Terzo anno consecutivo per Caltanissetta nel festival Le Vie dei Tesori: apre il cimitero degli angeli scavato nella roccia e la villa del “signore dello zolfo”. Tre weekend dal 13 al 29 settembre

Caltanissetta dopo il bis si prepara al ter: e stavolta ha veramente messo insieme un bouquet di luoghi dal racconto affascinante. Come Villa Testasecca che apre i battenti per la prima volta: si ritroveranno qui le tracce di Ignazio Testasecca, il “signore” della zolfara Junciò che creò anche un ricovero di mendicità. La sua figura si ritroverà anche in altri luoghi di Caltanissetta, come la chiesa che ospita il Santo Nero, da cui partivano i soccorsi per i minatori a fine Ottocento. Ma apre anche il Palazzo del Comune nella sua interezza, compreso l’ufficio del sindaco; e la Soprintendenza mette a disposizione l’affascinante cimitero monumentale scavato nella roccia. Questo e altro racconteranno Le Vie dei Tesori che tornano per la terza volta a CALTANISSETTA, incluse nel calendario del Settembre Nisseno – Tutta mia la città, organizzato dall’amministrazione comunale: tre  weekend, dal 13 al 29 settembre, e quindici luoghi da scoprire. Il festival – nato aPalermo, dove ad ogni edizione la città trasforma in un unico museo diffuso, il festival ha accolto prima Messina, Caltanissetta, Siracusa, Agrigento, poi altre città. Quest’anno si allarga a quindici centri di tutta la Sicilia, in un percorso che mette insieme capoluoghi, città d’arte ma anche piccoli borghi che aspettano soltanto di essere scoperti.

“Crediamo molto in questa manifestazione, nel coinvolgimento di tanti giovani che conducono le visite, nella possibilità di scoprire e riscoprire la nostra città – ha detto il sindaco, Roberto Gambino, intervenuto alla presentazione con gli assessori Marcello Frangiamone alla Cultura e Grazia Giammusso, ad attività produttive ed eventi -. Sono stato sempre un fruitore delle Vie dei Tesori sia a Caltanissetta che a Palermo. Sottolineo che per la prima volta le porte di casa dei nisseni si aprono a tutti, sarà visitabile il Municipio con la sala Gialla, l’aula consiliare e la stanza del sindaco. I cittadini hanno così la possibilità di conoscere i luoghi dove lavorano le istituzioni e vengono assunte decisioni politiche e amministrative. Ringrazio gli enti, le organizzazioni ed i privati che mettono a disposizione i 15 luoghi da visitare e tra essi la Soprintendenza che ha concesso per le visite guidate la splendida chiesa di Santa Maria degli Angeli”. La logistica de Le Vie dei Tesori a Caltanissetta è curata dalla giovane associazione Creative Spaces – guidata da Eros Di Prima – molto attiva sul territorio nisseno: per ogni info, basta collegarsi alla loro pagina Facebook collegata ai canali social ufficiali.  “A Caltanissetta ci sentiamo ormai a casa – interviene il vicepresidente de Le Vie dei Tesori, Marcello Barbaro -, per la terza volta apriamo luoghi che anche i nisseni aspettano con impazienza. E i giovani di Creative Spaces riescono a coinvolgere tutti”.

Di fatto l’intero festival durerà quasi due mesi: si parte venerdì 13 settembre con le prime dieci città: porte aperte, da ovest a est, oltre a Caltanissetta, ecco TrapaniMarsalaSambuca di Sicilia,SciaccaNaroAcirealeSiracusaNoto e Messina. E nei soli due weekend centrali di settembre, ci sarà anche una sortita a Mantova. Nel primo fine settimana di ottobre (dal 4) partirà  – per cinque weekend, fino a domenica 3 novembre – la grande kermesse di Palermo e in contemporanea, il festival aprirà 50 luoghi a Catania e, per tre weekend, anche i siti barocchi di Ragusa, Modica e Scicli.

