PD San Cataldo: Lettera al prefetto sulle gravi condizioni in cui versa il Comune di San Cataldo

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – In data odierna la segreteria del Partito Democratico di San Cataldo ha inoltrato una lettera al Prefetto in merito alla gestione del Comune di San Cataldo da parte della Commissione straordinaria di San Cataldo.

Si elencano di seguito alcune delle gravi situazioni verificatesi nel corso della gestione dei commissari prefettizi che hanno determinato un’inefficienza dell’apparato amministrativo dell’Ente non più sopportabile da parte della cittadinanza.

In primis si segnala il mancato rispetto dell’art. 145 comma 5 del TUEL, secondo cui la Commissione straordinaria “allo scopo di acquisire ogni utile elemento di conoscenza e valutazione in ordine a rilevanti questioni di interesse generale si avvale, anche mediante forme di consultazione diretta, dell’apporto di rappresentanti delle forze politiche in ambito locale”. La Commissione straordinaria di San Cataldo, infatti, non ha mai convocato le forze politiche per affrontare situazioni di estrema delicatezza, a partire da quelle che la nostra Città ha vissuto durante e dopo l’emergenza sanitaria per la diffusione del Covid-19 fino alle problematiche sopraggiunte successivamente, tra cui l’emergenza rifiuti tuttora in corso.

A tal proposito si sottolinea come soltanto in tre occasioni la Commissione ha risposto alle richieste di confronto che la sottoscritta forza politica, insieme ad altre, ha inoltrato, ignorandole numerose altre volte (Cfr. prot. n. 23163 del 07/09/2020 “richiesta urgente di incontro – situazione rifiuti”; prot. n. 19426 del 28/07/2020 “lettera ai commissari”; prot. n. 14637 del 04/06/2020 “progetto ripartiamo San Cataldo – Richiesta ai commissari”, ecc.).

Nello specifico, i commissari hanno posto in essere delle iniziative politico-amministrative che incideranno fortemente sul futuro amministrativo dell’Ente, senza alcun tipo di confronto o concertazione con la cittadinanza e le forze politiche e sociali che la rappresentano. Ci riferiamo, citando alcuni esempi, all’ipotesi di bilancio riequilibrato di cui all’art. 261 del Tuel, alla reintroduzione dei parcheggi a pagamento e al cambio del sistema di gestione dei rifiuti.

In secondo luogo, tra le motivazioni sottostanti lo scioglimento per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso venivano rilevate anomalie riguardanti due specifici settori: la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e i lavori del contratto di quartiere.

Su entrambi preme porre a conoscenza del Prefetto quanto accaduto.

Per quanto riguarda la gestione rifiuti, San Cataldo sta vivendo un’emergenza che rischia di diventare una crisi sanitaria se non adeguatamente affrontata. Le immagini che ci hanno accompagnato nell’ultimo anno, durante la gestione della Commissione straordinaria, sono inaccettabili: strade ricolme di immondizia, cassonetti strabordanti di rifiuti, strade sporche. Le responsabilità sono evidenti, ancor più se si leggono il contratto e il capitolato d’appalto, che prefiguravano una situazione completamente differente. Nessuno degli scopi nobili è stato raggiunto: aumentare la differenziata al 65%, ridurre lo smaltimento in discarica dei rifiuti indifferenziati, rendere più efficace il servizio di raccolta e di pulizia.

Si elencano, a titolo esemplificativo, alcune delle gravi mancanze nell’ambito della raccolta dei rifiuti:

  • La chiusura del CCR in Via Stazione senza contestuale apertura di un nuovo centro di raccolta in Città, che ha determinato l’impossibilità per molti cittadini non serviti dal “porta a porta” o residenti in zone esterne al centro abitato di conferire i rifiuti. Ciò appare ancor più grave se si considera che l’art. 26 del contratto sottoscritto con la società aggiudicatrice del servizio, in data 26/09/2019, prevedeva la presentazione del progetto esecutivo entro due mesi e la realizzazione in tempi brevi;
  • Saltuaria pulizia delle strade che, secondo il capitolato d’appalto, doveva avvenire giornalmente nelle vie principali della Città;
  • Avvio tardivo del servizio di raccolta con il sistema del “porta a porta spinto”, avvenuto soltanto il 14/09/2020;
  • Assenza di adeguate forme di comunicazione alla cittadinanza del cambio di sistema di raccolta, dei giorni di esposizione dei mastelli, degli altri servizi accessori;
  • Disservizi nella raccolta di rifiuti, in special modo per quelli ingombranti;
  • Percentuale di raccolta differenziata nel 2019 pari al 40,83%, addirittura quasi 8 punti percentuali in meno dell’anno precedente[1].

A tal proposito sono stati chiesti incontri urgenti con la Commissione Straordinaria, la quale ha risposto solo in data 23 settembre 2020, convocando le forze politiche che ne avevano fatto richiesta per il 09 ottobre 2020, quasi un mese dopo l’inizio del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Se convocati per tempo, oltre alle criticità sopra evidenziate, avremmo richiesto formalmente se l’amministrazione per i disservizi ha applicato le penali previste dal contratto con la società appaltatrice, considerato che non è emerso dalle determine pubblicate in albo pretorio.

