Petitto chiede accesso agli atti all’Asp per conoscere come sono state utilizzate le nuove unità sanitarie

Nella mattinata odierna ho inoltrato all’ASP di Caltanissetta, a mio nome e nella qualità di Consigliere Comunale, una richiesta di accesso agli atti funzionale a prendere visione di tutti i contratti di lavoro a tempo determinato, effettuati a norma dell’art.1 comma 1 lett. A) DL n. 14 del 09/03/2020, stipulati dall’ASP di Caltanissetta a decorrere dal 11.03.2020 e conseguenti provvedimenti di assegnazione nelle direzioni/reparti/unità del predetto personale assunto.

L’ASP di Caltanissetta, infatti, avvalendosi del DL n. 14 del 09/03/2020 ha reclutato oltre 300 tra medici, infermieri, OSA e OSS per far fronte alle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione della pandemia da COVID-19 e garantire i livelli essenziali di assistenza.

Giovani medici, infermieri e operatori  sanitari pronti a scendere un prima linea con l’entusiasmo e la preparazione di cui la nostra provincia può avvalersi per fronteggiare uno dei periodi più bui della sanità nissena. 

Tuttavia, gli innumerevoli disservizi che i cittadini nisseni hanno riscontrato negli ultimi giorni, tra i quali gli inaccettabili ritardi nell’attività di tracciamento dei potenziali contagi da covid-19, ritardi nella rilevazione e lavorazione dei tamponi, elaborazione di provvedimenti di inizio e fine isolamento domiciliare, impossibilità per i soggetti in isolamento domiciliare a poter interloquire con personale medico-sanitario dedicato all’emergenza alle utenze telefoniche indicate sul sito dell’ASP, lasciano il dubbio che questo numero rilevante e necessario di personale sanitario sia stato, purtroppo, male dislocato e che la direzione sanitaria abbia impiegato il predetto personale sanitario anche a supporto di reparti e direzioni non strettamente correlate all’emergenza Covid-19.

La carenza di personale sanitario in troppi reparti dell’ospedale Sant’Elia (tra i tanti ricordiamo i reparti di ematologia e di oncologia), ormai da anni, è una triste realtà nissena che va tuttavia risolta esclusivamente attraverso il ricorso alle procedure concorsuali e non anche attraverso l’utilizzo di personale sanitario assunto, a tempo determinato, e per altre finalità.

Le gravi disfunzioni registrate in un periodo in cui cresce giorno dopo giorno l’esigenza per la città intera di sentirsi tutelata e protetta dagli organi e dalle istituzioni sanitarie preposte, hanno anche imposto di chiedere chi ricopra il ruolo di responsabile del dipartimento di prevenzione- dipartimento di importanza fondamentale nell’attuale periodo emergenziale- e, se non ancora nominato, a quale direzione facciano capo le competenze e le relative responsabilità.

Le superiori richieste sono finalizzate a restituire ai cittadini nisseni la trasparenza che deve sovrintendere alla gestione ed amministrazione del Servizio Sanitario Pubblico le cui risorse economiche derivano dalle tasse di ogni singolo contribuente.

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