CALTANISSETTA, dunque. Il primo luogo da non perdere è sicuramente il complesso monumentale di santa Maria degli Angeli che racchiude sia il cimitero monumentale che la chiesa, mai aperta al pubblico dopo il restauro. Addossati al castello di Pietrarossa, i loculi e le cappelle gentilizie sono uno spaccato storico delle abitudini ottocentesche, in vita come in morte: tra le tombe più spettacolari, quella dei Morillo di Trabonella, scavata in una cavità della roccia di Pietrarossa, forse un’antica stanza del castello o la cappella gentilizia dei Testasecca, con guglie e una cripta, mentre la tomba dei Calefati vanta un  peristilio a colonne. Balziamo in avanti di un secolo per rintracciare gli impeti fascisti di Gino Morici al Palazzo delle Poste ma anche la linearità della Casa del Mutilato, mentre è di qualche decennio precedente il Palazzo della Provincia con splendidi affreschi. L’anno scorso ha aperto per la prima volta Villa Grazia (ed è stato un successo) ma chi non l’ha ancora visto, non può lasciarsi scappare il liberty del barone Pucci. Ci sono voluti invece quattro vescovi e quasi un secolo per costruire il Seminario che oggi è visitabile, ma bisogna ritagliarsi uno spazio per visitare la quadreria della chiesa di san Francesco: troverete un Borremans ma anche un antico ritratto che, tradizione vuole, riporti le fattezze esatte del santo. Ha invece una storia “sociale” Palazzo Benintende che è tornato al passato splendore grazie all’impegno di tutti i condomini che oggi lo abitano. Ritorna anche la visita Museo e stabilimento di produzione Averna che seppero trasformare un elisir “cappuccino” in un amaro amato dalla Real Casa.

UN BICCHIERE DI VINO E UNA STORIA. A Villa Testasecca, sabato 21 settembre alle 19, una speciale visita guidata con degustazione di vini Planeta. Si deve prenotare: www.leviedeitesori.it.

IN PULLMAN ALLA SCOPERTA DEI TESORI. E’ una delle principali novità di quest’anno: scoprire veramente la Sicilia, un unico museo diffuso; ma comodamente, in pullman, con gite giornaliere da PALERMO.  Insomma, si potrà percorrere da un capo all’altro l’Isola, tra grandi città e piccoli borghi. Il progetto nasce con Labisi Eventi Vettore ufficiale.

TUTTE LE INFO al link https://labisiweb.com/categoria.php?tid=43

Il biglietto (15 euro) coprirà solo il tragitto, senza guida e senza i coupon d’ingresso ai luoghi da acquistare su www.leviedeitesori.it o sul posto. Da Palermo a Caltanissetta è previsto un pullman il 22 settembre, si parte alle 8,30 e si rientra alle 19.

Le Vie dei Tesori nascono da un lavoro srotolato sull’intero territorio, a cui contribuiscono i Comuni, le Diocesi, gli enti, le Soprintendenze; quest’anno, su input dell’assessore Sebastiano Tusa al quale la manifestazione è dedicata, e per volontà del presidente della Regione Nello Musumeci e del dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali, Sergio Alessandro, la Regione Siciliana ha firmato con il festival un innovativo accordo di valorizzazione con cui – pur non attribuendole risorse finanziarie – ne riconosce la valenza strategica per la promozione della Sicilia mettendo a disposizione i luoghi e rendendo più agili i processi decisionali. Da Roma, poi, sono arrivati, ormai per il quarto anno, la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica e i patrocini del Senato, della Camera, del ministero dei Beni culturali.

Insomma, la ricchezza della Sicilia sarà a portata di mano, anzi di coupon molto smart. I tagliandi dotati di Qr-code si acquistano on line sul sito del Festival e vengono smarcati – proprio come se fossero delle carte d’imbarco – all’ingresso dei luoghi fino a esaurimento del proprio valore. Le città diventano così musei diffusi e connessi, visitabili trasversalmente, senza che il cittadino o il visitatore si chieda a chi quel bene appartenga. Sul posto, il racconto dei luoghi, alla ricerca di aneddoti, curiosità, collegamenti, su una corretta base storica: perché la scoperta de Le Vie dei Tesori sta proprio nello storytelling che il pubblico dimostra di apprezzare tantissimo, visto che il festival, che l’anno scorso ha raccolto 370 mila visitatori, è ormai diventato la più importante manifestazione italiana di scoperta dei beni culturali. Tutto ruota anche attorno al portale www.leviedeitesori.it, colmo di curiosità, articoli, immagini e informazioni.

