Roberto Nobile e le Metamorfosi; Dante in Jazz. Teatro e musica al festival Miniera a Caltanissetta. 29, 30 e 31 luglio

CALTANISSETTA – Lo conoscono tutti come l’irreprensibile Nicolò Zito, l’amico giornalista di Salvo Montalbano, quello che gli fa da spalla quando il commissario deve lanciare messaggi cifrati attraverso i mezzi di comunicazione. Ma Roberto Nobile è parecchio altro: veronese di nascita – ma se l’è dimenticato subito visto che si sente ragusano da sempre – l’attore proporrà venerdì prossimo (30 luglio, alle 21 in Largo Barile, a CaltanissettaLe storie del mondo,  recital che cuce insieme quattro storie delle Metamorfosi di Ovidio, parte del cartellone del Comune per il festival MINIERA, alla sua prima edizione, fortemente voluto dall’assessore alla Cultura Marcella Natale.

Sabato (31 luglio) toccherà invece al cabaret con Leonardo Fiaschi, imitatore, attore e intrattenitore, tra i volti noti di Striscia la Notizia con i suoi deep-fake di Andrea Pirlo,Massimiliano Allegri, Antonio Conte, Morgan, Amadeus e Roberto Benigni. Per la musica, si fa un passo indietro: giovedì (29 luglio sempre alle 21) l’ultima produzione del Brass Group, Note dall’Inferno, Dante in Jazz, un divertissement letterario interpretato da Gigi Borruso, nei panni di Dante impegnato nelle lettura di alcuni canti tratti dall’Inferno, sui commenti  musicali di Fabio Lannino al basso elettrico e Diego Spitaleri al piano, per esaltare la dimensione musicale della Divina Commedia, interpretando l’opera dantesca in tutta la sua pregnanza linguistica e semantica, attraversata dagli scarti e dalle improvvisazioni del jazz.

Roberto Nobile ha invece scelto quattro storie dalle Metamorfosi di Ovidio, e le porta in scena firmandone anche la regia e calandosi in un mondo lontano fatto di apparizioni e mutazioni, dee gelose e mortali irreprensibili. “Ho selezionato quattro racconti mitologici che diventano l’ossatura dello spettacolo – spiega l’attore -; quindi narro dei vecchi Filemone e Bauci che ignari, danno ospitalità a Giove ed Ermes travestiti; del giovane e inesperto Fetonte alla guida del carro del Sole; la storia terribile di Giove che sedusse Callisto ma la gelosa Giunone la trasformò in orsa, e poi nella costellazione dell’Orsa Maggiore; l’amore tra Ceice e Alcione, trasformati in uccelli dopo che lui morì durante una tempesta”. Un filo rosso unisce le storie. “Ho cercato miti meno conosciuti ma più vicini ai caratteri contemporanei, ricreando quel tempo lontano in cui dei e umani vivevano assieme. Io, moderno aedo, sono pronto a raccontare, a percorrere il mondo con la mia bisaccia, un pezzo di pane in cambio di un mito”, sorride Nobile.

LE MOSTRE

Palazzo Moncada è ancora in corso la mostra fotografica di Begoña Zubero, “NEEV | Non è esotico, è vitale”: la famosa fotografa madrilena racconta con il suo obiettivo e senza preconcetti, il Kurdistan iracheno e a Mosul. Non è l’occhio della documentarista e neanche quello della fotogiornalista: NEEV è il racconto della distruzione/ricostruzione attraverso opere plastiche e audiovisive dal forte impatto emotivo. E nell’ex Ufficio tributi è aperta anche la collettiva “Contagi” esperienze sensoriali con gli artisti Lorenzo Ciulla, Ursula Costa, Ettore Garozzo, Anna Giannone, Francesco Siracusa,Roberto Pistis, Loris Viviano.

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