Riprendiamoci la Città, interrogazione Consiliare per la realizzazione e messa in opera di un impianto di telefonia mobile

SAN CATALDO – 𝐑𝐈𝐏𝐑𝐄𝐍𝐃𝐈𝐀𝐌𝐎𝐂𝐈 𝐋𝐀 𝐂𝐈𝐓𝐓𝐀’ 𝐇𝐀 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐓𝐎 𝐈𝐍 𝐃𝐀𝐓𝐀 𝐎𝐃𝐈𝐄𝐑𝐍𝐀 𝐋𝐀 𝐌𝐎𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐂𝐎𝐍𝐒𝐈𝐋𝐈𝐀𝐑𝐄 𝐌𝐈𝐑𝐀𝐓𝐀 𝐀𝐃 𝐀𝐃𝐎𝐓𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐈𝐋 𝐑𝐄𝐆𝐎𝐋𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐋’𝐈𝐍𝐒𝐄𝐃𝐈𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐔𝐑𝐁𝐀𝐍𝐈𝐒𝐓𝐈𝐂𝐎 𝐄 𝐓𝐄𝐑𝐑𝐈𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀𝐋𝐄 𝐃𝐄𝐆𝐋𝐈 𝐈𝐌𝐏𝐈𝐀𝐍𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐓𝐄𝐋𝐄𝐅𝐎𝐍𝐈𝐀 𝐌𝐎𝐁𝐈𝐋𝐄 𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐀 𝐌𝐈𝐍𝐈𝐌𝐈𝐙𝐙𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐄𝐒𝐏𝐎𝐒𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐀𝐈 𝐂𝐀𝐌𝐏𝐈 𝐄𝐋𝐄𝐓𝐓𝐑𝐎𝐌𝐀𝐆𝐍𝐄𝐓𝐈𝐂𝐈 – 𝐀𝐫𝐭. 𝟑𝟖, 𝟔° 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐚 𝐋.𝐍. 𝟏𝟐𝟎/𝟐𝟎𝟐𝟎 𝐝𝐞𝐥 𝟏𝟏/𝟎𝟗/𝟐𝟎𝟐𝟎 –

 

Prima non era possibile, ma a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Semplificazioni 76/2020 convertito nella legge 120/2020 del 11/09/202 (Art. 38, comma 6) i Comuni possono, con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione dei campi elettro magnetici che si generano.

 

Di seguito l’intero documento presentato dal consigliere comunale di San Cataldo Giampiero Modaffari:

 

Il nostro gruppo consiliare di RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ è stato contattato da diversi cittadini che abitano nella zona di via Don Bosco, seriamente preoccupati della circostanza che sulla copertura di un edificio posto in zona si stava mettendo in opera un impianto di telefonia mobile – probabilmente un ripetitore -.
I cittadini hanno manifestato la loro contrarietà alla citata installazione stante la preoccupazione di un
possibile rapido decadimento della qualità ambientale dovuta alle emissioni elettromagnetiche che dallo
stesso impianto possono generarsi.
In effetti abbiamo constatato che l’edificio scelto quale base per l’allocazione dell’impianto di
telefonia è ubicato in Via Don Bosco, area intensamente abitata e posta in prossimità sia dell’Oratorio
Salesiano, della scuola dell’infanzia San Filippo Neri così come della scuola media Paolo Balsamo.
Si tratta certamente di un sito altamente “SENSIBILE” in cui per gran parte della giornata, oltre ai
residenti, stazionano per le loro attività scolastiche o ludiche centinaia e centinaia di giovani sancataldesi.
È noto che studi finalizzati a verificare i potenziali effetti dei campi elettromagnetici (Cem) sulla
salute umana hanno messo in evidenza che l’interazione tra la materia costituente i sistemi biologici che
compongono gli organismi viventi nel loro complesso e i campi elettrici e magnetici variabili nel tempo può
comportare modificazioni della materia stessa (effetti biologici) e che tali modificazioni, se non compensate
dall’organismo umano, possono dar luogo a un vero e proprio danno per la salute (effetto sanitario).
Così com’è noto che gli effetti sanitari possono distinguersi con effetti a breve termine ed effetti a
lungo termine, associati ad esposizioni a campi elettromagnetici di natura diversa in termini di durata ed
anche di livelli. Gli effetti a breve termine derivano da una esposizione di breve durata, caratterizzata da
elevati livelli di campo, mentre i temuti effetti a lungo termine sono attribuibili ad esposizioni prolungate (si
parla anche di anni) a livelli di campo molto inferiori rispetto a quelli connessi agli effetti a breve termine.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
(Iarc) e la Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (Icnirp) hanno
individuato dei limiti massimi di esposizione ai campi elettro magnetici e speriamo che la società che sta
provvedendo ad installare l’impianto di telefonia mobile abbia messo in atto quanto necessario al rispetto degli
stessi.
Crediamo che la società che sta procedendo alla installazione abbia ottenuto tutte le autorizzazioni
possibili ed immaginabili, anche se nutriamo molti dubbi sull’OPPORTUNITÀ di tale ubicazione nel cuore
di un’area fortemente frequentata da nostri giovani concittadini.
A livello nazionale, il punto di riferimento per l’installazione di impianti di telefonia mobile è la Legge
n.36/2001 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”.