COME PARTECIPARE A LE VIE DEI TESORI

Basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito www.leviedeitesori.it e presentarsi sul luogo. Un coupon da 12 euro è valido per 10 visite, da 6 euro per 4 visite e da 2.50 euro è valido per un singolo ingresso. A tutti coloro che acquisiranno i coupon sul sito verrà inviata per mail una pagina dotata di un codice QR da  stampare (o salvare sullo smartphone) e mostrare all’ingresso dei luoghi. I coupon da 10 e da 4 visite sono disponibili pure nell’hub dell’ex Rifugio antiaereo – Centro espositivo d’arte contemporanea (salita Matteotti). I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più persone fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo i ticket da 2.50 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere all’indirizzo mail prenotazioni@leviedeitesori.it.

 

LUOGHI CALTANISSETTA:

 

CASA DEL MUTILATO

In ricordo dei soldati

con la lapide di Diaz

La Casa del Mutilato fu costruita nell’area un tempo occupata dalla chiesa di San Giuseppe di Fuori: nacque con la partecipazione di enti pubblici e privati, tra cui il Comune (che fornì i terreni), della Provincia (che curò i lavori) e dell’associazione Mutilati. Sulle pareti esterne, ricoperte di travertino, spiccano i medaglioni in pietra con le insegne delle varie Armi. All’ingresso, una delle lapidi riporta il proclama della vittoria nella Grande Guerra firmato dal generale Diaz. Nel 1974 è stata installata un’altra lapide in ricordo di Santo Agnello, soldato del Genio Militare, mutilato e decorato della prima Guerra mondiale, fautore della realizzazione della Casa, fondatore e primo presidente della Sezione nissena dell’Associazione nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.

Viale Regina Margherita 49

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

Durata: 30 minuti

accessibilità: no

 

 

  1. CHIESA DI SAN FRANCESCO SANTUARIO DELL’IMMACOLATA IN S. FRANCESCO

 

Un antico ritratto

con le fattezze del santo

 

Le prime notizie sulla chiesa risalgono già al 1460. Nel 1507 una bolla di Papa Giulio II concede ai frati Conventuali la facoltà di erigere il convento, abitato fino al 1866. Dopo la soppressione degli Ordini religiosi, divenne asilo per orfani e convitto femminile, poi scuola, oggi è sede dell’Ufficio tecnico comunale. La chiesa, a tre navate, possiede una torre campanaria a pianta quadrata e stucchi importanti. E’ stata restaurata più volte, l’ultima nel secondo dopoguerra. Possiede preziose opere d’arte, tra cui la statua dell’Immacolata attribuita al Bagnasco, portata in processione l’8 agosto. Nella ricca quadreria, attigua alla sacrestia, anche un dipinto del Borremans e un antico ritratto di Francesco d’Assisi che, tradizione vuole, riporti le reali fattezze del Santo.

Via Duca degli Abruzzi  1

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

durata: 30 minuti

accessibilità. si

 

  1. CHIESA DI SANT’AGATA AL COLLEGIO

 

La cappella dei Moncada

decorata dal Marabitti

La chiesa a croce greca fu costruita per volontà della famiglia Moncada alla fine del XVI secolo. L’interno fu riccamente decorato tra ‘600 e ‘700  per volontà dei Gesuiti del Collegio. Fu realizzato l’altare dedicato al fondatore dell’ordine Sant’Ignazio di Loyola su progetto dell’architetto Giovanni Amico, decorato con colorati marmi mischi, con motivi vegetali e uccelli esotici. La vicina cappella di Sant’Anna è stata affrescata da Luigi Borremans mentre la pala dell’altare maggiore, è stata dipinta dal pittore messinese Agostino Scilla. Nel presbiterio, due grandi tele del pittore nisseno Vincenzo Roggeri, nella parte destra un altare marmoreo tardo ottocentesco della Madonna del Carmine. Il ricco portale è sormontato da putti di Ignazio Marabitti.

 

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

durata: 30 minuti

accessibilità. si

 

  1. CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI

La regia cappella

del castello normanno

Il castello di Pietrarossa fu costruito dagli arabi su una rocca calcarea a picco su un burrone: di dominazione in dominazione, dai normanni agli svevi, arriva ai Moncada, signori di Caltanissetta, e viene distrutto dal terremoto del 1567. A ridosso sorge la chiesa di Santa Maria degli Angeli (la Vetere): seconda parrocchia della città, poi regia cappella di Casa Sveva, guadagna il nome da un dipinto della Madonna degli Angeli, oggi al Collegio di Maria. Normanna, consacrata nel 1100, nel 1601 viene concessa ai Frati Minori Osservanti che, grazie alle generose offerte della contessa Luisa de Luna y Vega, costruirono il proprio cenobio nel 1604, ingrandendo anche la chiesa. Sconsacrata, nel 1873 diventa caserma. Dell’antico interno non rimane nulla, solo la planimetria normanna a navata unica.

