Sentenza tribunale su inammissibilità di pignoramenti eseguiti da creditori dell’ATO Ambiente CL 1 presso alcuni comuni, tra cui quello di Caltanissetta. Lettera del Polo Civico

“Apprendiamo dagli organi di stampa che in data 06.08.2019 il Giudice dell’esecuzione del Tribunale di Caltanissetta ha emesso un’ordinanza con la quale ha dichiarato inammissibile il pignoramento eseguito da un creditore dell’ATO Ambiente CL 1 presso alcuni comuni, tra cui quello di Caltanissetta. Come avevamo già evidenziato, il Comune di Caltanissetta, durante la gestione del Polo Civico e degli alleati di governo, aveva eccepito che l’ATO fosse un ente pubblico e pertanto i pignoramenti presso terzi, in forza della Legge n. 720/1984, potevano essere eseguiti solo presso la tesoriera dell’ente e non presso altri debitori come i comuni, ed Il Comune di Caltanissetta ha eccepito anche di non dovere nulla all’ATO in quanto le somme richieste derivavano dalla TARSU non riscossa e che l’obbligo del Comune di pagare quanto non pagato dai cittadini, già previsto dalla Legge Regionale n. 19/2005, era stato abrogato dalla Legge Regionale n. 9/2013. Il Giudice dell’Esecuzione ha accolto la prima eccezione, quella “in rito”, ossia sulla legittimità della procedura, e quindi non ha potuto esaminare le altre eccezioni “di merito” (quelle sulla sussistenza concreta o meno del credito). Osserviamo tuttavia che, sin quando la nostra amministrazione è stata in carica, ci sono stati cinque pignoramenti presso terzi da parte di creditori dell’ATO, per un importo complessivo, compresi gli interessi, di circa 4 milioni di euro (cioè 1/4 del credito che ATO ritiene di vantare nei confronti del Comune), che, sinora, sono stati tutti respinti, giacché il Comune non ha pagato nulla.

Il Comune di Caltanissetta ha sempre sostenuto questa tesi e, prima di pagare somme dei cittadini, ha sempre chiesto di potere visionare i documenti giustificativi di queste spese: cosa che l’ATO stranamente non ha mai consentito, come è noto essere avvenuto per poter consentire una rapida predisposizione della due diligence da parte del prof. Stagno d’Alcontres e dei suoi collaboratori. I pignoramenti presso terzi, negli enti pubblici, si fanno solo presso la tesoreria in quanto anche il recupero dei crediti deve seguire un ordine ben preciso nell’interesse di tutti, e prendiamo atto con soddisfazione che anche il Tribunale di Caltanissetta, dopo un momento di iniziale titubanza, sta provvedendo in conformità alla legge.

Non sussistono dubbi, infatti, che l’ATO sia un ente pubblico, sia perché lo dice la legge n. 720/1984, sia perché la Corte dei Conti per la Regione Siciliana lo aveva affermato con la sentenza n. 157/2017, nella quale proprio l’ATO nisseno era parte interessata e, in questo giudizio aveva sostenuto di essere un ente pubblico, per ottenere la condanna del suo ex presidente al risarcimento dei danni erariali subiti.

Alla luce di quanto espresso, manteniamo la nostra forte perplessità circa la frettolosa decisione del Sindaco Gambino e dell’assessore Camizzi circa la determinazione a revocare ogni azione legale che era finalizzata a tutelare gli interessi della collettività e continuiamo a chiedere che venga resa pubblica la due diligence prodotta dal Prof. Stagno d’Alcontres, così come chiediamo di spiegare la inopportuna presenza della dr.ssa Ingala, liquidatore dell’Ato, nell’ incontro tra i giuristi cattolici e la giunta, in un momento in cui tra Ato e Comune si discute di aspetti molto delicati. Ci auguriamo che il Sindaco Gambino, che in maniera poco ortodossa ha considerato defunto il Polo Civico in un suo recente commento su Facebook, solo perché stiamo tenendo alta l’attenzione sul rapporto con L’ATO, possa invece essere contento di sapere che il Polo Civico continua le sue attività promuovendo la responsabilità dei cittadini nella vita della Città, e che se il suo atteggiamento sarà orientato verso l’esclusivo interesse della Città, potrà di certo, se vorrà, intercettare l’azione sinergica del Polo che ha già dimostrato di essere lontano da salotti e caminetti che nei decenni hanno mortificato l’interesse collettivo a favore di interessi di parte.”

Polo Civico Cives 3.0

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