Presentata denuncia di inattendibilità dei tamponi Covid-19 sottoscritta da 50 cittadini

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Giorno 1 marzo 2021 è stata presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta – Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri, una denuncia di inattendibilità dei tamponi Covid-19 sottoscritta da 50 cittadini (la maggior parte di loro residenti nella città di Caltanissetta).

La denuncia è stata predisposta su modello redatto e messo a disposizione dallo Studio Legale Massafra, su incarico del Dott. Mariano Amici.

Unitamente alla denuncia è stata allegata la documentazione attestante l’inattendibilità dei tamponi quale strumento su cui fondare la diagnosi relativa al COVID-19, e precisamente:

1) EU test validation in Working document test performance 16 April 2020;

2) ISS Covid tests Part 2 https—www.epicentro.iss.it-coronavirus-pdf-rapporto-covid-19-46-2020;

3) CDC 2019-Novel Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel aggiornato al 13-07-2020;

4) Dott. Scoglio – Sui Tamponi Covid-19;

5) FIND evaluation update- SARS-CoV-2 molecular diagnostics – FIND;

6) Dichiarazione congiunta.

Tale ultimo documento, redatto dal Dott. Fabio Franchi (medico infettivologo esperto di virologia), dalla Dott.ssa Antonietta Gatti (scienziata esperta di nanopatologie), dal Dott. Stefano Montanari (farmacista ricercatore scientifico e nanopatologo), e dal Prof. Stefano Scoglio (ricercatore scientifico e candidato Premio Nobel per la medicina 2018), in particolare, rileva che i risultati dei tamponi sono del tutto inattendibili e che “proseguire nell’utilizzo dei tamponi da cui ricavare dati utili a determinare proclami sullo stato di emergenza, quarantene individuali o di gruppo, e per imporre limitazioni e lockdown, dalle scuole alle imprese alle famiglie, è pratica senza nessun fondamento scientifico”.

Tale denuncia evidenzia che sulla base dei test in parola, negli ultimi mesi, sono stati diffusi dati allarmanti relativi a decessi per Covid e a contagiati da Covid.

Inoltre, sulla base dei risultati dei medesimi test, sono stati emessi diversi prevvedimenti: limitativi della libertà personale (prevedendo l’obbligo di quarantena), limitativi della libertà di circolazione tra regioni e nell’ambito del territorio nazionale, limitativi della libertà di entrare nel territorio nazionale ovvero nel territorio regionale, che hanno gravato pesantemente sulla spesa pubblica e sull’economia nazionale.

Infine, sulla base dei medesimi test, sono stati compressi svariati diritti: all’istruzione, di iniziativa economica privata, di accesso alla sanità pubblica, di accesso a scuole dell’infanzia e asili nido, al lavoro.

Tali circostanze hanno determinato pesanti ripercussioni sulla generale economia dell’Italia compromettendo molte attività produttive ed, in particolare, la piccola e la media impresa nonché i professionisti.

In generale, ogni cittadino ha subìto ingenti danni sul piano economico, relazionale e biologico personale, quest’ultimo in riferimento allo stato ansioso causato dalle suddette limitazioni imposte.

Sulla base di quanto sopra evidenziato, i suddetti 50 cittadini hanno chiesto “che codesta Autorità adita voglia disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti così come esposti, valutando gli eventuali profili d’illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti“.

 

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