Quinto concerto con Cristiano Giardini “Odissey” feat. Luca Mannutza e Marc Abrams Martedì 31 Agosto alle ore 21:30 nel cortile del Centro Culturale Polivalente Michele Abbate a Caltanissetta, del festival “The Heart of Sicily – I Sapori del Jazz”, organizzato dall’associazione Catania Jazz con il contributo del Ministero della Cultura ed il patrocinio del Comune di Caltanissetta, e con la collaborazione dell’associazione culturale Musicarte.
La formazione guidata da Cristiano Giardini al sax, vede la presenza di Luca Mannutza al pianoforte, Marc Abrams al contrabasso e Ruggero Rotolo alla batteria.
ODYSSEY è un Progetto di musica jazz nato durante il periodo di pandemia da Covid-19 come continuazione del percorso artistico-musicale del sassofonista catanese, sulle orme del quartetto italiano che ha dato vita nel 2019 al lavoro discografico ESPRESSO ROMA-CATANIA.
E’ un progetto musicale a tinte forti, con sonorità contrastanti, così come lo è la terra siciliana, il cui ritmo è scandito dai boati del suo vulcano. Un progetto che rispecchia il percorso e l’evoluzione artistica del suo ideatore. Dagli studi dei classici del jazz, alle sonorità moderne, il tutto condito da un estro compositivo difficilmente etichettabile.
E’ proprio la caratteristica stessa del Jazz quella di essere una musica cosmopolita, d’integrazione multiculturale, una musica che prende spunti di creazione d’ogni donde. Una musica di sperimentazione personale in un cammino incerto, e proprio per questo stimolante.
ODYSSEY è un viaggio incerto, il cui finale sembra essere lì, dietro l’ultimo accordo, ma in realtà sarà il prossimo suono a dare il via ad un nuovo inizio.
Cristiano Giardini
Classe 1971, dopo aver conseguito il Diploma di Clarinetto
classico presso il Conservatorio di Catania, intraprende la
strada del sassofono e della musica jazz. Nel 1994
partecipa all’edizione estiva del “Berklee Summer
School at Umbria Jazz Clinics ’94” vincendo la Borsa di
Studio, e successivamente segue i “Corsi Permanenti di
Perfezionamento Musicale del “C.P.M. di Siena” sotto
la guida di Maurizio Giammarco, Tino Tracanna, Paolino
Dalla Porta, Enrico Pieranunzi. Nell’estate del ’97 entra al
“Conservatorium Van Amsterdam” in Olanda, dove nel 2003 otterrà la
Laurea in Jazz.In terra olandese ha la possibilità di perfezionarsi con Ferdinand
Povel, Jaspar Blom, Bob Malach, Chris Potter, Dick Oatts. Nel 1997 è in Tour
con i “Caffè Strong”, un quintetto tutto europeo con il quale si esibirà negli
anni successivi in Olanda, Svizzera ed Italia.
Tra il 2000 ed il 2003 guida da leader le “jam” di uno dei più famosi jazz-club
di Amsterdam, il Bourbon Street.Nel 2002 incide per la Munich Records “New
Impressions” con la Jazzmania Big Band sotto la direzione di Peter Guidi. Nel
1993 registrerà per la Philology con Antonella Consolo, Giovanni Mazzarino e
Marco Tamburini. Nell’estate del 2005 vince il 1° premio al “Festival
Nazionale di Musica Jazz” di Baronissi. Dal settembre del 2004 al settembre
2009 occupa il ruolo di sassofonista solista accanto a Francesco Cafiso, nella
Orchestra Jazz del Mediterraneo diretta dal M°. Nello Toscano. Nel giugno
del 2009 collabora all’ultimo lavoro di Francesco Bertolini, “Los dias del
viaje”, a fianco di Ellade Bandini, pubblicato dalla SowHatStudio. Il 14
dicembre 2009 in Siracusa gli viene consegnato il “Premio Corrado Maranci”
per la Didattica Jazz dall’Associazione Siciliana Cori di Val D’Anapo.