Con riferimento, invece, ai lavori del “contratto di quartiere” si informa che gli stessi sono ormai fermi da mesi, con i cantieri bloccati a cielo aperto. Inoltre, il primo atto ad esso inerente è la delibera n. 58 del 31/07/2020, avente ad oggetto la rescissione del contratto rep.6571 del 14/11/2017 e l’accertamento di nullità dell’atto presupposto. Si evince che i commissari hanno impiegato più di 18 mesi per effettuare le verifiche e gli accertamenti con i poteri di cui all’art. 145 comma 4 del TUEL, dovendo addirittura aspettare la proroga di ulteriori sei mesi della durata dello scioglimento degli organi comunali, avvenuta proprio due giorni prima della delibera in oggetto con D.P.R. del 29 luglio 2020.

Ai problemi sollevati si aggiunge che non è stata realizzata alcuna iniziativa in campo culturale, sociale ed economico, nonostante le numerose proposte di forze politiche, tra cui la sottoscritta, e sociali della Città di San Cataldo. Si citano a titolo esemplificativo alcune richieste formulate dagli scriventi che sono state disattese:

  • Le richieste di redazione di un adeguato bando per la distribuzione dei voucher sociali finanziati con Ordinanza del Capo delle Protezione Civile n. 658 del 29 marzo 2020 per un importo di € 202.005,47. Tale cifra è stata interamente spesa in soli 14 giorni;
  • La richiesta di riattivazione della mensa sociale;
  • La richiesta di redazione di un bando per lo svolgimento di attività ludico-ricreative-centri estivi;
  • La richiesta di applicazione di riduzioni TARI correlate alla minore produzione di rifiuti per gli operatori economici e di bonus sociale per le famiglie in difficoltà;
  • La richiesta di elaborazione di un progetto per l’estate sancataldese;
  • La richiesta di redazione dei PUC per l’impiego di soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza;
  • La richiesta di convocazione della Commissione sulla sanità al fine di evitare la chiusura del p.o. “M. Raimondi”;
  • La richiesta di convocazione di un tavolo di contrasto alla povertà;
  • La richiesta di applicazione della delibera di C.C. n.16 del 08/02/2017 per il superamento delle barriere di comunicazione con le persone sorde;
  • La richiesta di applicazione puntuale del Regolamento della biblioteca, per permettere ragazzi che intendono usufruire dell’aula studio/lettura affinché vi siano tutte le condizioni di sicurezza, sia con riferimento alle misure di contrasto al Covid-19 sia verso tutte le opere di sistemazione dei locali (infissi, illuminazione, ecc) sia garantendo l’accesso al wi-fi gratuito della biblioteca in modo libero, senza limiti di tempo;
  • La richiesta di creazione di uno sportello informativo per le imprese al fine di collaborare per la fase di ripartenza dopo il lockdown determinato dalla diffusione del Covid-19;
  • La richiesta di anticipazione a Cassa Depositi e Prestiti per il pagamento di tutti i debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2019;
  • La richiesta di proroga del termine di pagamento dell’IMU 2020;
  • La richiesta di collaborare con le associazioni e realtà sociali per la realizzazione di progetti per la diffusione di cultura: in due modalità: a) Arte di passaggio, da organizzare lungo le zone pedonali; b) Arte ricercata, con predisposizione di appositi spazi dedicati alle manifestazioni culturali all’aperto;
  • La richiesta di collaborazione con le scuole per progetti condivisi e supporto per materiale utile alla didattica a distanza;
  • La richiesta di un incontro con le associazioni sportive per valutare le condizioni degli impianti sportivi al fine di garantire a tutti la possibilità di usufruirne per allenamenti e attività agonistica.

Per ultimo, si comunica che alcune delle strutture pubbliche, tra cui la sala “P. Borsellino”, il cineteatro “Marconi”, la casa per anziani “Santa Maria di Nazareth”, la Villa Comunale, diverse villette pubbliche, versano in uno stato disastroso, completamente abbandonate a loro stesse, senza alcuna cura e gestione, pretendendo anche il pagamento di un canone per l’affitto di alcune di esse per la realizzazione di iniziative.

Tutto ciò premesso e considerato, alla luce della gravità della situazione si

CHIEDE

A Sua Eccellenza il Prefetto di monitorare la situazione e prendere i provvedimenti necessari; nonché di conferire con il Ministro dell’Interno facendosi promotore, per conto dei cittadini di San Cataldo, pur consapevoli dei tempi ristretti in vista del termine del loro lavoro, della sostituzione della Commissione straordinaria, al fine di poter raggiungere per i prossimi mesi quegli obiettivi di ripristino della legalità e dell’efficienza amministrativa necessari e non più prorogabili per il bene dell’Ente.

La segreteria del Partito Democratico di San Cataldo

[1] Dati rilevati dal Portale di Trasparenza per la Gestione Rifiuti del Comune di San Cataldo.

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