Oriana Mannella (Orgoglio Nisseno): “l’Amministrazione faccia chiarezza” sull’aumento della Tari

CALTANISSETTA – Nota di Oriana Mannella, consigliere comunale di Caltanissetta, di Orgoglio Nisseno in merito all’aumento della Tari. Di seguito il contenuto integrale dello scritto.

 

La raccolta differenziata è un obbligo di legge (a Caltanissetta attualmente l’obiettivo del 65 % è comunque ben lontano dall’essere raggiunto!) ma vi sono tanti modi per tentare di realizzare un servizio efficiente. Più si spinge la raccolta “porta a porta” e più aumentano i costi e se a questo si aggiunge che alcuni cittadini sono tutt’oggi non capaci, o volutamente negligenti, ad operare una corretta selezione dei rifiuti, allora i nodi vengono al pettine.

E’ comunque vero che in questo settore del vivere civile solo ora stiamo prendendo coscienza del problema con tutte le criticità che ne derivano e cioè:

1.    Insoddisfacente differenziazione dei rifiuti con percentuali abnormi di “materiale non conforme” all’interno delle componenti che dovrebbero essere “mono materiale” con aumento dei costi per la successiva ulteriore selezione fatta nei centri specializzati;

2.    Bassa percentuale di raccolta differenziata che porta quindi ad avere maggiori quantità di rifiuti da avviare al trattamento del “secco residuo” con conseguente aumento dei costi per i conferimenti;

3.    Probabile scarsa efficienza del servizio di raccolta che potrebbe essere velocizzato e ottimizzato;

4.    Mancanza di controlli e di attività repressiva per coloro i quali non effettuano al meglio la raccolta differenziata;

5.    Mancato potenziamento dell’ufficio tributi (come personale e sistemi informatici) al fine di stanare gli evasori e regolarizzare le migliaia dei cittadini contribuenti con posizioni “dubbie”.

Sento parlare all’interno dell’Amministrazione dei costi di conferimento eccessivamente alti per alcune tipologie di rifiuti come “organico” e “secco residuo indifferenziato”.

Per quel che riguarda la prima tipologia i costi derivano dalla quasi totale mancanza di impianti pubblici derivata dalla inerzia delle Amministrazioni demandate alla progettazione e realizzazione di tali impianti che in presenza di progettualità pubblica sono tra quelli che la Regione Siciliana è in grado di finanziare con, a quello che ci risulta, notevoli disponibilità economiche.

E non mi sembra che la nuova Amministrazione si stia muovendo in tale senso.

Per il secco residuo il Dipartimento regionale ha localizzato nell’impianto pubblico TMB di Gela quello demandato a ricevere i RSU di tutta la provincia di Caltanissetta e il costo del conferimento è determinato dalla tecnologia che permette di separare varie tipologie di rifiuti recuperabili (carta e cartone, plastica di varia natura, metalli ferrosi e non ferrosi, vetro, piccole percentuali di organico) e dalla verificata presenza di parecchio materiale non conforme (ingombranti, pneumatici, sfalci di potatura, indumenti etc.).

Queste anomalie comportano l’aumento dei costi del personale per la selezione manuale presso il TMB di Gela e, come sopra già indicato, abnormi costi aggiuntivi addebitati al Comune di Caltanissetta dalle piattaforme che ricevono i rifiuti recuperabili per eccessiva presenza di sovvalli.

Chi può risolvere il problema?

Tutte le componenti che sono impegnate in questo settore:

·         L’Amministrazione con l’avvio di una azione repressiva “porta a porta”;

·         L’Ufficio Tecnico con maggiori controlli sulla ditta che attualmente detiene il servizio che a sua volta deve ottimizzare l’apporto di uomini e mezzi.

E alla fine di un periodo di monitoraggio si potrebbe valutare quali possono essere le modifiche da apportare al servizio, magari limitando il servizio porta a porta ad alcune zone della città con la istituzione di alcune isole ecologiche, in un primo tempo previste nell’appalto originario, considerato lo spettacolo indecoroso delle file giornaliere di chi vuole conferire i rifiuti differenziati direttamente all’isola ecologica mobile sicuramente insufficiente per le esigenze dell’intera città.

Una domanda inoltre sorge spontanea.

Si parla di maggiori costi per oltre 2 milioni di euro derivati da: servizi aggiuntivi (?) per 1,5 milioni di euro previsti nell’appalto e dal debito per mancati incassi passati della tassa (700 mila euro).

Questo almeno ci dice il Sindaco e mi riservo di verificare i conteggi che verranno portati all’attenzione del Consiglio Comunale.

Ma nel primo caso bisogna capire se il porta a porta imposto (?) a tutte le zone della città è veramente produttivo nel bilancio tra il costo aggiuntivo (maggiore personale impiegato?) e l’obbiettivo prefissato (raccolta differenziata al 65%) e inoltre perché i mancati incassi degli anni precedenti debbano incidere sulla TARI 2020 se quest’ultima deve coprire il servizio relativo solo a quest’anno solare.

Non vorremmo quindi che dietro questa manovra vi sia una sorta di “azione preventiva” dell’amministrazione per evitare debiti “fuori bilancio” relativi alla redazione del bilancio consuntivo 2019 che dovrebbero essere approvati da un Consiglio Comunale con maggioranza bulgara cinquestelle.

Queste sono alcune domande che pongo e a cui spero l’Amministrazione dia una risposta.

Fatta questa lunga disamina quindi ritengo che si è ancora in tempo per mettere in atto tutte le azioni possibili per ridurre questo abnorme aumento dei costi operando le opportune modifiche e cominciando a programmare da subito un servizio più produttivo.

   Oriana C. Mannella       

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.