E’ stata denominata “Sentieri di Pace” la camminata che si svolgerà il domenica 4 maggio, con partenza alle ore 10.00 dalla Big Bench di San Cataldo sul Monte Gabara, e arrivo presso la Big Bench di Fanzarotta a Mussomeli, per una durata di circa 4 ore; il percorso si svolgerà lungo la via dei Frati, che collega la provincia di Caltanissetta con Cefalù. Al termine della mattinata, è previsto un rinfresco presso l’Azienda agricola Don Vincenzo, dove si potrà continuare a condividere esperienze e idee in un ambiente conviviale. L’evento è pensato per unire le persone in un percorso volto a celebrare la Pace, la Natura, la Comunità e la Sostenibilità, camminando insieme immersi nella bellezza del paesaggio e con momenti per riflettere e condividere le idee.
“Questo evento è il frutto della collaborazione tra diverse associazioni locali della provincia di Caltanissetta, tra cui Arci, Slow Food, Legambiente, CGIL, Kamina, Straula, Fondazione Perugia Assisi, Plastic Free e WWF, insieme al Comune di San Cataldo e numerosi gruppi di camminatori e associazioni indipendenti – dichiara la promotrice dell’evento Cristina Palomba, componente del direttivo della Condotta Slow Food Caltanissetta, dell’Arci Caltanissetta, referente e costruttrice di Pace della Fondazione Perugia Assisi per la Sicilia -. Ognuna di queste realtà contribuisce con la propria esperienza, passione e impegno, creando una sinergia che arricchisce l’iniziativa”.
“L’obiettivo principale di questa giornata è quello di unire i cittadini in un momento di riflessione e condivisione, promuovendo valori fondamentali come la Pace, la solidarietà e la cooperazione. Vogliamo creare uno spazio in cui ogni partecipante possa sentirsi parte attiva della comunità – prosegue Cristina Palomba – contribuendo con idee e proposte, e rafforzando i legami sociali. Dobbiamo essere modelli di comportamento, mostrando che la cooperazione e la solidarietà possono prevalere su divisioni e conflitti. Insieme possiamo trasformare il nostro desiderio di un Mondo migliore, in una realtà tangibile, costruendo legami forti e duraturi che ispireranno altri a fare lo stesso. La Pace è un viaggio condiviso e un cammino di crescita, e ogni passo che facciamo insieme è un passo verso un futuro in cui regneranno la giustizia, la libertà e la dignità per tutti”.
“Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra“, ha affermato Papa Francesco lo scorso 18 marzo. E la camminata di domenica è proprio un gesto di solidarietà e vicinanza a tutte le persone colpite da violenze e conflitti, da Gaza all’Ucraina, fino al Sudan. E un invito a opporsi alla corsa agli armamenti e all’aumento delle spese militari, per un mondo in cui la pace sia il fondamento delle relazioni tra i popoli. Durante le quattro ore di cammino, i partecipanti avranno l’opportunità di prendere parte a diverse attività:
stazioni tematiche: i camminatori si fermeranno per momenti di silenzio in cui ascoltare i suoni della natura, leggere frasi ispiratrici di leader della Pace e vivere esperienze di contatto simbolico con la natura;
coinvolgimento artistico: lungo il percorso, ci saranno installazioni artistiche realizzate con materiali naturali, per stimolare la nostra creatività e apprezzamento per l’arte;
atti simbolici: ogni partecipante avrà l’opportunità di distribuire e seminare fiori lungo il cammino, un gesto semplice ma potente che simboleggia la speranza e il rinnovamento;
spazi di condivisione: una volta arrivati alla panchina di Fanzarotta, ci riuniremo in un grande cerchio per condividere pensieri ed emozioni, prima di gustare un picnic della Pace, dove ognuno potrà portare qualcosa da condividere.
“Sentieri di Pace” nasce anche per ispirazione delle parole di San Francesco – “Siamo tante luci nel buio, spesso disperse e isolate, ma se ci uniamo possiamo brillare come Frate Sole” – e dall’invocazione di Aldo Capitini – “Facciamo qualcosa!” – che ci invita a non rimanere passivi di fronte alle ingiustizie e alle sofferenze del Mondo. Quest’anno si celebrano gli 800 anni del “Cantico delle Creature”, scritto da Francesco d’Assisi. Questo poema promuove un senso di Pace che deriva dalla celebrazione della creazione, dalla pratica del perdono, dall’accettazione della morte e dall’umiltà. Il messaggio di Pace di Francesco è ancora oggi attuale e ci invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura e con gli altri. Immaginiamo un’Europa che respinge la guerra e si fonda sulla Pace e sui diritti umani, sulla dignità e sui valori universali di libertà, democrazia, uguaglianza, giustizia e solidarietà.