Operazione «Piccolo Circo» : arrestati gli autori di una violenta rissa con feriti

PIAZZA ARMERINA – All’alba di stamane, la Polizia di Stato sta procedendo all’arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P., su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, di alcuni soggetti, ritenuti, a vario titolo, responsabili di una violenta con feriti, consumatasi nell’area commerciale del sito Unesco della Villa Imperiale del Casale. Gli arrestati sono: LO PRESTI “Benito” (Benedetto), classe 1955, pluripregiudicato, LO PRESTI Francesco, figlio di Benedetto, classe 1993 e LO PRESTI Francesco, nipote di Benedetto, classe 1993,

Nello scorso mese di Aprile, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza della città dei mosaici si recavano in emergenza presso il sito archeologico della Villa Imperiale del Casale, poiché diverse chiamate pervenute al 112 N.U.E. segnalavano una violenta rissa in atto tra diverse persone. In particolare venivano segnalati “tavoli scagliati in aria e ceramiche rotte”, il tutto per opera degli autori della rissa. Giunti i poliziotti sul posto immediatamente dopo, a dispetto di una apparente calma, notavano la presenza di elementi sintomatici di una violenta rissa, ovvero, alcuni commercianti presentavano vistosi lividi, alcuni claudicanti, ed altri ancora con indumenti strappati e tracce di sangue, nonché frammenti di ceramiche per terra.

L’attività di indagine che ne scaturiva acclarava le responsabilità delle persone coinvolte nella rissa, ed il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Enna, pertanto, valutate le risultanze, emetteva le misure cautelari, in corso di esecuzione da parte dei poliziotti del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, attraverso un’articolata Operazione a cui partecipano decine di poliziotti.

Il nome dell’Operazione – “Piccolo Circo” – prende spunto dal titolo di un mosaico sito nella Villa Imperiale del Casale che raffigura delle bighe mentre gareggiano trainate da esseri mitologici: è infatti immediato il richiamo alla vicenda in esame, dove i commercianti “gareggiano nella corsa” per accaparrarsi i turisti in visita al sito archeologico.

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