Movimento Le Spighe: parla Santo Di Miceli: un’occasione per San Cataldo il nuovo bauhaus europeo

Santo Eduardo Di Miceli, architetto di formazione, fotografo che indaga la relazione tra paesaggi e uomo contemporaneo, autore di riviste e libri, ha accettato l’invito di Peppe Scarantino e del movimento civico “Le Spighe” a mettere a disposizione le proprie competenze per la rinascita di San Cataldo. “In autunno – spiega – uscirà il definitivo bando per il progetto NUOVO BAUHAUS EUROPEO, con un budget iniziale di 25 milioni di euro e con la possibilità di crescere attingendo ad altri fondi.
Che cosa significa per la comunità di San Cataldo? Significa attrare quelle risorse necessarie per partecipare ai bandi di NEXT GENERATION EU che possano modificare il nostro tessuto cittadino e creare delle opportunità di lavoro per tutti e la possibilità di modificare la nostra piccola città e farla diventare un polo attrattivo per giovani e coppie”. Ma che cos’è il nuovo Bauhaus europeo? E in che misura può riguardare San Cataldo? “È’ il tema del prossimo futuro” continua Di Miceli, miglior fotografo Premio PIDA 2020. “Dobbiamo immaginare una San Cataldo al 2030 se non addirittura al 2050; e fissare degli obbiettivi da raggiungere nel breve e nel lungo periodo. Si tratta di avere una visione! Non possiamo più gestire solo la normale amministrazione della nostra piccola comunità cittadina. Serve una visione di futuro e un gruppo di persone che sia il motore di questa visione. Non abbiamo bisogno di un uomo solo al comando; è tempo di una squadra che abbia risorse, capitali da investire e competenze. Abbiamo bisogno di una cittadinanza attiva che si prenda carico di alcune iniziative e collabori con la classe dirigente e politica”.
“Si tratta – aggiunge – di un’iniziativa creativa e interdisciplinare che riunisce uno spazio di incontro per progettare futuri modi di vivere, situato al crocevia tra arte, cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia. Il centro storico di San Cataldo è il territorio perfetto per avviare una sperimentazione del genere. Non può essere solo la pubblica amministrazione ad occuparsi delle nostre città. Dobbiamo attivarci per partecipare ai bandi con dei progetti che siano in sinergia con partners credibili e che abbiano esperienze acquisite in questi settori.
Bello significa spazi inclusivi e accessibili in cui il dialogo tra diverse culture, discipline, generi ed età diventa un’opportunità per immaginare un luogo migliore per tutti.
Significa anche un’economia più inclusiva. Significa realizzare approcci rigenerativi ispirati ai cicli naturali che ricostituiscano le risorse e proteggano la biodiversità. Bello significa esperienze ispirate alla creatività, all’arte e alla cultura. Significa apprezzare la diversità come un’opportunità per imparare gli uni dagli altri.
Se è vero che ogni anno più di 20 mila giovani vanno via dalla Sicilia significa che ogni anno una cittadina come San Cataldo si svuota delle sue forze migliori. Questo dato è facilmente visibile anche a San Cataldo durante le vacanze invernali. Subito dopo l’Epifania, la città si svuota e i giovani raggiungono i loro luoghi di lavoro o di studio. Se a ciò aggiungiamo i dati sulle nuove emergenze, il quadro appare privo di speranza per il futuro.
Scrive Slavoj Žižek Žižek che dobbiamo impegnarci personalmente per la dimensione in cui viviamo per migliorarla. Non possiamo aspettarci miracoli dalla pubblica amministrazione.
Torno da qualche giorno da un viaggio in Sicilia. E’ evidente che la vera differenza tra i luoghi la fanno le persone. Non bastano progetti di rigenerazione urbana se non ci sono le persone che se ne prendono cura. Il tema futuro sarà “La Cura”. Se provate ad andare un pò in giro troverete luoghi molto belli e scoprirete che ci sono persone, famiglie che se ne prendono cura. Con lo stesso meccanismo troverete l’abbandono, la desertificazione ambientale, sociale ed economica.
Dobbiamo progettare! È’ il momento – conclude Di Miceli – di mettere in pratica i sogni e farli diventare realtà. Le risorse ci sono. Si tratta di elaborare progetti per ottenere i finanziamenti e realizzare ciò che si è progettato”.

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