Sappiano che questa legge non indica delle distanze da rispettare, ma piuttosto degli OBIETTIVI DI
QUALITA’ da rispettare, che si ottengono andando a MINIMIZZARE i valori di esposizione della
popolazione ai campi elettromagnetici.
Gli obiettivi di qualità per aree densamente frequentate sono di 6V/m per i campi e 100 mW/m2 per la
densità di potenza. Ovviamente questi sono limiti da NON superare e per fare ciò è opportuno
POSIZIONARE I RIPETITORI AD UNA DISTANZA IDONEA DA CASE, SCUOLE, OSPEDALI E
AREE PUBBLICHE IN GENERALE.
Tutti questi ragionamenti si applicano ANCHE ai ripetitori del 5G, per il semplice fatto che sia i
ripetitori di telefonia mobile “classici” che quelli del 5G trasmettono nella BANDA RADIO.
In relazione a quanto sopra, il nostro gruppo consiliare di RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ, da
sempre sensibile alle istanze ed esigenze della cittadinanza in special modo per le questioni che hanno
refluenza sulla salute e vivibilità degli ambienti e della Città
INTERROGA
la S.V. al fine di ricevere riscontro ai seguenti quesiti:
– la società che installando l’impianto di telefonia mobile nel sito in questione è in possesso di tutte
le autorizzazioni necessarie a garantire la regolarità urbanistica e soprattutto l’aspetto della salute
dei residenti e di coloro che stazionano in prossimità del sito prescelto per l’installazione?
– poichè spetta agli Enti Locali effettuare i necessari accertamenti, questa amministrazione
comunale ha valutato il rispetto degli obiettivi di qualità di cui alla L. n° 36/2011;
– in relazione alla citata installazione questa amministrazione comunale e Lei Sig. Sindaco, nella
qualità di Autorità Sanitaria Locale della Città, è in grado di rassicurare e garantire che i nostri
concittadini residenti e quelli che a vario titolo gravitano nella zona possano tranquillamente non
avere preoccupazioni per la coloro incolumità a seguito all’esposizione ai campi elettro magnetici
prodotti dal citato impianto di telefonia?
Considerata l’importanza della tematica e vista la necessità di un rapidissimo rsicontro e
rassicurazione ai nostri concittadini, si
CHIEDE
una trattazione con i MOTIVI DI ESTREMA URGENZA.
In relazione alla presente interrogazione ed ai sensi e per gli effetti dell’art. 38 comma 3 del
Regolamento interno di funzionamento del Consiglio Comunale (Delibera di Consiglio Comunale n° 13 del
12/01/2017) si chiede che, oltre alla discussione in aula consiliare, sia data risposta per iscritto almeno due
giorni prima della data stabilita per la trattazione.
La presente è inviata all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, affinché, ai sensi del vigente
regolamento comunale, venga posta in trattazione in occasione del primo consiglio comunale utile.