PD: “negli ultimi anni la situazione dell’ospedale Sant’Elia è notevolmente peggiorata”

Quasi ogni giorno abbiamo letto di pazienti e associazioni che lamentano la disastrosa situazione della nostra sanità pubblica locale a cui si unisce la paventata chiusura della chirurgia di San Cataldo, il rischio chiusura per ematologia a Caltanissetta ed i vecchi problemi mai risolti.

Tra macchinari guasti, assenza di personale, liste di attesa troppo lunghe e problemi vari, usufruire dei servizi dell’ospedale Sant’Elia è diventata una impresa impossibile. La chiusura della chirurgia di San Cataldo renderà tutto ancor più difficile.

Partiamo da una certezza: negli ultimi anni la situazione dell’ospedale Sant’Elia è notevolmente peggiorata.

Il personale è stremato e cerca di fare il possibile e spesso anche l’impossibile, ma purtroppo senza il sostegno della direzione non si possono fare miracoli.

Pazienti che aspettano una visita da 18 mesi, associazioni contro la chiusura di ematologia, defunti a cui si fa attraversare un cortile esterno in barella per accedere alla camera mortuaria sono solo alcuni degli esempi che è possibile fare. Noi riteniamo che la misura sia colma ed è indispensabile e urgente l’intervento dell’Assessorato Regionale alla Sanità.

Dobbiamo capire se esiste un progetto, una visione, un’idea sul futuro dell’ospedale Sant’Elia o stiamo semplicemente navigando a vista e non ci sembra neanche di avere il miglior comandante.

In tutti questi anni si sono susseguiti diversi Direttori Generali, spesso anche in discontinuità. In continuità, invece, è stata la direzione sanitaria. Crediamo, dunque, che sia giunta l’ora di dare delle risposte, di fare le somme dei risultati e crediamo che sia necessario un radicale cambiamento.

Un paese che non può contare su una sanità pubblica di qualità è un paese incivile e noi questo non lo accettiamo. Il diritto alla salute non può essere negato, non possiamo mortificare la dignità delle persone.

E’ necessaria una inversione di rotta e questa deve avvenire con nuovi dirigenti, perché il fallimento è sotto gli occhi di tutti, per questo chiediamo all’Assessorato un intervento immediato. Non solo chiediamo una nuova dirigenza, ma nessuno si sogni di assegnarci chi ha già fallito in altri territori. Non accetteremo di doverci far carico di dirigenti che nessuno vuole, che in altre province vengono allontanati, come se noi fossimo l’ultima ruota del carro. Se così fosse siamo pronti a combattere questa battaglia. È giunta l’ora che la regione siciliana si occupi seriamente della nostra sanità.

Il giorno in cui si è insediata questa nuova segreteria abbiamo preso un impegno e lo porteremo avanti.

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