Petrantoni (CL Protagonista) sul Bilancio Consuntivo: “bastava non partecipare ed il Sindaco andava a casa” e attacca il comportamento di Magrì e dell’opposizione

CALTANISSETTA – RIVECIAMO E PUBBLICHIAMO – Giovedì scorso l’opposizione compatta, scrivevano i massmedia, non è riuscita a bocciare il bilancio.  Io vi spiego perché non c’è riuscita: perché dopo 8 ore di consiglio qualcuno della cosiddetta “opposizione” non è rientrato in aula dopo una sospensione; erano presenti in quella serata 15 componenti dell’opposizione su 17, mentre la maggioranza del sindaco era composta da 10 consiglieri comunali. A quel punto l’opposizione avrebbe potuto bocciare, forte dei suoi voti, il bilancio! Quella bocciatura avrebbe fatto cadere Consiglio Comunale ma non il sindaco (grazie all’ultimo colpo di mano operato da Crocetta con una nuova norma nei giorni scorsi). A quel punto la paura ha preso il sopravvento su gran parte dei consiglieri d’opposizione, che, strategicamente, finemente ispirati da alcuni consiglieri di maggioranza ma con insistenza e spregiudicatezza dal “partecipativo”Sindaco,  non rientravano in aula. Questa assenza ha fatto cadere il numero legale,  rinviando tutto all’indomani, (ricordo che il Consiglio, in seconda convocazione, può essere aperto con 12 consiglieri).

Ma si sa la notte porta consiglio e tanti tengono famiglia. Alla riapertura dei lavori  la maggioranza con soli 9 consiglieri era ancora una volta in grandissima difficoltà non raggiungendo il minimo per votare il bilancio della loro amministrazione. Bastava quindi che l’opposizione non partecipasse alla votazione per decretare, non soltanto la mancata approvazione del bilancio consuntivo, ma la certificazione della morte politica di questo Sindaco e della sua sgangherata maggioranza . E invece  ben sette consiglieri di opposizione sono entrati e hanno votato, in modo contrario, certamente, e ci mancherebbe, ma di fatto hanno rappresentato la cosiddetta stampella di Ruvolo. Hanno garantito il numero legale e Ruvolo si è salvato.

Un giochetto a cui il sottoscritto e Caltanissetta Protagonista non accettano e stigmatizzano e fa specie che il giustizialista e inquisitore grillino Magrì  non perda tempo per dire che l’opposizione poteva mandare a casa Ruvolo e invece si è assentata. A questo gioco al massacro, a cui lui è avvezzo, noi non partecipiamo, anzi ci spieghi perché proprio lui ha contribuito a mantenere il numero legale. Ci vuole dire che la democrazia indica la partecipazione? Ci vuole dire che le battaglie si conducono dal didentro? Ci vuole dire tutte queste cose? Se è così è falso, lui e coloro che si sono comportati come lui. Loro sì hanno permesso al sindaco di avere il bilancio votato. BASTAVA NON PARTECIPARE alla votazione e il gioco era fatto!!!!

Orbene, si sono confusi i consiglieri di opposizione, o hanno inneggiato alla democrazia, in questo caso fin troppo partecipata, visto la spasmodica voglia di essere presenti, con relativo gettone di presenza di appannaggio (anche per il fustigatore Magrì).  Va bene, ne prendiamo atto ma adesso vi aspettiamo al banco di prova per eccellenza, l’unico da cui non si fugge: la mozione di sfiducia.

Non ci saranno più discussioni di alcun tipo. La si incardini subito, la si porti subito in votazione e vedremo chi è veramente per la città o chi è per mantenere in vita questo sindaco. Se ciò non avverrà avrò finalmente capito che non ci sono le condizioni più basilari per parlare la stessa lingua, chi vuol il bene di Caltanissetta deve avere le idee chiare e scegliere definitivamente da che parte stare.

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