Nell’aprile del 2010 occupa il ruolo di sassofonista solista nel Tour italiano di
Ben Sidran, con il quale nello stesso anno registra “Dylan Different live in
Italy”, pubblicato dalla Bonsai. Nell’aprile del 2011 fa parte dell’Orchestra
diretta dal M°. Lawrence “Butch” Morris per la “Conduction n.195”, unica
mondiale, al Teatro Metropolitan di Catania. L’anno successivo sarà il solista
del Tour italiano del crooner inglese Anthony Strong. Nell’estate del 2016 è
spalla destra, oltre che solista, nel quartetto italiano del chitarrista argentino
Andres Laprida, e l’anno successivo in quello di Martin Diaz Gonzales. Nel
febbraio del 2018 è co-direttore e solista della Sicilian JazzMania Big Band a
fianco del sassofonista canadese Andy Sheppard.
Dall’estate del 2018 è sassofonista solista nel quartetto acustico del cantante
Red Canzian. Dal febbraio del 2019 è Docente presso la cattedra di
Sassofono Jazz presso il Conservatorio “V. Bellini” di Catania.
Nell’aprile 2019 esce ESPRESSO ROMA-CATANIA, lavoro inedito del suo
quartetto siciliano con la TRP Music.
Tra gli altri ha collaborato con: Ellade Bandini, Andrea Beneventano, Rosalba
Bentivoglio, Francesco Bertolini, David Boato, Fabrizio Bosso, Mimmo Cafiero,
Francesco Cafiso, Red Canzian, Claudio Cusmano, Stefano D’Anna, Michelle
David, Wayne Dockery, Candy Dulfer, Bobby Durham, Massimo Faraò, Charlie
Green, Peter Guidi, Paul Jeffrey, Andres Laprida, Giovanni Mazzarino, Phil Mer,
Lawrence “Butch” Morris, Dino Rubino, Ben Sidran, Marco Tamburini, Andy
Sheppard, Anthony Strong, Nello Toscano.
Luca Mannutza
Classe 1968, nel 1979 si iscrive al Conservatorio di
Cagliari e qui a 18 anni si diploma con ottimi voti. Si
avvicina al jazz nel 1990 suonando con il sassofonista
argentino Hector Costita e con il trombettista newyorkese
Andy Gravish, con il quale tuttora collabora. Nel 1993
comincia anche ad esibirsi al fianco dei migliori jazzisti
italiani, tra cui Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Maurizio
Giammarco, Bebo Ferra. Tra gli importanti riconoscimenti
conseguiti nei concorsi di jazz cui ha partecipato all’inizio
della sua carriera, si possono elencare il Premio Ennio
Porrino (1981), la menzione speciale della giuria al concorso Barga Jazz
(2000), il primo premio nell’International Massimo Urbani Award (2002), il
Premio del Pubblico nel Concorso Internazionale Tramplin Jazz di Avignone,
Francia, come componente del quartetto del sassofonista Max Ionata (2002).
Inoltre, nel 2002 a Parigi, si qualifica per la fase finale del concorso
internazionale Martial Solal, la più prestigiosa fra le competition jazzistiche
dedicate al pianoforte. Oltre ad esibirsi in piano solo, suona in duo con il
sassofonista Max Ionata e in duo col batterista Lorenzo Tucci (Lunar duo),in
trio con Luca Bulgarelli e Nicola Angelucci; inoltre co-dirige il quintetto Sound
Advice insieme ad Andy Gravish. Dal 2002 fa parte di tanti importanti progetti
del batterista Roberto Gatto, con cui si è esibito in numerosi concerti a livello
internazionale, realizzando registrazioni per diversi album. Dal 2002 collabora
a tutt’oggi stabilmente con Fabrizio Bosso, in qualità di organista e di pianista,
e fa parte degli High Five, il gruppo più rappresentativo del successo del jazz
italiano nel mondo, campione di vendite con l’album Five for Fun (Blue
Note/EMI Italia 2007) e Handful of Soul (Schema 2006) insieme a Mario
Biondi. Di rilievo è anche la collaborazione con il trombettista statunitense
Jeremy Pelt. Luca Mannutza affianca la sua intensa attività live con quella di
arrangiatore per vari artisti e progetti discografici, quali Mario Biondi, Rosalia
de Souza, Filippo Tirincanti,Lorenzo Tucci. Luca Mannutza ha suonato nei più
importanti jazz club italiani (Torrione Jazz Club, Panic Jazz Club, Cantina
