Le contraddittorie politiche per la bellezza del presidente della Regione Siciliana Musumeci

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha voluto incontrare a Palazzo d’Orleans, lo scorso martedì 9 aprile 2019, i componenti della ricostituita Speciale Commissione – Osservatorio regionale per la qualità del Paesaggio. Questo, nella doppia veste di presidente della Regione e
assessore regionale ad interim dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. L’incontro, inevitabilmente, è stato connotato dal vivido ricordo del prof. Sebastiano Tusa, scomparso di recente a causa di un drammatico incidente aereo.
Il presidente Musumeci ha inteso esprimere fiducia e stima e augurare buon lavoro ai componenti della Speciale Commissione, assicurando l’impegno personale, e del governo, volto alla tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali siciliani, nel solco della linee programmatiche e dei progetti posti in essere dall’ex assessore Tusa. Egli ha quindi indicato alcune priorità “assolute” dell’azione di governo: ad esempio i progetti, le azioni e gli investimenti finalizzati a migliorare la messa in sicurezza del territorio, la tutela delle coste, la rete stradale e ferroviaria, i ponti e i viadotti, la sicurezza sismica degli istituti scolastici, il potenziamento del turismo e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari siciliani. Inoltre, il presidente Musumeci ha espresso la volontà di stanziare risorse economico-finanziarie finalizzate al recupero dei centri storici minori e ai borghi rurali, insieme alla formazione di giovani artigiani capaci di restaurare e realizzare i peculiari muretti a secco che caratterizzano i diversi contesti territoriali dell’Isola. Egli ha ricordato anche la volontà del compianto prof. Tusa di rilanciare i siti archeologici meno conosciuti ma non meno importanti (tra cui
Sabucina, Gibil Gabib e Vassallaggi) e di attivare, con adeguati finanziamenti, nuove campagne di scavo archeologico. Tutto questo, insieme a una organica ridefinizione del sistema di gestione dei Beni Culturali nell’Isola. A cominciare dai parchi archeologici. di A fine riunione, il presidente Musumeci ha anche manifestato il proprio rammarico in ordine al recente sondaggio che ha decretato il mediocre gradimento, da parte dei siciliani, della sua azione politica e di governo.
I componenti nuovi e non della Speciale Commissione – Osservatorio regionale per la qualità del Paesaggio”, la cui nomina è stata voluta e sottoscritta dall’ex assessore Sebastiano Tusa (D.A. del 07.03.2019) e confermata dal presidente Musumeci, sono: il Dirigente generale del Dipartimento Beni Culturali e Identità Sicilia, il Dirigente generale del Dipartimento regionale Urbanistica, il Dirigente generale del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente, l’Avvocato distrettuale dello Stato, il
dott. Antonino Attardo, il prof. Giuseppe Barbera, il dott. Michele Buffa, l’arch. Cesare Capitti, il prof. Maurizio Carta, l’arch. Rosa Cordaro, il dott. Vincenzo Faramo, il prof. Giuseppe Guerrera, il prof. Leandro Janni, il prof. Michele Limosani, l’ing. Gianluigi Pirrera, il prof. Ferdinando Trapani, il prof. Giuseppe Trombino, il dott. Gianfranco Zanna. Quale componente della Speciale Commissione e quale presidente regionale di Italia Nostra Sicilia non posso non chiedermi, comunque, se il
presidente Musumeci saprà essere coerente e conseguente agli annunci e ai proclami più volte manifestati, a cominciare dalla celebre locuzione #DiventeràBellissima. Di certo in Sicilia le contraddizioni tra proclamate politiche di tutela e valorizzazione del territorio, del patrimonio storico, artistico e paesaggistico da un lato, e realtà dei fatti, degli atti politici e amministrativi dall’altro, sono state e ancora appaiono insopportabili. E d’altronde, gli annunci e i proclami riguardano anche il famoso Ponte sullo Stretto e il governo rende noto, proprio in questi giorni, l’assurdo intento di triplicare, nei prossimi dieci anni, gli impianti eolici nell’Isola. Insomma: evidente è, ancora, l’inadeguatezza culturale e politica di una classe dirigente incapace di governare in modo efficace ed efficiente la Sicilia contemporanea. Incapace di governare la
complessità. Capace troppo spesso, soprattutto, di assecondare interessi speculativi. Di certo noi di Italia Nostra continueremo la nostra battaglia a difesa dei valori del territorio, del paesaggio, del patrimonio storico-artistico. Nell’interesse dei cittadini e dell’isola più bella e importante del Mediterraneo.

Prof. Leandro Janni, Componente della Speciale Commissione – Osservatorio
regionale per la qualità del Paesaggio e presidente del Consiglio
regionale di Italia Nostra Sicilia

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