Via Angeli 158

Venerdì, sabato 10 -13 e 16 – 19. Domenica 10 -13

durata: 30 minuti

accessibilità. si

 

 

  1. CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA

 

Il prezioso pavimento

e lo scalone circolare

L’anno di fondazione della Chiesa della Provvidenza è incerto, si pensa risalga alla fine del 1400, dopo la cacciata degli ebrei per ordine di Ferdinando il Cattolico. Nel 1817 la chiesa venne ampliata per creare uno spazio maggiore per i fedeli; fu abbellita e decorata, venne realizzato il pavimento in mattoni di alabastro e collocato sull’altare maggiore, il quadro della Madonna della Provvidenza del Pollaci.
Dal 1879 al 1895 sono aggiunti la sacrestia e lo scalone circolare.
L’organo risale al 1910, dieci anni dopo viene sostituito l’altare in legno, rivestito da cristalli dipinti, con uno in marmo. Il portale è sormontato da una cornice di pietra con due acroteri e un medaglione centrale. L’ interno, ad unica navata, ha la volta a botte e quattro cappelle laterali.

Via Carlo Goldoni 65

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

durata: 30 minuti

accessibilità. NO

 

  1. CHIESA SANTUARIO SIGNORE DELLA CITTA’

 

La chiesa degli zolfatari

che custodisce il Cristo Nero

E’ la chiesa che custodisce il famoso Cristo Nero, il co-patrono della città. Le prime notizie risalgono al 1730, ma era intitolata a San Nicola di Bari. Quando nel XVIII secolo venne distrutta San Leonardo, venne trasferito qui il crocifisso ligneo in stile bizantino che, secondo la leggenda, fu trovato da alcuni fogliamari (raccoglitori di erbe selvatiche) in una grotta vicino la città. Il crocifisso, annerito dal fumo delle candele, divenne il patrono della città. Dal 1859 ospitò la neonata Confraternita del SS. Crocifisso, formata dagli zolfatari, dopo il 1867, divenne la cappella dell’ospedale. E fu proprio frate Angelico Lipari ad avviarne il restauro grazie alle donazioni dei conti Testasecca. Nell’anno delle tragedie nelle zolfare, 1881, da qui partivano cibo e soccorsi per le miniere.

Via san Nicolò, 25

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

durata: 30 minuti

accessibilità: si

 

 

  1. CIMITERO MONUMENTALE

Il cimitero degli Angeli

scavato nella roccia

 

Nasce nel 1878, a ridosso della chiesa di Santa Maria degli Angeli, del convento dei frati Minori Osservanti e del castello di Pietrarossa. Immune dall’editto napoleonico del 1804, è rimasto intatto e testimonia la “gerarchizzazione” della cittadinanza dell’epoca, visto che ospita, accanto ai semplici sepolcri della gente comune, cappelle funerarie gentilizie disegnate da architetti, ingegneri, scultori, scalpellini del tempo. Tra le tombe più spettacolari, quella dei Morillo di Trabonella, scavata in una cavità della roccia di Pietrarossa, occupando forse un’antica stanza del castello; la cappella gentilizia dei Testasecca, costruita da don Ignazio, il “signore delle zolfare”, con guglie e acroteri, e una cripta che sfrutta il dislivello del terreno; e la cappella Calefati  di grande effetto pittorico e con tanto di peristilio a colonne.

Via Angeli 23

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

durata: 45 minuti

accessibilità. si

 

 

  1. EX PALAZZO DELLE POSTE

Gli affreschi del Morici

e la tela cara al Regime

Edificato tra il 1930 e il 1934, il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi sorge sul sito della seicentesca chiesa di Sant’Antonino. Alcuni ambienti del nuovo edificio furono decorati negli anni ‘30 da Gino Morici e da Gaetano Sparacino. E’ Morici a dipingere, nel 1939, anche “Allegoria dell’Italia”, olio su tela posto nel primo piano nell’ex sala del telegrafo. Nel dipinto il pittore mostra l’adesione al ritorno all’Ordine affrontando le tematiche care al Regime fascista: il lavoro e la fatica umana, la vocazione agricola e marinara dell’Italia. A Gaetano Sparacino sono state attribuite le decorazioni dei riquadri del soffitto e dei bordi laterali del salone del pubblico. Attualmente il palazzo è di proprietà della Banca di Credito Cooperativo del Nisseno.