Bentivoglio, Alexanderplatz, Blue Note Milano, Pinocchio Jazz Club e molti altri)
e nel mondo (Blue Note Tokio, Blue Note Osaka, Sunset e Sunside Parigi,
Bimhuis Amsterdam, Pizza Express Londra, Smoke New York, Fat Cat New
York) ed ha partecipato a numerose manifestazioni e festival ospite di
prestigiose istituzioni come la Casa del Jazz (Roma), Umbria Jazz,
Villacelimontana jazz, Moncalieri Jazz, Pescara Jazz Festival, Ancona Jazz
Summer Festival, Roma Jazz Festival, Forma e Poesia nel Jazz (Cagliari),
Bologna Jazz Festival, Padova Jazz Festival, Grey Cat Festival, Odio l’estate
Festival, Vicenza Jazz, Festival Crossroads e molti altri in Italia e nel mondo
(Jazz italiano a New York,Shangai 2010, Jakarta Jazz Festival,Dubai Jazz
Festival,Parc Floral Parigi,Jazz Italiano a Pechino). Ha suonato con i piu’
importanti jazzisti italiani e stranieri ( Rava, Fresu, Bosso, Boltro, Tamburini,
Amato, Scannapieco, Cisi, Giammarco, Bonisolo, Giuliani, DiBattista, Gatto,
Sferra, Bonaccorso, B.Casini, Ferra, J.Pelt, J.Frahm, S.Grossman, J.D.Allen,
G.Cleaver, D.Burno,B.Hart) e molti altri. Molti giornali e le maggiori riviste
specializzate (Jazzit, Musica Jazz,Swing Journal,Jazz Magazine,All About Jazz)
hanno recensito i suoi lavori discografici sottolineandone la bravura.
Marc Abrams
Newyorkese, classe ‘58, sale alla ribalta tra la fine degli
anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta chiamato come
sideman dai più grandi del jazz a stelle e strisce: Kenny
Clarke, Chet Baker, Sal Nistico, Al Foster Kenny Clarke,
Karl Berger, John Tchicai, Steve Lacy, Gil Evans, AI
Foster, Benny Golson, Steve Grossman, Slide Hampton,
Kirk Lightsey, Pietro Tonolo, Massimo Urbani, Robert
Bonisolo e tantissimi altri. Una volta trasferitosi nel
Vecchio Continente, collabora anche con alcuni dei più
importanti artisti europei quali Toots Thielemans, Karl Berger e Tony Lakatos.
Ruggero Rotolo
Molto attivo nel panorama musicale italiano
suona in diversi contesti, ma è il jazz che egli
“sente” per istinto. Il suo drumming è più che
un semplice sostegno ritmico e fornisce
all’improvvisatore un eccitante, dinamico,
melodico groove. Maestro delle spazzole
puntualizza con raffinatezza ogni accento
naturale o scritto della composizione, come si
evince ascoltando le sue esecuzioni nei numerosi progetti dal genere classico
come il “concerto per flauto e piano” di C. Bolling coordinato dal virtuoso
primo flauto del Teatro Massimo Bellini di Catania Giovanni Roselli, alle
melodie sudamericane dei “Libertango” all’ Etno-wave del cantautore
siracusano Carlo Muratori.
Attualmente Ruggero Rotolo è un batterista partner ideale per quei musicisti
che ancora amano il suono analogico e umano delle percussioni. E’ stato
vincitore per il 2001 del Percfest, importante manifestazione internazionale
per percussionisti e batteristi creativi tenutasi a Laigueglia nel giugno 2001.
Suona inoltre con sassofonisti del calibro di Maurizio Giammarco, Gianni
Basso, Daniele Scannapieco, il pianista australiano Joe Chindano e il
pianista palermitano Salvatore Bonafede, il chitarrista Franco Cerri, il
trombettista Fabrizio Bosso, il pianista Luciano Manutza. Impegnato nel
progetto “Stranezza d’amuri” della cantante etnica Rita Botto come
batterista, percussionista ed arrangiatore, Progetto che ha dato vita al lavoro
discografico omonimo presentato al Blue Note di Milano. Attualmente
batterista del cantautore Luca Madonia con cui registra il live “parole contro
parole”.
E’ da anni impegnato in numerosi progetti che spaziano dal jazz alla musica
d’autore alla world music.
L’ingresso al concerto è gratuito e con il rispetto delle normative anti covid attualmente vigenti, con esibizione del green pass e registrazione delle generalità degli spettatori.
E’ preferibile prenotare telefonicamente, ai numeri: 329 4092278 e 348 3206302