Montedoro, commemorazione dell’App. Giovanni Salvo

MONTEDORO – Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta retto dal Colonnello Daidone ha ricordato – con una Santa Messa officiata dal Cappellano militare Don Salvatore Falzone – la prematura scomparsa dell’App. Giovanni SALVO, originario di Montedoro e deceduto in servizio il 9 ottobre 2009.

Alla funzione religiosa, celebrata presso la Chiesa Madre Santa Maria del Rosario di Montedoro hanno presenziato i familiari del Decorato, l’Amministrazione Comunale, il Tenente Colonnello Restuccia, in rappresentanza del Comando Provinciale, e il Capitano Di Niquili Comandante della Compagnia di Mussomeli. Nutrita la rappresentanza di iscritti alle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri della Provincia.

Al termine della Messa, in una cornice di sincera commozione, nel vicino Parco della Rimembranza è stata deposta da due carabinieri in grande uniforme una corona di alloro presso la lapide commemorativa dedicata al militare e realizzata dal Comune.

Quel 9 ottobre di nove anni fa, nel corso di un servizio antirapina a Villaricca, nel napoletano, il militare intercettava due giovani a bordo di uno scooter, simile a quello utilizzato per compiere rapine ai danni di utenti della strada. Nel corso dell’inseguimento, in sella al motociclo militare, non avvedendosi di un autobus fermo lungo il margine destro della carreggiata, impattava contro lo spigolo posteriore sinistro del mezzo, venendo proiettato in avanti e finendo al suolo. Nonostante i soccorsi,  decedeva pochi minuti dopo, per le gravissime lesioni riportate.

Il 6 Novembre 2010 il Comandante Generale dei Carabinieri determinava la promozione del militare al grado di Appuntato con decorrenza 8 ottobre 2009, mentre il 16 aprile 2013, il Presidente della Repubblica, insigniva quindi l’Appuntato Giovanni SALVO della Medaglia d’oro al valor civile alla memoria con la seguente motivazione: “con coraggiosa determinazione e cosciente sprezzo del pericolo, nello svolgimento di un servizio di pattuglia in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità, non esitava a porsi all’inseguimento di due sospetti rapinatori che si erano dati alla fuga a bordo di un motoveicolo. nel corso dell’intervento, condotto a forte velocità lungo un’arteria stradale ad alta densità di traffico, veniva coinvolto in un incidente stradale, a seguito del quale riportava gravissime lesioni che ne causavano la morte. Fulgido esempio di elette virtu’ civiche ed altissimo senso del dovere spinti fino all’estremo sacrificio”.

 

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