Nel 2024 la Sicilia ha raggiunto un importante traguardo in termini di sostenibilità ambientale, posizionandosi al sesto posto tra le regioni italiane per la raccolta e la gestione dei RAEE Domestici (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). A gestire questo imponente flusso è stato Erion WEEE, il consorzio del Sistema Erion dedicato proprio ai rifiuti elettronici, che ha trattato oltre 16.700 tonnellate di apparecchiature dismesse, un quantitativo equivalente al peso di 46 Airbus A380.
Tra i rifiuti più raccolti figurano in primo piano lavatrici, lavastoviglie e forni (Raggruppamento R2), con oltre 7.300 tonnellate, seguiti da frigoriferi, congelatori e grandi elettrodomestici per la refrigerazione (R1) che ammontano a quasi 5.900 tonnellate. Al terzo posto si trovano TV e monitor (R3) con più di 2.840 tonnellate, seguiti da piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e dispositivi informatici (R4) con 754 tonnellate, mentre le sorgenti luminose (R5) si fermano a 10 tonnellate.
Il trattamento corretto di questi rifiuti ha permesso il recupero di materiali preziosi: 9.000 tonnellate di ferro (pari al peso di circa 30.000 carretti siciliani), oltre 2.000 tonnellate di plastica (equivalenti a più di 839.000 sedie da giardino), 396 tonnellate di rame (pari a 445 km di cavi) e 368 tonnellate di alluminio, equivalenti a oltre 434.000 moka da caffè.
Dal punto di vista ambientale, l’impatto positivo è stato notevole: grazie alla raccolta virtuosa, sono state evitate 138.754 tonnellate di CO₂, pari a quella che verrebbe assorbita in un anno da un bosco grande quanto la città di Scicli (139 km²). Inoltre, si è ottenuto un risparmio energetico superiore a 24 milioni e 700 mila kWh, pari al consumo annuo di una città come Biancavilla, con oltre 22.000 abitanti.
Nonostante i numeri incoraggianti, non mancano le criticità. «Anche a livello regionale, la macchina della raccolta dei RAEE è stata lenta e spesso bloccata da un’eccessiva burocrazia», ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE. «A livello nazionale siamo ancora lontani dagli obiettivi europei: per centrare il target UE servono 12 kg di RAEE per abitante, mentre oggi siamo fermi a 6 kg. Le nuove misure legislative potranno essere decisive, ma servono collaborazione, semplificazioni e campagne di comunicazione efficaci. In questo processo, siamo certi che la Sicilia continuerà a dare un contributo fondamentale per la sostenibilità e la tutela del territorio».
A livello provinciale, Catania guida la classifica regionale con oltre 4.700 tonnellate di RAEE gestiti, seguita da Palermo (oltre 3.500), Messina (quasi 3.100) e Trapani (più di 2.200). Fanalino di coda, invece, Caltanissetta, con 353 tonnellate.