitano definito esubero e messo fuori rosa dell’Hellas Verona, i giovani palermitani Antonino Gallo (difensore) e Simone Lo Faso (attaccante) relegati ai margini del Lecce e il portiere trapanese Fabrizio Alastra che farà, addirittura, il terzo portiere del Parma. Dalla Serie A alle categoria inferiori sono scesi il bomber Nino La Gumina retrocesso con l’Empoli nel campionato cadetto, il trequartista messinese Antonino Ragusa passato in extremis dall’Hellas Verona allo Spezia e l’attaccante  palermitano Andrea Saraniti dal Lecce alla Virtus Vicenza in Serie C. Questo a conferma di come sia difficile arrivare a certi livelli e saperci stare nel tempo. “E’ un onore simboleggiare la propria Regione, ma nello stesso tempo anche un onere e lui è il primo ad esserne consapevole, non vede l’ora di ritornare in campo per dimostrare il suo indiscusso valore che lo scorso anno in “cadetteria”, non a caso, l’ho decretarono come miglior calciatore per rendimento. Ora, a fine settembre ci saranno le gare affascinanti contro la Juve di Cristiano Ronaldo in casa e subito dopo il Napoli al San Paolo e lui anche se è molto difficile farà di tutto per esserci”, conclude Michele Digiugno che gestisce la comunicazione sulla pagina facebook ufficiale del bomber Torregrossa. Da orgoglio nisseno a fierezza siciliana, continua la favola di Torregol!

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