Oltre i limiti del nostro cortile domestico. Viva Greta!

Oggi intendo uscire, evadere dall’angusto “cortile nisseno” e occuparmi
della piccola, grande Greta Thunberg.
Sostiene il filosofeggiante Diego Fusaro: «Il pensiero unico politicamente
corretto ed eticamente corrotto ha i suoi cortocircuiti. Uno di questi
riguarda l’annosa questione della competenza. Ci vogliono gli esperti,
dice il pensiero unico. È necessario che a prendere la parola siano solo i
competenti, va ripetendo a piè sospinto. Eppure, gli stessi che vanno
ripetendo che ci vuole la “competenza” e che “uno non vale uno” sono
quelli che, peraltro con palese regressio ad pueritiam, assumono Greta
Thunberg a nuova Pizia dell’ambientalismo e a scienziata del clima. Ridere
per non piangere: non resta altro da fare.» Che dire? L’ennesimo “lampo
del pensiero” dell’ineffabile Fusaro (nomen omen).
Dopo la grande mobilitazione in occasione del Global Strike For Future
dello scorso 15 marzo, cittadini, studenti e attivisti, capitanati da
Greta Thunberg, oggi, venerdì 19 aprile 2019, manifestano in difesa del
pianeta Terra, con un sit-in a Piazza del Popolo, a Roma.
Diciamolo: quando penso a Greta Thunberg non riesco a considerarla una
“ambientalista”. Questo termine è assolutamente fuorviante: lascia
intendere che l’ambiente, l’ecologia possano essere temi, questioni che
riguardano una parte dei cittadini. Non è affatto così: l’ambiente,
l’ecologia riguardano tutti. L’ecologia non è una corrente di pensiero, ma
la consapevolezza e la responsabilità delle nostre scelte, delle nostre
azioni. Ecco: la piccola grande Greta ha fatto luce su questo equivoco,
con nettezza, senza ambiguità e compromessi, conducendoci fuori dal
piccolo cortile nel quale pensiamo di abitare, vivere. Facendoci vedere il
pericolo, il baratro che abbiamo spalancato davanti a noi. C’è chi intende
questa luce come un fastidioso rimprovero: essa è, invece, un’esortazione
a scegliere, a cambiare rotta prima che sia troppo tardi. Un’esortazione,
un invito ad abitare, consapevolmente, amorevolmente, il pianeta Terra.
Ecologia deriva dal greco òikos e significa “casa”, “dimora”, ma anche da
logos, “parola”, “discorso”. Ma significa anche “rapporto”, “relazione”.
Dunque, la parola ecologia si mostra in prospettiva e rivela una visione
che va ben oltre i limiti del nostro cortile domestico: la gestione
corretta, sostenibile, delle risorse e delle relazioni nell’ambito dei
propri spazi, dell’ambiente. Quegli spazi che coincidono con l’intero
pianeta Terra: casa, dimora di tutti gli esseri umani. Una visione,
questa, che non può che essere complessiva, plurale e inclusiva. Viva
Greta!

Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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