Primarie PD in Liguria, lo Sco valuta il voto di un gruppo di riesini

GENOVA – Ci sarebbe anche un gruppetto di nisseni fra le persone messe sotto controllo dalla magistratura nell’ambito sui presunti brogli avvenuti alle Primarie per le regionali del PD in Liguria. Dopo la denuncia dello sconfitto, Sergio Cofferati (che ieri ha deciso di abbandonare il partito di Renzi), uomini dello Sco - il servizio centrale operativo, sezione criminalità organizzata – hanno acquisito i verbali di due seggi, indagando anche su un sospetto gruppo di cittadini siciliani, tutti della provincia di Caltanissetta, accorsi in massa a votare. E sull’intera vicenda si sono mossi anche i pm antimafia liguri. Si indaga sulle presunte infiltrazioni malavitose avvenute domenica 11 gennaio -durante le votazioni per le primarie liguri del Pd – a Certosa, quartiere del ponente genovese. Si tratta di un quartiere che a Genova è soprannominato la “piccola Riesi”, perché qui è massiccia l’immigrazione dalla cittadina siciliana.

Il presidente del seggio, Walter Rapetti, che aveva denunciato al Pd l’afflusso di molti elettori originari di Riesi, sarebbe stato ascoltato dagli investigatori dello Servizio centrale operativo – sezione criminalità organizzata del capoluogo ligure, che avrebbero richiesto anche l’elenco dei votanti. Ecco cosa ha riferito Walter Rapetti, il presidente di seggio: “Ho visto arrivare una quarantina di persone in gruppo. Erano tutti siciliani, tra i 50 e 70 anni. Sembravano spaesati, non sapevano nemmeno cosa fossero le primarie. Mi hanno chiesto ‘è qui che si paga?’. La scena era surreale. Quelli hanno firmato e se ne sono andati. Senza votare. Li ho fermati e mi hanno detto: ‘Votare? Cos’è la scheda?”.

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