Salvatore Giunta (Le Api): Occasione unica per colmare il GAP Nord e Sud. Non sprechiamola!!!

Il Covid 19 puo’ e deve trasformarsi in un’occasione di crescita per il Paese, solo in questo modo potremo riscattare le 35 mila vite umane che l’Italia sta pagando come contributo di sangue alla pandemia.
Oggi, con i fondi messi a disposizione della Comunità Europea,  l’Italia può risorgere dalle ceneri della pandemia, può attuare le riforme indispensabili per l’innovazione e le infrastrutture e rientrare, come merita, fra le nazioni europee più moderne e competitive.
Tutto dipende da come spenderemo i 209 miliardi di euro che entro il 2021 l’Europa ci concederà , solo se sapremo presentare progetti validi per quanto riguarda la green economy, la digitalizzazione, l’inclusione sociale e le infrastrutture materiali e immateriali utili all’ammodernamento del paese.
Quello che oggi serve è tanta buona volontà da parte  dei politici e delle personalità più preparate e lungimiranti, capaci di elaborare progetti funzionali che rispettino i tempi e la certezza di attuazione.
Bisogna altresì tenere fuori ogni forma di clientelismo, di corruzione, di malaffare e soprattutto tenersi lontano dalle grinfie delle mafie.
In questa logica si può sperare e credere che finalmente potrà risolversi, colmandolo, il divario tra Nord e Sud, argomento che abbiamo più volte denunciato e sul quale abbiamo speso, negli anni, fiumi di inchiostro.
Un riequilibrio economico, sociale e infrastrutturale tra settentrione e meridione non può che giovare all’intero paese: un’Italia a due velocità non fa bene a nessuno, non la vogliono gli italiani e non la vuole l’Europa, che ha più volte messo in mora il Governo italiano affinché si impegni maggiormente al Sud e destini più fondi per le infrastrutture in meridione e in Sicilia in particolare.
Una nazione che deliberatamente mantenga zone più ricche e zone più povere , che investa più soldi al Nord rispetto al Sud e releghi la Sicilia ai margini del progresso e del benessere, condannandola da decenni alla arretratezza e alla povertà non è una nazione che si rispetti.
Musumeci, il governo regionale e i siciliani tutti hanno il compito di farsi sentire, di protestare, di battere i pugni e ricordare il nostro motto: se non ora, quando?
Si tratta di una grandissima opportunità, ma dobbiamo essere attivi e fare ognuno la nostra parte.
Possiamo davvero cambiare il paese.
Dobbiamo far leva su tutte le migliori eccellenze che abbiamo per mettere in campo dei progetti validi.
Basti pensare al tema delle infrastrutture nel mezzogiorno, l’alta velocità, la fibra ottica, il Ponte sullo Stretto.
È l’occasione buona per colmare il GAP tra Nord e Sud , non sprechiamola.

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