Italia Nostra alla Soprintendenza: “Fare comunità” per i nostri beni culturali, per il nostro territorio

CALTANISSETTA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Riceviamo e pubblichiamo dal presidente regionale di Italia Nostra Leandro Janni (nella foto)

Domenica scorsa abbiamo letto una bella intervista alla nuova soprintendente dei Beni culturali e ambientali della provincia di Caltanissetta Daniela Vullo. Una carriera davvero luminosa e fortunata quella di Daniela Vullo, architetto: mai incarichi in altre realtà dell’Isola. Sempre e soltanto incarichi nella sua amata Caltanissetta.
Un caso davvero peculiare. Fortunato, appunto. Un amore totale. Esclusivo.
“Fare squadra”, afferma Daniela Vullo. “Fare squadra tra i vari soggetti istituzionali per i beni culturali”. Bene: sano e sacrosanto auspicio, dopo anni di conflitti istituzionali. Conflitti intercorsi soprattutto tra Soprintendenza e Amministrazione Comunale. Conflitti, tensioni, disaccordi che hanno danneggiato la città e il territorio. Che hanno indebolito, reso difficile l’affermarsi di un nuovo modello di sviluppo, dopo gli anni senza limiti e senza pudore della speculazione e della dissipazione delle risorse storiche, artistiche e ambientali.
Adesso sono cambiate tante cose. Nel bene e nel male. C’è sicuramente nei cittadini, in tutti noi, una maggiore consapevolezza. Una maggiore attenzione verso i luoghi della nostra esistenza. Verso le nostre bellezze e specificità. Sebbene siamo consapevoli di abitare, di vivere in un territorio piuttosto debole dal punto di vista economico. Permane, soprattutto, una grave incapacità nel valorizzare il “capitale umano”.
Come sappiamo, a Luigi Gattuso, architetto, è stata affidata la direzione del Parco archeologico di Gela (e Caltanissetta). Al Parco e al suo direttore competono la gestione e la valorizzazione dei siti e dei musei archeologici, ma anche dei siti e dei musei minerari dell’intera provincia. Un incarico importante. Un incarico tanto prestigioso quanto oneroso, senza ombra di dubbio. Un incarico con pochissime risorse economico-finanziarie. Diciamolo. E d’altronde, alla Sicilia centro-meridionale, la Regione riserva risorse davvero esigue, da diversi anni a questa parte. Sconcertante, ad esempio, la vicenda di Sabucina: un sito archeologico rilevante che oggi versa in condizioni davvero disastrose. Così come in condizioni poco esaltanti, per quanto riguarda allestimenti e spazi espositivi, è il Museo archeologico di Gela. Tanto per fare un altro esempio.
Ma veniamo al dunque. Ovvero all’affermazione della soprintendente Vullo: “Fare squadra con i vari soggetti istituzionali”. Noi siamo convinti che non basti, che non sia sufficiente questo. Bisogna essere capaci di attivare collaborazioni virtuose con tutti i soggetti presenti nel territorio. Ad esempio con le associazioni culturali, che sono tante e qualificate: un “patrimonio umano”, un patrimonio culturale, tecnico e organizzativo assai rilevante. Un “patrimonio umano” ignorato, inesorabilmente messo da parte da chi ha avuto, e continua ad avere, all’interno della pubbliche istituzioni, una visione opaca e burocratica. Una visione proprietaria del bene comune. E anche questo ha impoverito non poco il nostro territorio. Anche questo ha scoraggiato e scoraggia tanti giovani a restare qui, nella Sicilia centro-meridionale.
Dunque non basta “fare squadra”. Bisogna “fare comunità” per i nostri beni culturali, per il nostro territorio.
In conclusione, non possiamo che rivolgere i migliori auguri di buon lavoro alla nuova soprintendente Daniela Vullo, che ha il compito della tutela del patrimonio culturale, e al nuovo direttore del Parco archeologico di Gela (e Caltanissetta), che ha il compito della gestione e valorizzazione dei beni storici, artistici e ambientali. Siamo certi del loro impegno e della loro dedizione. Proprio per questo saremo esigenti. Molto esigenti.

Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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