Via Francesco Crispi, 21

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

durata: 40 minuti, max 30 posti

accessibilità: si (qualche gradino)

 

 

  1. Museo e stabilimento

di produzione Averna

I segreti dell’amaro dei monaci

svelati al benefattore

L’edificio più antico della fabbrica di liquori Averna fu costruito dopo il 1859 sui resti dell’antico convento cinquecentesco dei frati Cappuccini. La distilleria fu fondata nel 1868 da Salvatore Averna, appartenente a una famiglia di commercianti di tessuti. Intimo frequentatore dei Cappuccini dell’abbazia di Santa Spirito, ricevette da loro, in segno di riconoscenza per la sua opera di benefattore, la ricetta segreta di un infuso di erbe che, pur “amaro”, era gradevole al palato. Il particolare “elisir cappuccino” fu convertito in prodotto industriale e ottenne il “Brevetto della Real Casa” da Vittorio Emanuele II nel 1912. Nei saloni con archi a tutto sesto, gli antichi utensili della distilleria: terraglie, mortai, giare in terracotta, oggetti in rame, etichette. E premi internazionali.

Via Xiboli, 345

VENERDI | SABATO | DOMENICA

Orari: 10 – 13 e 15-17,30.

Durata: 1 ora

Accessibile: si

 

  1. MUSEO DIOCESANO E CAPPELLA MAGGIORE

Quattro vescovi

e una donazione papale

Ci sono voluti quattro vescovi per costruire il Seminario di Caltanissetta: se caddero nel vuoto per 13 anni gli appelli del primo, monsignor Stromillo, fece un grosso passo avanti invece il nobile e determinato monsignor Giovanni Guttadauro che, nel settembre 1859, istituì un Seminario provvisorio. Toccò al suo successore, monsignor Ignazio Zuccaro, bandire la gara d’appalto e benedire la prima pietra, nel 1901. Ma i lavori si fermarono presto, esaurite le risorse e, soprattutto, bloccato il Vescovo, schierato con i lavoratori. Sarà monsignor Antonio Augusto Intreccialagli a completare il Seminario, con una donazione personale di Papa Pio X. E finalmente, il 29 ottobre 1912 si inaugurava il Seminario, dopo 43 anni dalla sua istituzione. La cappella di San Giuseppe, ha la volta decorata a stucco.

Viale Regina Margherita 29

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

durata: 45 minuti

accessibilità. si

 

 

  • PALAZZO BENINTENDE

 

Il palazzo della famiglia

che ospitò Garibaldi

E’ stato il palazzo voluto dalla famiglia che nel 1862 ospitò Giuseppe Garibaldi nella casa Benintende in corso Umberto I. La storia del palazzo è invece abbastanza recente: il barone Filippo Benintende, nella prima metà dell’800, incarica l’architetto Giuseppe Di Bartolo di riqualificare la sua proprietà. Le mura ad ovest sono state danneggiate da schegge di granata, nell’ultima guerra. La facciata neoclassica, il piano terra e l’ ammezzato sono inclusi in un basamento in pietra da taglio locale, ad effetto bugnato, in cui si apre un portone ad arco a tutto sesto. Alla fine degli anni Novanta il palazzo si è svuotato dei residenti, soltanto uno studio notarile è rimasto ma lo ha conservato inalterato. Oggi è tornato al suo antico splendore grazie ad un impegno di tutti i condomini.

