La Flc Cgil a congresso, Stagno nuovo segretario. “Diritti e salari. No al merito nella Scuola pubblica”

CALTANISSETTA – Tutela dei diritti e dei salari ma anche una visione inclusiva della società a partire dalla scuola pubblica. Su queste basi si è celebrato il quinto congresso della Flc Cgil di Caltanissetta che ha eletto i nuovi organismi provinciali e il nuovo segretario. Si tratta di Diego Stagno, docente di scuola secondaria di II grado da anni impegnato nel sindacato della scuola. Prende il posto di Alberto Musca che ha guidato la Flc Cgil di Caltanissetta dal 2010. Eletti anche i componenti del direttivo provinciale e dell’assemblea provinciale, il collegio dei revisori, i delegati al congresso della Cgil provinciale di Caltanissetta e i delegati al congresso regionale della Flc Cgil Sicilia che si terrà a gennaio.

Il congresso ha affrontato tutti i temi cruciali della scuola – ha detto il neo eletto Diego Stagno -. La scuola pubblica è fondata sulla collegialità e non ci può essere spazio per l’individualismo basato su un concetto di merito che tende a escludere piuttosto che a valorizzare l’unicità di ciascuno”. Dal congresso è uscito un netto No al concetto di merito. “Il ricorso al merito nella Scuola – si legge nel documento conclusivo – ha il ruolo di incentivare l’individualità a danno della collegialità premiando fattori come la fedeltà, la lealtà nei confronti del superiore e l’obbedienza”.

Il congresso dei lavoratori della conoscenza dal titolo “Costruiamo il cambiamento. Per un modello di sviluppo pacifico, solidale, alternativo e per una Scuola pubblica di tutti e di ciascuno” si è tenuto martedì 20 dicembre in una sala convegni del Capoluogo ed ha visto la partecipazione di 40 delegati in rappresentanza di 996 iscritti. Al tavolo dei relatori la segretaria generale della Cgil Caltanissetta Rosanna Moncada, il sindacalista della Flc Calogero Fasciana, il segretario regionale della Flc Cgil Adriano Rizza e il docente universitario Luca Scacchi, membro del Centro Nazionale Flc Cgil. I lavori sono stati aperti dal segretario uscente Alberto Musca e dopo la sua relazione è seguito un ampio e articolato dibattito che ha preceduto le operazioni di voto dei nuovi organismi. 

Da qui esce il programma di un sindacato sempre più presente nei luoghi di lavoro per fronteggiare la crescente frammentazione e la precarietà che rischiano di portare alla deriva il mondo del lavoro”, ha sottolineato la segretaria generale Rosanna Moncada. Il segretario della Flc Cgil Sicilia Adriano Rizza ha toccato alcune tematiche su cui il sindacato è schierato: la contrapposizione alla bozza Calderoli sull’autonomia differenziata; il nuovo dimensionamento scolastico; la costante diminuzione del potere d’acquisto dei salari. “L’autonomia differenziata peggiorerà le condizioni del Mezzogiorno. Incide sul sistema Istruzione con l’ipotesi di contratti diversi su base territoriale e un contratto di mobilità che potrebbe congelare la sede di lavoro per molte persone”. La Flc Cgil in tal senso ha avviato una raccolta firme che ha già toccato le 50 mila sottoscrizioni tramite Spid.

In tema di dimensionamento scolastico le ipotesi di nuovi indici relativi al numero di alunni per l’autonomia degli istituti prefigurano la cancellazione di circa 100 istituti scolastici nell’Isola. Al contrario servono “misure di contrasto alla dispersione scolastica potenziando il tempo scuola per gli alunni e il tempo pieno nella scuola primaria”. In Sicilia si registra un’alta percentuale di dispersione scolastica intorno al 25 percento e in alcuni contesti i ragazzi che abbandonano vengono reclutati nei circuiti criminali. A ciò si aggiunge un calo di circa 15 mila alunni ogni anno e per questo sono necessari investimenti, risorse strutturali oltre a quelle del Pnrr. 

Anche la questione salari è un nervo scoperto. Rispetto agli arretrati dovuti con l’ultimo contratto si registra il malcontento perché si attendevano risorse più cospicue. “Resta il fatto che questa finanziaria non prevede nessuna risorsa per il rinnovo contrattuale mentre il nostro obiettivo è di equiparare i salari italiani a quelli europei”. 

Ciò che chiediamo è una giusta retribuzione dato che quella dei lavoratori della Scuola è mediamente la più bassa nel pubblico impiego – conclude il neo segretario Diego Stagno -. Mi associo alla citazione di Calamandrei fatta prima di me da Alberto Musca: il lavoro serve a far vivere da uomini, poter avere una vita dignitosa ma oggi purtroppo si va in una direzione opposta e sappiamo che si può essere poveri anche lavorando o da pensionati. Per questo invito tutti alla partecipazione”.