Maltempo in provincia di Agrigento: a Licata situazione più critica Read more at https://www.grandangoloagrigento.it/apertura/maltempo-in-provincia-di-agrigento-a-licata-situazione-piu-critica#TdSzuGQ04X1JrecZ.99

In provincia di Agrigento la situazione più critica. Il settore Infrastrutture stradali dell’ex Provincia ha chiuso temporaneamente al traffico la Spr – strada ex regionale 24 Agrigento-Cattolica Eraclea, completamente invasa in più punti da considerevoli quantitativi di fango e colate di detriti provenienti dai terreni adiacenti la carreggiata.

La tromba d’aria di ieri pomeriggio e i nubifragi che ormai da due giorni colpiscono Licata hanno provocato ingenti danni al territorio. “Da ieri pomeriggio – dicono il sindaco Pino Galanti e il presidente del consiglio comunale di Licata Giuseppe Russotto – eseguiamo, con la Protezione civile comunale e i volontari, sopralluoghi per verificare l’entita’ dei danni. Stiamo valutando la possibilita’, se ci saranno le condizioni, di chiedere al presidente della Regione, onorevole Musumeci, di dichiarare lo stato di emergenza per Licata. Intanto rimaniamo in trincea, al fianco dei cittadini che continuano a segnalarci situazioni di disagio. Siamo al lavoro per gestire ogni, nuova, situazione di pericolo e restiamo costantemente in contatto con il dipartimento regionale di Protezione civile, per farci trovare pronti”. Il Centro operativo comunale rimarra’ aperto fino a quando l’attuale situazione di emergenza, provocata da condizioni meteo non sara’ cessata. A destare maggiore preoccupazione il fiume Salso a rischio esondazione: il livello dell’acqua ha raggiunto l’altezza di un piccolo ponte che attraversa la strada provinciale tra Siculiana e Raffadali, chiusa in via precauzionale.

Le barche dei migranti, ormeggiate al molo Favaloro di Lampedusa, in balia delle onde all’intero del porto. Una situazione di pericolo durante questa ondata di maltempo, con il rischio, oltretutto, di danneggiare i pescherecci vicini. A lanciare l’allarme e’ il sindaco Toto’ Martello che chiede al governo nazionale di provvedere alla rimozione delle imbarcazioni abbandonate a Lampedusa. “Da tempo – dice – chiedo alle istituzioni competenti di intervenire per risolvere il problema legato alle imbarcazioni utilizzate dai migranti che, una volta arrivate a Lampedusa, vengono ormeggiate e di fatto dimenticate. Una situazione di fronte alla quale l’amministrazione comunale ha le mani legate poiche’, fino a quando si tratta di barche sotto sequestro, non possono essere rimosse”. Poi succede che il tempo passa, i materiali si deteriorano e a volte alcune di queste affondano all’interno del porto: quindi scattano una serie di ulteriori vincoli ambientali che complicano ulteriormente la procedura di rimozione, che a quel punto ha costi molto piu’ elevati. Conclude il primo cittadino: “Non e’ ammissibile che il nostro porto, che per l’isola e’ una infrastruttura fondamentale, sia messo a rischio da imbarcazioni abbandonate per colpa delle lungaggini burocratiche o della mancanza di volonta’ delle istituzioni nel risolvere questa situazione. Il governo faccia qualcosa, prima che si verifichino incidenti gravi”.

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