Sulle orme dell’Abbé Pierre nell’estate del 1969, 50 giovani cattolici, guidati da un giovane prete “coraggio”, infiammarono di entusiasmo la Citta di San Cataldo raccogliendo prodotti di scarto per ricavarne denaro per i più bisognosi

E’ stato non solo un piacevole incontro di amici dopo tanti anni, ma un momento di riflessione su una bellissima esperienza che ha lasciato una traccia indelebile nella vita di ognuno. In quegli anni i campi Emmaus,ideati dall’Abbé Pierre in Francia,videro protagonisti in Europa migliaia di giovani volontari che decidevano di dedicare una parte delle loro vacanze estive a fare un’esperienza di vita comunitaria, oltre che a produrre un ricavo da destinare ai bisognosi attraverso il recupero e la valorizzazione dei tanti rifiuti e oggetti scartati dalla società dei consumi.
Aiutare il prossimo, impegnarsi per la giustizia sociale e sperimentare la vita comunitaria,seppur per il breve periodo di una settimana, fu nel settembre del ‘69, per quei giovani di allora che “volevano cambiare il mondo”, sull’onda della contestazione sessantottina, un’esperienza entusiasmante! Ma anche i cittadini sancataldesi risposero con gioia, svuotando cantine e soffitte, donando alla cosiddetta “Operazione Emmaus”  tonnellate di carta,ferro vecchio, tessuti e materiali inutilizzati che, raccolti presso l’Oratorio Salesiano, venivano ,cerniti,imballati e venduti. Il ricavato venne devoluto ad interventi umanitari. La serata di ieri si è conclusa con la S.Messa celebrata da Padre Giovanni Galante e da Padre Leo Alessi,,allora seminarista e volontario del Campo Emmaus

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