 

Corso Vittorio Emanuele II 133

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

durata: 30 minuti

accessibilità. NO

 

 

 

  • PALAZZO DEL CARMINE E TEATRO REGINA MARGHERITA

 

La sede del Comune

e il Teatro “meccanico”

Nel 1371 Eleonora e Guglielmo Peralta fondano il convento dei Carmelitani con la  chiesa di Maria SS. dell’Annunziata. Nel 1866, dopo la soppressione degli ordini religiosi, il Comune ottiene il convento, prima destinato a scuola, poi a sede municipale inglobando la chiesa del Carmine che diventa la cappella del Municipio. La costruzione del Teatro inizia nel 1870, su progetto dell’architetto Alfonso Barbera, nell’area della chiesa di San Giacomo. Fu  intitolato alla principessa Margherita, consorte del futuro re  Umberto I e inaugurato nel 1875 con il “Macbeth” di Verdi. Le opere “meccaniche” furono realizzate dal francese Querieaux. “Il birraio di Preston” di Camilleri, ispirandosi a fatti accaduti, narra gli esordi del Teatro e i difficili rapporti tra la città e il Prefetto Fortuzzi.

 

Corso Vittorio Emanuele II, 1

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

Durata: 45 minuti

Accessibilità: SI

 

 

 

  • Palazzo della Provincia

Cortili, stucchi e affreschi:

un capolavoro del XIX secolo

Costruito tra il 1873 e il 1897 a opera dell’ingegnere Agostino Tacchini, il Palazzo della Provincia è uno degli edifici più affascinanti del viale Regina Margherita, il lungo e largo viale costruito nella seconda metà dell’Ottocento per dare alla città un nuovo aspetto degno della capitale mondiale dello zolfo. Varcato il portone si apre un vasto ed elegante cortile interno interamente porticato. All’interno lo scalone e la grande Sala consiliare sono stati progettati da Luigi Greco con gusto e raffinatezza. I vari ambienti sono sontuosamente decorati dagli stucchi di Domenico Fasulo, dagli affreschi di Pasquale Sozzi e Salvatore Frangiamore, e impreziositi da numerose opere di artisti locali del XIX e XX secolo. Attualmente l’edificio ospita gli uffici del Libero Consorzio comunale.

Viale Regina Margherita, 28

VENERDI | SABATO | DOMENICA

orari 10-13 e 15-18.

Durata visita: 45 minuti.

Accessibile: SI

  • VILLA GRAZIA

La torre e lo scalone nobiliare

nella preziosa palazzina Liberty

Realizzata a cavallo tra gli anni 1929-1930, Villa Grazia, conosciuta anche come Palazzina Pucci, sorse ai margini della borgata Santa Lucia, lungo le prime arterie di espansione novecentesche oltre i limiti del centro storico. Raro esempio di architettura Liberty, la residenza rappresenta un singolare episodio nisseno appartenente alla stagione floreale, con chiari riferimenti alla scuola palermitana di Ernesto Basile. Personalità di spicco, legata alla villa, fu il barone Antonio Pucci, pilota e vincitore della celebre Targa Florio nel 1964, figlio del barone Giulio Pucci di Benesichi e nipote del committente e primo proprietario della villa: l’avvocato e commendatore nisseno Giulio Marchese Arduino. Nel 1951 la villa fu acquisita dal notaio Giovanni Vancheri.

Indirizzo: Via Messina 83

Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

Durata visita: 45 minuti.

Accessibile: SI solo pianoterra

 

 

 

  • VIlla Testasecca

 

La ricca dimora

del “signore dello zolfo”

Villa Testasecca nasce nella seconda meta del XIX secolo, nel parco Testasecca, ex parco Curcuruto, lungo la contrada Bagno. Tutto inizia dall’unione tra il medico Gaetano Testasecca e Anna Maria Curcuruto, rampolla di professionisti nisseni: da loro nacque nel 1849, Ignazio che per tutta la vita amministrò l’ enorme patrimonio dei Curcuruto, tra cui la solfara in contrada Juncio e dieci feudi per un totale di 4000 ettari. Vicino al re, Ignazio Testasecca fu nominato conte dopo la realizzazione del “ricovero di mendicità” per orfani e poveri, che fece costruire per i 25 anni delle nozze di re Umberto I. Nel 1972, la villa fu acquistata dalla famiglia Benza, che ne ha curato il restauro.

21 settembre, ore 19. Visita guidata d’autore e degustazione di vini Planeta.

