Medico morto, la moglie disperata: «Voglio vederlo anche se straziato»

Floriana Di Marco in lacrime per il marito Giuseppe Liotta: «Anche io sono un medico e so come può essere ridotto ma lo devo vedere, ne ho bisogno»

PALERMO – «Ho bisogno di vedere mio marito. Ho già visto le scarpe e i vestiti. Lo voglio vedere. Sono un medico e so come può essere ridotto ma lo voglio vedere». Lo dice tra le lacrime Floriana Di Marco, la moglie del medico Giuseppe Liotta il cui cadavere è stato trovato oggi a 4 giorni dalla scomparsa causata dal maltempo nel corleonese.

La donna, insieme ad altri familiari, si trova vicino al luogo dove è stata trovata la macchina del marito: ad alcune centinaia di metri dal bivio della SS 118 per la strada provinciale 96. Liotta era partito da Palermo verso le 18.30 e si stava recando nell’ospedale di Corleone per prendere servizio alle 20. Superato l’obelisco di Ficuzza ha percorso un tratto della Statale, difficile da percorrere a causa del nubifragio che era in corso, e si è poi immesso, probabilmente per errore, sulla strada provinciale. L’auto è stata trovata un po’ più a valle della provinciale dopo il ponticello Drago.

Il corpo senza vita di Liotta è stato recuperato a 8 km dal punto in cui è stata ritrovata l’auto. Il percorso è stato tracciato dai vigili del fuoco Tas 2 (Topografia applicata al soccorso). La scarpa del medico era stata recuperata ieri a un chilometro dal vigneto dove si trova il cadavere. Non sono stati trovati il portafoglio e il cellulare della vittima. Il corpo di Liotta è stato martoriato dal percorso attraverso le rocce del torrente Frattina. I ricercatori ipotizzano che il cadavere sia rimasto incastrato tra alcune rocce e successivamente liberato dalla forza dell’acqua, perdendo una gamba. Il pm della procura di Termini Imerese ha ispezionato il luogo del ritrovamento. Nel vigneto, vicino alla ex cantina Vitivinicola corleonese è giunto anche il carro funebre.

Il corpo di Giuseppe Liotta è stato trovato senza vestiti e col volto immerso nel fango. Il cadavere sballottato dalla furia dell’acqua tra le rocce avrebbe perso una gamba. (lasicilia.it)

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