 Su prenotazione su www.leviedeitesori.it. Contributo 5 euro

 

 

Via Luigi Monaco 34

Orari: solo primi due weekend | Venerdì, sabato e domenica

Orari: 10 -13 e 16 – 19

Durata: 50 minuti

accessibilità: si (solo piano terra)

 

 

 

SCOPRIRE I TESORI … IN PULLMAN

 

E’ una delle principali novità di quest’anno: scoprire veramente la Sicilia, un unico museo diffuso; ma farlo comodamente, seduti in pullman, con gite giornaliere dal capoluogo.  Insomma, si potrà percorrere da un capo all’altro l’Isola, tra grandi città e piccoli borghi, per ammirare tesori celebri e luoghi ancora tutti da scoprire. Il progetto nasce con Labisi Eventi Vettore ufficiale, si partirà da Palermo (piazzale Giotto) al mattino, per tornare la sera con gli occhi colmi di bellezza.

“Nella nostra storia – spiega Alessio Labisi, amministratore della società di trasporti – c’è una particolare attenzione alle esigenze di chi vuole conoscere le bellezze della nostra terra. Ecco che l’accordo con Le Vie dei Tesori è stata la naturale evoluzione di quanto fin qui fatto. Un’ operazione che per noi non è solo commerciale, visto che siamo affascinati dalla opportunità che Vie dei Tesori offre di visitare luoghi sconosciuti permettendo così la riappropriazione delle nostre città. E garantire le partenze dei bus navetta, anche con un basso numero di partecipanti (minimo 15), è motivo di orgoglio: ci piace partecipare a questa piccola-grande rivoluzione culturale del bello che sta avvenendo in Sicilia”.

TUTTE LE INFO a questo link https://labisiweb.com/categoria.php?tid=43

 

Il biglietto coprirà solo il tragitto, senza guida e senza i coupon d’ingresso ai luoghi che andranno acquistati sul sito www.leviedeitesori.it o nei box office sul posto. Ogni partenza del bus navetta avverrà al raggiungimento di 15 partecipanti.

 

 

 

BUS PER TRAPANI:

Date: 15 settembre e 29 settembre | partenza alle 9 e rientro alle 19 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 15 a/r | https://www.labisiweb.com/evento.php?tid=3292

 

BUS PER MARSALA

Date: 15 settembre e 29 settembre | partenza alle 9 e rientro alle 19 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 15 a/r | https://www.labisiweb.com/evento.php?tid=3902

 

BUS PER SAMBUCA DI SICILIA

Date: 15 settembre e 29 settembre | partenza alle 9 e rientro alle 19 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 15 a/r | https://www.labisiweb.com/categoria.php?tid=43

 

 

BUS PER MESSINA

Date: 22 settembre | partenza alle 7.30 e rientro alle 20 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 25 a/r | https://www.labisiweb.com/evento.php?tid=3898

 

BUS PER CALTANISSETTA

Date: 22 settembre | partenza alle 8.30 e rientro alle 19 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 20 a/r | https://www.labisiweb.com/evento.php?tid=3895

 

BUS PER NARO

Date: 22 settembre | partenza alle 8.30 e rientro alle 19 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 20 a/r | https://www.labisiweb.com/evento.php?tid=4006

 

BUS PER SCIACCA

Date: 22 settembre | partenza alle 8.30 e rientro alle 19 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 15 a/r  | https://www.labisiweb.com/evento.php?tid=3896

 

BUS PER ACIREALE

Date: 22 settembre | partenza alle 7.30 e rientro alle 20 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 25 a/r  | https://www.labisiweb.com/evento.php?tid=3897

 

BUS PER CATANIA

Date: 6 ottobre e 27 ottobre | partenza alle 8.30 e rientro alle 19.30 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 20 a/r | https://www.labisiweb.com/evento.php?tid=3905

 

BUS PER SIRACUSA

Date: 29 settembre | partenza alle 7.30 e rientro alle 20 a Palermo

Posti: 50 | Costo: 25 a/r | https://www.labisiweb.com/evento.php?tid=4007

 

 

 

AVVERTENZE

* La direzione non rimborserà alcuna somma qualora il passeggero non si presenti in tempo utile alla partenza di andata e ritorno o l’escursione dovesse essere interrotta per cause di forza maggiore non dipendenti dalle volontà della stessa.

*LE CONFERME:  possono avvenire fino a 3 giorni, per consentire di raggiungere il numero minimo di partecipanti, salvo diverse decisioni da parte dell’organizzazione.

LA QUOTA NON COMPRENDE: Assicurazioni; accompagnatore; mance; extra; pasti

Per info e prenotazioni, Labisi Eventi di Alessio Labisi.

Viale Croce Rossa, 96 TEL 347.5595656 – 091.7478029 labisieventi@gmail.com 

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